Opinione

serie 1 (ZAR 955) restyle 2 in produzione dal 2016 al 2019

Pubblicato il 9 luglio 2012

Listino prezzi Alfa Romeo MiTo non disponibile

Qualità prezzo
3
Dotazione
5
Posizione di guida
5
Cruscotto
5
Visibilità
5
Confort
5
Motore
4
Ripresa
5
Cambio
4
Frenata
3
Sterzo
5
Tenuta strada
4
Media:
4.4166666666667
Perché l'ho comprata o provata
Per una serie di eventi organizzati dal RIAR (Registro Italiano Alfa Romeo) che il nostro ufficio stampa ha potuto seguire, il mio capo si è fatto dare dall'ufficio stampa Fiat un'Alfa per potervi partecipare. Alla nostra richiesta la Fiat ha quindi risposto con la Mito che ho guidato anche io per recarmi a Perugia e in giro per l'Umbria, per un totale di 2000 km. Essendo dell'ufficio stampa Fiat, l'auto è equipaggiata di tutto punto tanto che si presenta piuttosto completa e interessante dal punto di vista estetico e funzionale. Di una bella tonalità di blu elettrico, ha cerchi da 17 pollici e lo sport pack con minigonne e spoilerini anteriori e posteriori neri. Internamente l'auto è equipaggiata con i sedili in pelle e con il premium pack, comprendente bluetooth con comandi al volante e ingresso USB, cruise control e climatizzatore automatico. L'auto inoltre è dotata del piacevolissimo cambio automatico a doppia frizione TCT e i sedili sono in pelle integrale di un elegante color biscotto. Da fuori l'auto è compatta ma alla guida, pur accorgendosi alla prima curva che l'architettura generale deriva dalla Grande Punto (non che questo sia un male), sembra di condurre un modello più grande, più lussuoso e più turistico.
Gli interni
Appena saliti colpisce il cruscotto, massiccio e prominente, in una piacevole plastica morbida blu scuro. Bellissimi i due strumenti circolari davanti al volante, quest'ultimo un'opera d'arte: compatto, maneggevole, con tutti i comandi impreziositi da inserti di plastica metallizzata, bello da toccare, guardare e gestire. Il salto di qualità dalla Punto, qui è evidentissimo. Solo la parte bassa della plancia tradisce un'origine economica. Il sedile, ampio e profilato ma non costringente, è regolabile manualmente: se piace la seduta bassa tipo Formula si ci sistema a gambe distese e schienale a 90°, se invece si preferisce una guida alta e dominante il traffico si può: la MiTo ha regolazioni che soddisfano qualsiasi esigenza. Il discorso cambia nei sedili posteriori dove lo spazio, soprattutto per i più alti, è veramente esiguo. Comodo il bracciolo anteriore e, nel complesso, si guida raccolti e del tutto circondati dall'abitacolo, grazie anche ad una linea di cintura molto alta con vetri piccoli (ne va un pò della visibilità, ma sono piacevoli alla vista) e la plancia leggermente rivolta verso il pilota. Il cambio automatico, oltre che bello da usare, è addirittura bello da vedere con il pomello che porta il marchio Alfa Romeo! Il bagagliaio è sin qualcosina più ampio di quello di una Grande Punto perchè più profondo, nonostante sia decisamente più irregolare. In definitiva, come ho già scritto sopra, sembra di essere alla guida di una coupé o di una berlina sportiva, non di una utilitaria. Influiscono nella qualità della guida poi, gadget come radio con blueandme e l'utile impianto di condizionamento automatico, efficace, silenzioso e modulabile. Il cambio automatico poi fa sdoppiare l'auto in tre anime diverse, aiutato anche dal selettore D.N.A.
Alla guida
La MiTo è un'auto piacevolissima da guidare, non si scenderebbe mai. Il motore turbo benzina multiair 135 CV di 2° generazione è rotondo, fluido, corposo, sembra un 1.8. Il meraviglioso cambio automatico sequenziale al doppia frizione che la Fiat ha da poco sdoganato sui suoi modelli seguendo l'esempio di VW con il suo DSG, rende l'auto brillante, reattiva, del tutto sottomessa al volere del pilota esaltandone le prestazioni. Molto più piacevole e veloce in modalità D che in Sequenziale: se si sfiora appena il pedale dell'acceleratore, cambia a 2.000 giri, se si va un po' più decisi cambia a 4.000 mentre se si affonda tutto l'auto scatena la sua potenza (rimanendo, impressionantemente per una Fiat, piantata a terra) e il cambio "tira" fino a 7.000 riempendo l'abitacolo di una sublime sinfonia "a 4 cilindri" (altrimenti l'auto è molto silenziosa). Le note dolenti arrivano quando si ci ferma al distributore. Se non si tira l'auto consuma tanto, se si tira... la situazione diventa disperata: in un tratto di autostrada raggiungo i 160 km/h e vedo la lancetta del carburante scendere a vista d'occhio e l'autonomia di 10 km in 10 km! L'utile cruise control non aiuta: non si fanno più dei 10,8/11 km/l con il risultato che, per fare 2000 km, mi sono andati più di 4 pieni (con la mia punto multijet ne bastano anche solo due). Poco da dire, non è un'auto economica ne parca: un mio amico che guida una Polo GTI con 180 CV, sostiene che il consumo della sua auto è decisamente più basso di quello della MiTo. E non c'è da stupirsi. E' il classico problema della Fiat nello sviluppare i motori: se danno maggior risalto alle prestazioni, creano motori dispendiosi e senza alcuna attenzione ai consumi, se riducono i consumi i motori sono fiacchi e poco sfruttabili. Dimenticandoci di questa parentesi, anche il motore contribuisce a dare quella sensazione di cui ho già parlato che guidare la MiTo multiair è come guidare una coupé più grande. Te ne accorgi in autostrada, dove l'auto viaggia in souplesse ma prontissima alla ripresa per i sorpassi e dove, dopo i 150 km/h, sembra rinascere: si affonda l'acceleratore, il cambio scala una marcia e l'auto rinasce, sembra entrare in una nuova dimensione e l'allungo è vertiginosamente lungo, ben oltre i limiti di velocità imposti dal Codice (tipo tenere testa ad un'Audi S3 per alcuni chilometri, senza dirvi la velocità tenuta) Il bello è che la marcia è accompagnata da una tenuta di strada ineccepibile: non una vibrazione, non un tentennamento, il Q2 funziona a meraviglia, le ruote posteriori seguono quelle anteriori con una precisione quasi da 4x4: non pensavo che una Fiat potesse essere così precisa. Il motore non sembra avere solo 135, ma almeno 20 di più: merito del cambio, di cui abbiamo già parlato, merito del D.N.A, che regola la fasatura, l'assetto e il cambio in base all'esigenza del momento. Lo sterzo è invece un pò "sporco" ed è l'elemento più condiviso con la Punto: il comando è elettrico, in manovra è maneggevole e il volante è piacevole da guidare, ma sui tornanti delle colline perugine, la risposta non è immediata e schivare un ostacolo improvviso non è spesso cosa istantanea. Il punto invece più debole sono i freni: l'auto è pesante e non è aerodinamica, le ruote grandi e le gomme piuttosto larghe non sono facilissime da fermare. I piccoli dischi posteriori, sottodimensionati, non aiutano. Intendiamoci, per la guida in città sono adeguati, ma nelle frenate-staccate sul misto e nelle code in autostrada, il surriscaldamento potrebbe fare brutti scherzi e risentono di un certo affaticamento.
La comprerei o ricomprerei?
L'auto così equipaggiata ha un prezzo piuttosto impegnativo, ma la qualità e la piacevolezza che dimostra ne fanno valere la pena. Tutto è decisamente alto rispetto agli standard fiat, a partire dalle chiavi che riproducono lo scudetto alfa e sono ricoperte di un materiale morbido e piacevole al tatto. Da giovane, è un'auto che comprerei volentieri... ma poi ci monterei immediatamente l'impianto a gas! Oppure, più razionalmente, sceglierei la 1.6 multijet 120 CV, sicuramente più elastica ed economica ma con l'uguale brio. Mi farei poi molto, molto tentare dal TCT, un cambio eccezionale, la quint'essenza del cambio automatico che fa dimenticare quelle letargiche trasmissioni di anche solo 5-6 anni fa.
Alfa Romeo MiTo 1.3 JTDm 85 CV Progression
TI PIACE QUEST'AUTO?
I VOTI DEGLI UTENTI
5
0
1
0
1
VOTO MEDIO
4,1
4.142855
7


Aggiungi un commento
Ritratto di fabri99
25 luglio 2012 - 20:24
4
Invidiabile per le informazioni alla guida, ma un po' meno per quelle degli interni... Complimenti per l'auto, che comunque non mi fa impazzire... Ciao ;)
Ritratto di francmel
27 luglio 2012 - 19:19
Bellissima auto,altro che la Giulietta.
Ritratto di paolo1979
1 agosto 2012 - 21:42
finalmente leggo un'ottima recensione: completa e scritta in un italiano perfetto. Complimenti a te e alla Mito che hai provato!
Ritratto di lupo alberto
15 maggio 2013 - 17:18
1
Complimenti per l'utile recensione. Sono in attesa dell'arrivo di una MiTo identica 2a serie.
listino
Le Alfa Romeo
  • Alfa Romeo Junior
    Alfa Romeo Junior
    da € 31.900 a € 41.500
  • Alfa Romeo Tonale
    Alfa Romeo Tonale
    da € 39.350 a € 60.700
  • Alfa Romeo Stelvio
    Alfa Romeo Stelvio
    da € 55.950 a € 104.900
  • Alfa Romeo Giulia
    Alfa Romeo Giulia
    da € 46.000 a € 95.300

LE ALFA ROMEO PROVATE DA VOI

I VIDEO DELLE ALFA ROMEO

  • In occasione della presentazione abbiamo visto da vicino la nuova Alfa Romeo Milano (successivamente ribattezzata Junior) e ve la raccontiamo in questo video che raccoglie le prime impressioni. Qui per saperne di più.

  • Lunga 417 cm, ha una bella grinta, interni moderni, e c’è sia mild hybrid sia al 100% elettrica: ecco la Milano, la più piccola delle crossover Alfa Romeo. La versione lancio Speciale è già ordinabile da 29.900 euro. Qui per saperne di più.

  • In questo video diffuso dall'Alfa Romeo vediamo per la prima volta la nuova Milano in movimento sulla pista del centro prove di Balocco, dove è stata messa a punto la dinamica del veicolo. Qui per saperne di più.

Annunci

Alfa romeo Mito usate

Prezzo minimoPrezzo medio
Alfa romeo Mito usate 20189.59011.25021 annunci