Teutonici. Partendo dalla porta: pesante al punto giusto con un rumore ovattato e dalla giusta consistenza. Si entra e si notano gli interni chiari in pelle beige sui sedili e su parte della plancia con volante. Ci si siede sulle poltrone, abbastanza rigide e fascianti, con regolazioni elettriche di ogni tipo e subito si nota una certa grinta e sportività, che continua con il volante 3 razze del pacchetto msport e il cambio manuale con inserti in alluminio come la striscia che percorre plancia e pannelli porta. Il cruscotto é quello di tutte le bmw ossia i 4 strumenti analogici più il display al centro. La plancia ospita il navigatore che a livello di funzionamento allora era ineccepibile, ma scomodo da usare perché mancava il "manopolone" delle bmw recenti.
Sotto abbiamo i comandi della radio e dell'impianto multimediale con l'unica pecca della mancanza dell'ingresso usb, ma c'era il caricatore da 6 cd. Il clima automatico trizona era impeccabile. I materiali, neanche a dirlo erano ottimi così come gli assemblaggi, anche se il tutto risultava un po' troppo austero.
Tantissimi i vani portaoggetti, anche refrigerati e alcune chicche come lo scomparto dedicato al cellulare che caricava la batteria solo appoggiandolo. Dietro lo spazio era buono anche per 5 persone e non di toccava mai con la testa il soffitto, ma é in quattro che il comfort era apprezzabile al meglio, con il bracciolo che occupava il posto centrale si creavano in totale 4 ambienti quasi indipendenti, con in più dei tavolini tipo aereo dietro i sedili anteriori. Il bagagliaio era all'altezza del tipo di auto, ottimamente rifinito con la stessa moquette che si trovava sui posti anteriori e posteriori (sul pavimento). Stupendo il tetto panoramico che ricopre quasi tutto il soffitto e si può aprire totalmente, con il comfort che resta comunque elevato grazie al frangivento.