La posizione di guida è ottima anche grazie al sedile regolabile in altezza di serie, un po’scomoda la posizione delle cinture di sicurezza eccessivamente arretrata (andrebbe bene accessoriarla con un porgi-cintura da applicare al poggiatesta); appena girata la chiave di avviamento il motore quasi non si sente ed i suoi 95cv sembrano sonnecchiare tranquilli quando al primo colpo di acceleratore si destano senza disturbare.
Il servosterzo elettrico consente di girare il volante con la forza di un neonato, morbido e leggerissimo in manovra per poi indurirsi con l’aumentare della velocità ed il suo "taglio netto" nella parte inferiore, come quello delle vetture da corsa, non disturba per nulla nemmeno nella fase di ritorno veloce dopo una curva a tutto sterzo. Su strada la vettura, dotata di serie di ESP, si comporta in modo pregevole: si può tranquillamente affondare il pedale dell’acceleratore in tutta sicurezza, convinti di avere sotto il cofano un motore di 1.8 litri quando invece c’è un 1.4.
In curva la vettura non si scompone e segue obbedientemente la traiettoria impostata per assecondare il suo conduttore; la frenata, assistita da vari sistemi elettronici (ABS, REF, AFU) è sicura e potente. I consumi di carburante sono particolarmente contenuti, con il pieno dei suoi 50 litri si possono fare in media 790 km mentre con i motori a gasolio si può arrivare a 1170 come dire “faccio il pieno e non ci penso più!”.
La leva del cambio ha un’escursione a mio avviso eccesivamente lunga ed è facile “grattare” soprattutto innestando la retromarcia, in cambio ha una buona impugnatura. Posso dire che è proprio vero quello che riporta il depliant della vettura… “i motori ti regalano sensazioni di guida uniche e una percezione precisa ed immediata della strada.”: la Citroën DS3 è proprio così.