Dacia Duster 1.5 dCi Urban Explorer 110 CV 4x2

serie 1 restyle in produzione dal 2013 al 2018

Pubblicato il 6 dicembre 2015
Ritratto di LukeM
alVolante di una
Renault Scénic 1.6 16V Privilège
Dacia Duster
Qualità prezzo
2
Dotazione
1
Posizione di guida
3
Cruscotto
1
Visibilità
3
Confort
2
Motore
4
Ripresa
4
Cambio
3
Frenata
2
Sterzo
1
Tenuta strada
2
Media:
2.3333333333333
Perché l'ho comprata o provata
Proprietario di una Renault Scenic 1.6 16V del 2001 e con tre figli che ancora vengono a spasso con noi genitori, sono alla ricerca di una nuova auto. L'alternativa è proseguire con una monovolume della stessa categoria (oltre alla nuova Renault Scenic XMod, l'Opel Zafira,la Ford C-Max, la Toyota Verso, ecc.) oppure orientarsi verso un modello completamente nuovo. Magari un SUV Crossover: come la nuova Renault Kadjar. Ed è proprio visitando un salone della casa automobilistica francese che mi imbatto nella Dacia Duster. Ne avevo sentito parlare al tempo della sua presentazione, in occasione della quale ero rimasto colpito da una pubblicità televisiva particolarmente azzeccata. Scambio due chiacchiere con il venditore - sono interessato ad una 4x4 - e mi faccio preparare un preventivo: scelgo la versione più alta di gamma (Prestige) e il turbo a benzina Tce 1.2 che la Renault monta sulla gran parte delle proprie vetture, ci aggiungo l'estensione della garanzia a 5 anni, l'interno in pelle, la telecamera posteriore, il bracciolo, la ruota di scorta e la cartografia «Centro-Ovest Europa» per il navigatore di serie. Totale: 20.500,00 euro senza il ritiro dell'usato. A questo punto, non mi resta che guidarla su strada. L'unico modello a disposizione del salone è la 4x2 Urban Explorer (vedi la foto) con il turbodiesel Renault 1.5 dCI. Non proprio il modello che mi interessa, ma comunque insonorizzazione dell'abitacolo, cambio e sterzo sono identici (le sospensioni posteriori, invece, differiscono: in meglio per la 4x4) quindi proviamola. L'esterno ha una sua personalità, cosa non facile di questi tempi dove le auto di quel tipo si somigliano sempre di più. La Duster è alta da terra, ha la ruota di scorta (che, ricordo, è a pagamento) posizionata posteriormente sotto il pianale, si presenta di solido aspetto e rispetto alle sue misure ha un buon bagagliaio; anche se con una soglia la cui altezza non lo rende comodamente accessibile. Apro la porta e salgo.
Gli interni
Sono un metro e novanta, ma nonostante ciò non fatico a trovare una posizione di guida corretta. La mancanza del volante regolabile in profondità non si sente e tutto è più o meno a portata di mano. Il sedile, che in questo allestimento è possibile regolare in altezza, mi sembra scarsamente imbottito e poco ergonomico: ma servirebbe un viaggio di almeno un paio d'ore per esprimere un giudizio al riguardo. Il primo problema è dato dalla collocazione del navigatore nel cruscotto: è talmente in basso che ti obbliga a distogliere lo sguardo dalla strada. Tanto per fare un esempio, nella mia Renault Scenic l'ho sistemato a sinistra dello specchietto retrovisore interno: una posizione talmente comoda per la sua consultazione durante la guida, che non capisco perché non sia scelta dalle case automobilistiche come primo equipaggiamento. Il secondo problema è rappresentato dai comandi del condizionatore (non lo chiamerei climatizzatore, in quanto la sua regolazione è completamente manuale): ancora più bassi, sono parzialmente nascosti dalla leva del cambio e di difficile azionamento. E sono completamente meccanici, si sente distintamente il rumore degli sportellini di plastica che aprono e chiudono - un po' a fatica - le varie canalizzazioni dell'impianto. Terzo problema, il clacson: si aziona premendo la leva comandi a sinistra del piantone di sterzo (esattamente come la Simca 1.100 che possedevo più di trent'anni fa). Quarto, anche se non proprio, problema, le bocchette di aerazione: cigolii e scricchiolii a parte, sono dotate di due sole alette ciascuna e non consentono di indirizzare e regolare singolarmente il flusso e la portata dell'aria. Quinto, la qualità dei materiali; e, soprattutto, il design: considerando comunque che si tratta di un'auto cosiddetta low-cost, non ci siamo. Se confrontato al buon livello dell'esterno vettura, l'interno è proprio povero. Quando non del tutto dozzinale, soprattutto se paragonato agli altri modelli della casa.
Alla guida
Giro la chiave e il motore parte subito. Sul turbodiesel 1.5 dCI non credo ci sia molto da dire. È un ottimo propulsore che fa altrettanto bene il suo dovere. Schiaccio una frizione mediamente leggera, inserisco con un minimo di contrasto la prima e parto. Finché si gira in città, tutto bene. Il rumore del motore non è poi così avvertibile (ricordiamoci sempre che si tratta di una low-cost) e lo sterzo sotto i 50 km all'ora risponde abbastanza bene. I problemi, però, arrivano presto. Imboccata la variante e superati i 90 km all'ora, l'abitacolo si riempie di frastuono: tra il rombo del turbodiesel - che evidentemente è poco isolato -, i fruscii dell'aria e i rumori originati direttamente dall'interno dell'abitacolo, sostenere una conversazione intelliggibile senza alzare la voce si fa difficoltoso. Difficile immaginare di poter effettuare un viaggio di quattro o cinque ore con una media di 120 km all'ora senza uscirne completamente frastornati. Ma la sorpresa peggiore arriva dalle sensazioni trasmesse dal volante. Non so quanto possa contribuire al riguardo il tipo di gomme con cui l'auto è equipaggiata, ma lo sterzo sembra collegato alle ruote con un piantone di gomma. Si ha la netta impressione di galleggiare sulla strada, le ruote rispondono con un tanto avvertibile quanto preoccupante ritardo ai movimenti del volante e la reazione ai cosiddetti microaggiustamenti è quasi nulla. Il tutto peggiora uscendo dalla variante e imboccando una strada di montagna. Nonostante la minore velocità, una nutrita successione di curve e tornanti conferma tutte le impressioni negative sullo sterzo. Non è quindi solo un problema di velocità, purtroppo.
La comprerei o ricomprerei?
Tornati al salone, il venditore parcheggia la macchina e ci sediamo al tavolo delle trattative. La politica della Dacia - ci dice - è un prezzo basso bloccato. Anche sugli accessori. Quindi niente sconti e niente ritiro di usati a fronte di un acquisto di una Duster. Direi che questo chiude qualsiasi spiraglio residuo. Per quanto posso valutare dall'esito della prova, l'auto costa più e vale meno di quello che dà. Credo che il modello migliore possa essere il 4x4 equipaggiato con il turbodiesel dCI 1.5 (per la coppia, quindi la guidabilità in fuoristrada leggero) più basso di gamma senza nessun optional: e stiamo comunque parlando di una versione Ambiance - quindi priva quasi di tutto - da euro 16.450,00 secondo il configuratore online del sito ufficiale della casa romeno/francese. Vale a dire: un fuoristrada il più possibile spartano per un uso tanto più "rustico" quanto con meno "delicatezze" possibili. Del tutto sconsigliabili, invece, le 4x2, soprattutto se scelte con l'equipaggiamento più alto di gamma: considerata la povertà degli interni e i difetti alla guida, davvero non se ne capirebbe il senso. Esco dal salone e monto sulla mia Renault Scenic vecchia di quattordici anni. Al confronto della Dacia, la frizione sembra di piombo. E ci mancherebbe, dopo quattordici anni. Per tutto il resto, però, il vero piombo l'ho lasciato al salone. E pensare che all'inizio mi aveva fatto una così bella impressione.
Dacia Duster 1.5 dCi Urban Explorer 110 CV 4x2
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Ritratto di rosarioalb
31 gennaio 2016 - 19:27
Concordo con Messaggia Claudio, Gringo e and.egi. Non concordo invece con l'autore. Auto affidabilissima, comoda, stabile, spaziosa. Ottimo spunto e buona frenata e nessun problema per guidare in montagna anche a pieno carico. In autostrada non ho mai avuto problemi di sonorità, ne tantomeno con lo sterzo. Il clima automatico per me non è una necessità: il manuale mi è sempre andato benissimo e non ho mai cercato l'automatico: in una auto, è più che sufficiente! Stessa storia con il cambio!
Ritratto di rosarioalb
31 gennaio 2016 - 20:34
Specifico che la ho provata per l'appunto in montagna e a pieno carico con tutta la mia famiglia a bordo: 5 adulti , dei quali 4 sui 95/100 kg. Risultato: ora attendo che mi arrivi!! Me la sono comprata. Non mi son fatto sfuggire l'occasione! Anche perchè, nella versione 4x4 full optional (5 anni di garanzia, ruota di scorta, cruise control, ecceccecc) mi han proposto inizialmente 20.300 euro: devo però aggiungere che ho richiesto di aggiungere anche i sensori di parcheggio anteriori (c'era già la telecamera posteriore e i sensori park posteriori, ma a volte la macchina deve essere usata anche dalle donne di casa...). nonostante tutto questo, siamo riusciti a contrattare e mi han scontato altri 1.400 euro: con 19.000 la ho portata a casa. Non è vero che "il prezzo è bloccato", come scrive l'autore. Insomma un affare!! Concludo dicendo che anche a me hanno ritirato il vecchio usato, valutandomelo il giusto. Non trovo quindi corretto che LukeM nell'articolo abbia lanciato (anche in questo aspetto) accuse palesemente false alla Dacia. Se non gli hanno ritirato l'usato è ovviamente per altri motivi! Legati alla singola filiale di concessionaria, non certo legati a Dacia. Bah...
Ritratto di LukeM
9 febbraio 2016 - 01:13
Intervengo solo su questo commento. Cerchiamo di usare la lingua italiana come si deve. Io non lanciò né accuse né accuse palesemente false. Ma racconto la mia - ovviamente: e di chi altro dovrebbe essere? - esperienza. Qualcuno ne ha avuta una diversa? A suo parere migliore? Buon per lui e si ritenga fortunato. Eviti però di giudicare la correttezza altrui, senza essersi preoccupato prima della propria. Con o senza bah...
Ritratto di Davide-S
4 marzo 2016 - 11:18
1
Quando mi sono informato io (ottobre 2015), presso una concessionaria Duster, l'impiegato mi ha detto chiaramente che la politica commerciale è quella di un prezzo basso bloccato, ovvero per il 1.2 4x2 Prestige di €16700 chiavi in mano senza sconti né ritiro dell'usato. A me la Duster piace tantissimo ma sinceramente speravo di spuntare un prezzo migliore. Con 400 € in meno ed una maggiore sicurezza attiva e passiva (nonché qualità costruttiva e di comfort) ho preferito optare per una Hyundai i30 di cui sono veramente soddisfatto.
Ritratto di and.egi
1 febbraio 2016 - 11:15
più che altro nella prova e commenti di LukeM mi sembra ci sia troppo il paragone con auto di segmenti diversi (toyota verso, Megane..) pe fare un esempio estremizzando so anche io che con 20000€ posso prendermi una golf TSI base che è silenziosissima e quindi se spendessi 20000€ per una duster turbodiesel 4x4 full opt potrei dire di avere preso una vettura che non vale quei soldi perchè non è silenziosa come una Golf7? Sono semplicemente auto diverse, con obiettivi diversi. La duster la compri e la apprezzi se vuoi una vettura tipo Suv, alta da terra, con spazio abbondante a bordo, praticità, semplicità, robustezza, prestazioni adeguate, consumi bassi e dulcis in fundo (e nemmeno troppo in fundo) il prezzo basso. Dico prezzo basso perchè occorre confrontare quello che offre con le pari segmento: se per una "normale" suv 2wd benzina/gpl ben accessoriata bastano circa 15000€ per la top col turbodiesel più potente e 4x4 si sfiorano i 20000. in entrambi i casi sono prezzi molto competitivi rispetto al mercato attuale.
Ritratto di lucianomolf76
5 febbraio 2016 - 11:44
Hai completamente ragione, and.egi!! E' proprio questo il punto.
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