Fiat Panda 0.9 TwinAir Turbo 80 CV Natural Power Trekking 5 posti

Pubblicato il 2 luglio 2015
Ritratto di federicobruno
alVolante di una
Volkswagen Golf 1.4 TGI Highline BlueMotion 5 porte
Fiat Panda
Qualità prezzo
4
Dotazione
3
Posizione di guida
4
Cruscotto
5
Visibilità
5
Confort
4
Motore
4
Ripresa
5
Cambio
4
Frenata
4
Sterzo
4
Tenuta strada
4
Media:
4.1666666666667
Perché l'ho comprata o provata
A (quasi) ventidue anni, la scelta di cambiare auto con soltanto le proprie finanze, dev'essere per lo più razionale anche se la passione di stare "al volante" è tanta, tantissima. La mia selezione non è stata poi così difficile, posti due vincoli: alimentazione a metano e marchio italiano, per tutelare l'ambiente e le nostre industrie. La Panda è divenuta ben presto la scelta più naturale, in tutti i sensi, non senza ripensamenti e dubbi quasi fino all'ultimo. Ma alla fine, la voglia di rottamare la mia sgangherata Multipla era tanta, com'era pure tanto l'extra sconto rottamazione e il risparmio sul pieno. Dire "ho preso una Panda" agli amici non scatenerà appluasi commossi, ma gli stessi amici, dopo essere saliti su questa Trekking verde Toscana metallizzato con gli interni in eco-pelle e tessuto grigio e beige, si sono del tutto convinti.
Gli interni
La vita in automobile è a bordo e, dunque, la conformazione degli interni è fondamentale. La prima sensazione, aprendo la porta, è di robustezza e solidità. La seconda invece, è destinata all'ariosità e alla lucentezza dell'abitacolo, complici la colorazione beige sparsa un po' ovunque su cruscotto, pannelli delle porte e sedili e le ampie superfici vetrate. In effetti, salendo e scendendo davanti e dietro, ci si accorge di quanto la linea squadrata della carrozzeria sia la punta di diamante della praticità di questa piccola Fiat, comoda per tutti gli usi, grazie all'altezza aumentata da terra dovuta al collocamento delle bombole del metano sotto al pianale, gemello di quello della sorella 4x4. Lo spazio per le gambe non manca, abbonda quello per la testa. Nella Panda insomma, si sta comodi, ma solo in quattro. Il quinto posto c'è (pagando) ma la larghezza del divano resta la stessa: far salire tre adulti è cosa buona e giusta solo in situazioni di necessità. Il volante, nel mio caso in pelle, è bello da impugnare, il cambio in posizione rialzata è facilissimo da manovrare ed è tutto a portata di mano. Nessun comando a sinistra del volante, davanti al passeggero poi l'ampio vano è utile quando si entra in macchina e ci si svuota in fretta le tasche. Altrimenti, più sotto c'è un cassetto con sportello o nel tunnel tanti piccoli porta-lattine infinitamente comodi. A sinistra, al posto della maniglia d'appiglio, c'è un portaocchiali e nelle porte le tasche sono di dimensioni generose. Mancano le tasche cucite dietro agli schienali dei sedili anteriori, che, nella Multipla che avevo, erano un ripostiglio tattico. La Panda poi, può davvero star senza libretto di istruzioni, perchè è tutto molto facile ed intuitivo da comandare. Per ragioni di lavoro, ho guidato anche una Easy base e sembrano due auto diverse. Quest'ultima è troppo essenziale, soprattutto considerando che non è più la Panda tutta lamiere di un tempo. Qui c'è anche il clima automatico, ci sono i sensori di parcheggio, temperatura e pressione pneumatici e due indicatori distinti e ottimamente integrati sul display centrale che indicano quantità residua di metano il primo e di benzina il secondo. Anzi, meglio ricordare che il serbatoio della benzina è invariato, nel caso si viaggasse in alcune città dove il metano è cosa rara. Pur con il pieno di gas, si può passare con un bottone sul cruscotto, all'alimentazione a benzina, magari per godersi i 5 cv (che diventano 85 cv) in più tagliati nell'uso "metanecologico". O nelle situazioni in cui si chiede più grinta al motore. Il freno a mano ha la forma di un mouse e la leva che regola l'inclinazione del sedile è un chiaro omaggio a quella della Fiat Uno: la regolazione è un po' a scatti ma l'istantaneità di abbassare gli schienali all'istante è una piacevole sorpresa quando i bollenti spiriti dell'estate si scatenano lì, tra i sedili.
Alla guida
La comodità è un valore chiave di questa Fiat, grazie all'assetto alto e all'impostazione di guida turistica. Il bicilindrico turbo a metano, sfiorando il pedale dell'acceleratore e mantenendosi sui 2000 giri, nemmeno si sente. Guidando in aperta campagna con i finestrini giù, sentivo solo i fruscii dell'aria e i rumori della natura (che bello!). Ma se si schiaccia, la voce del motore emerge subito, senz'invadere mai, con un suono che può piacere, come no. Viaggiando a bassi regimi, la macchina tende a vibrare un po' e a brontolare: il twinair predilige giri motore più alti del normale per far saggiare le sue doti. Premendo a fondo, entra in gioco il turbo e la Panda "vola". Occhio poi a rallentarla: l'impianto frenante è valido, ma non da auto sportiva, quindi meglio non esagerare. La tenuta di strada è altrettanto sicura ma il baricentro altino la fa piegare un po' in curva e soprattutto nelle grandi rotatorie: spingendo durante la sterzata si rischia di allargare la traiettoria, dovendola correggere con il volante. Monta delle Continental M+S (quattro stagioni) che lavorano bene. In autostrada se la cava, anche intorno ai 150 km/h. Il motore è brillante ma dopo brusche frenate, per riprendere la scorsa, bisogna giocarsela con il cambio. Visibilità ottima poi, considerando la forma esterna, i tanti finestrini e i sensori di parcheggio che segnalano anche gli ostacoli laterali nel trequarti posteriore. Gli specchi retrovisori sono ampi (e più belli se colorati a contrasto) e la posizione alta fa dominare la strada. Con una guida frizzante (ma cambiando marcia saggiamente) percorre circa 220 km con un pieno di metano che costa più o meno 10 euro. A benzina raddoppia abbondantemente la percorrenza ma si triplica il costo del carburante. In inverno, i valori del gas migliorano perchè col caldo si consuma più facilmente. Per fare metano non esiste il fai-da-te e bisogna andare dal distributore solo negli orari d'apertura (sempre e solo facendo il pieno). Occhio al tappo avvitabile azzurro del gas: capita che qualche distributore se lo intaschi per poi dirvi che manca e vendervene uno di nuovo! La benzina invece, non ha tappo. Si chiama "smart fuel" e si entra direttamente con la pompa senza il rischio che qualcuno prosciughi il serbatoio. Consiglio utile? Assicuratela con l'assistenza stradale. Non ha la ruota di scorta e il kit "fix&go" è molto limitato quanto ad utilizzo. Meglio prevenire che rigommare.
La comprerei o ricomprerei?
La Panda ha una linea fresca, simpatica, evergreen (e non solo nel colore) e mi ha convinto. Sa un po' da suv e così allestita è anche vagamente chic. Spazio e comodità ci sono, dimensioni a prova di metropoli pure e nella giungla urbana è agilissima. Non le manca quasi nulla, a parte un listino più umano (ma la scontano) e una dotazione un po' più ricca. Tornassi indietro la ricomprerei tale e quale, ora che mi sono tolto il dubbio che la Ypsilon elefantino con lo stesso motore mi sarebbe piaciuta di più: questa è più maschile e ampia: gli amici seduti dietro, ringraziano. Città, viaggi e pure camporella. E la serenità di avere un'automobile altamente richiesta e quotata nel mercato dell'usato. Soprattutto se chi la guida è come me, fedele alla concessionaria ufficiale, ai ricambi originali e alla cura maniacale. La Panda diventa poi una compagna di vita, tant'è che se prima nominavo il mio veicolo con "macchina" (forse per l'imbarazzo di dover dire Multipla) ora la chiamo, con affetto, "Panda".
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Ritratto di bluspazioprofondo
6 ottobre 2015 - 16:31
Non ho capito che male c'è a prendersi questa Panda Trekking: personalmente non la comprerei mai, ma solo perché non saprei cosa farmene, però la trovo davvero azzeccata, un'ottima via di mezzo tra 2WD e Cross. Guidala con piacere e "futtatindi" degli altri, che è molto meglio dell'ennesima Golf/A3/1er bianco Ducato, cerchi da 15, clima manuale e 1.6 diesel in perfetto stile rappresentante.
listino
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LE FIAT PROVATE DA VOI

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  • Con il ceo della Fiat parliamo della Panda, che è stata adeguata tecnicamente e proseguirà nel suo ciclo di vita ancora per alcuni anni (qui per saperne di più), e della 500, che invece sarà solo elettrica.

  • In attesa del modello elettrico, la citycar della Fiat diventa più sicura e ha interni rinnovati. A luglio iniziano le consegne della versione speciale chiamata Pandina, basata sulla Cross. Non tornerà invece in listino la 4x4. Qui per saperne di più.

  • Il numero uno della Fiat ci racconta come la casa si sta muovendo per rimanere leader nel settore delle auto “popolari”, continuando a proporre un mix di praticità e stile. Qui la news.

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