La vita in automobile è a bordo e, dunque, la conformazione degli interni è fondamentale. La prima sensazione, aprendo la porta, è di robustezza e solidità. La seconda invece, è destinata all'ariosità e alla lucentezza dell'abitacolo, complici la colorazione beige sparsa un po' ovunque su cruscotto, pannelli delle porte e sedili e le ampie superfici vetrate. In effetti, salendo e scendendo davanti e dietro, ci si accorge di quanto la linea squadrata della carrozzeria sia la punta di diamante della praticità di questa piccola Fiat, comoda per tutti gli usi, grazie all'altezza aumentata da terra dovuta al collocamento delle bombole del metano sotto al pianale, gemello di quello della sorella 4x4. Lo spazio per le gambe non manca, abbonda quello per la testa. Nella Panda insomma, si sta comodi, ma solo in quattro. Il quinto posto c'è (pagando) ma la larghezza del divano resta la stessa: far salire tre adulti è cosa buona e giusta solo in situazioni di necessità. Il volante, nel mio caso in pelle, è bello da impugnare, il cambio in posizione rialzata è facilissimo da manovrare ed è tutto a portata di mano. Nessun comando a sinistra del volante, davanti al passeggero poi l'ampio vano è utile quando si entra in macchina e ci si svuota in fretta le tasche. Altrimenti, più sotto c'è un cassetto con sportello o nel tunnel tanti piccoli porta-lattine infinitamente comodi. A sinistra, al posto della maniglia d'appiglio, c'è un portaocchiali e nelle porte le tasche sono di dimensioni generose. Mancano le tasche cucite dietro agli schienali dei sedili anteriori, che, nella Multipla che avevo, erano un ripostiglio tattico. La Panda poi, può davvero star senza libretto di istruzioni, perchè è tutto molto facile ed intuitivo da comandare. Per ragioni di lavoro, ho guidato anche una Easy base e sembrano due auto diverse. Quest'ultima è troppo essenziale, soprattutto considerando che non è più la Panda tutta lamiere di un tempo. Qui c'è anche il clima automatico, ci sono i sensori di parcheggio, temperatura e pressione pneumatici e due indicatori distinti e ottimamente integrati sul display centrale che indicano quantità residua di metano il primo e di benzina il secondo. Anzi, meglio ricordare che il serbatoio della benzina è invariato, nel caso si viaggasse in alcune città dove il metano è cosa rara. Pur con il pieno di gas, si può passare con un bottone sul cruscotto, all'alimentazione a benzina, magari per godersi i 5 cv (che diventano 85 cv) in più tagliati nell'uso "metanecologico". O nelle situazioni in cui si chiede più grinta al motore. Il freno a mano ha la forma di un mouse e la leva che regola l'inclinazione del sedile è un chiaro omaggio a quella della Fiat Uno: la regolazione è un po' a scatti ma l'istantaneità di abbassare gli schienali all'istante è una piacevole sorpresa quando i bollenti spiriti dell'estate si scatenano lì, tra i sedili.