Occorre dimenticarsi il confort di guida delle auto contemporanee, ma si viene ripagati in emozioni.
Si gira la chiave ed il timbro del motore si fa subito sentire. Occorre andare pianino per i primi minuti, aspettando che la lancetta della temperatura olio cominci a muoversi dal fondo scala. Fino a quando l'olio non è ben caldo, la lancetta del livello dell'olio rimane sul rosso, ma l'olio c'è (la 911 da vera sportiva è a carter secco). Il raffreddamento del motore è ad aria (ed olio), dunque niente acqua nè classico radiatore (c'è un radiatore dell'olio davanti alla ruota anteriore destra). Quindi si può tranquillamente guidare nel traffico, anche se è piuttosto stancante e non certo appagante.
L'elettronica non esiste, neanche a parlarne di ESP, ma anche niente ABS. Tuttavia i freni sono potenti e resistenti alla fatica, ma il servocomando è poco mobulabile rispetto a quelli attuali: bisogna pigiare con una certa forza sul pedale. La frizione è naturalmente dura, fra l'altro la frizione idraulica è arrivata nel 1987 sulla 911, dunque frizione meccanica. Lo sterzo è un pò grande, alcuni ne montano uno più piccolo, che però coprirebbe gli strumenti. Niente servosterzo, perciò fare colazione prima di mettersi alla guida in città. Sul misto veloce tuttavia lo sforzo non si avverte ed ogni minima ondulazione della strada viene trasmessa. Arriviamo al punto critico: il cambio. Il G50 (un cambio moderno) è arrivato insieme alla frizione idraulica nel 1987, la mia auto è equipaggiata con il classico G15: bisogna farci l'abitudine! Prima e seconda sono poco sincronizzate (meglio fare la doppietta), le cambiate in genere vanno effettuate con precisione e non troppo velocemente. Preferibile non cambiare sotto i 3000 giri. Guidando sopra i 5000 giri la 911 acquista una personalità completamente diversa. Tutto sembra andare miracolosamente a posto, anche le marce entrano in maniera secca senza problemi ed il suono del motore si trasforma in un rombo coinvolgente.
La guida richiede un minimo di esperienza (tanta sul bagnato!). L'auto è molto sensibile. Contrariamente a quanto si possa immaginare, in curva la 911 è sottosterzante, quindi meglio anticipare la traiettoria, mentre in uscita in accelerazione diventa sovrasterzante. Guai a togliere in ingresso il gas in maniera brusca, potrebbe reagire altrettanto bruscamente alleggerendo il posteriore.
Le prestazioni sono di tutto rispetto, darebbe filo da torcere a parecchie sportive dei nostri giorni. Se sembrano "pochi" 230 CV, pensate che pesa solo 1200 Kg. Con una guida normale, si percorrono tranquillamente 11-12 km con un litro di benzina: la 911 aveva già a quei tempi l'iniezione elettronica. Ottina la coppia: si gira in quinta a 70 km/h senza problema e si riprende senza dover scalare (si ode solo uno strano ruggito metallico).
La guida più appagante è sicuramente nel misto, magari in montagna. Ma una gita tranquilla può essere, seppur in maniera diversa, altrettanto piacevole.