“Sorella” allungata della Active Tourer – con la quale condivide la base tecnica e le migliorie intervenute a inizio 2018 – grazie al passo aumentato da 267 a 278 cm, la BMW Serie 2 Gran Tourer offre più agio ai passeggeri posteriori e vanta un bagagliaio più ampio; quest’ultimo, con sovrapprezzo, può essere dotato di una coppia di strapuntini a scomparsa che consentono di viaggiare in sette (ma fanno rinunciare al doppiofondo e a qualche decina di litri di capacità di carico con cinque posti in uso). Nella guida, l’aumento delle dimensioni passa inosservato: la monovolume tedesca è sorprendentemente agile, e conta su uno sterzo preciso e omogeneo. Previsto pure il comando per regolare la risposta di motore, servosterzo, Esp, sospensioni attive e cambio automatico (se presenti), nonché il dispositivo che simula elettronicamente, frenando una singola ruota, la presenza di un differenziale autobloccante. L’offerta di motori rispecchia quella della Active Tourer. Scarno l’allestimento base della BMW Serie 2 Gran Tourer, che ha di serie i sedili posteriori scorrevoli e con schienale regolabile ma non i fendinebbia né il “clima” automatico bizona. Un gradino più su c’è l’Advantage, anch’esso dotabile della funzionale poltrona davanti che si chiude “a portafogli” per consentire (quand’è ripiegato anche lo schienale del divano) di ottenere la massima lunghezza possibile del piano di carico. Per tutte, comunque, la dotazione di aiuti alla guida diventa buona solo acquistando il pacchetto di optional Driving Assistant.