Auto all'ingrasso: ecco quanti chili (e centimetri) hanno preso i modelli iconici

Discorso molto simile per l’icona britannica: la Mini del 1959 era un vero go-kart di 305 cm di lunghezza e 617 kg di peso. La Mini 3 porte, finita sotto la proprietà del BMW Group e aggiornata l’ultima volta nel 2024, si attesta a 388 cm di lunghezza (+83 cm) e 174 cm di larghezza (+34 cm). L’aumento di peso è record: +718 kg, per una massa totale di 1.335 kg. È diventata una citycar raffinata e potente, piuttosto lontana dalla semplicità della sua antenata.

Anche l’“auto-scatola” di casa Fiat, nata nel 1980, è cresciuta. Dai 338 cm della prima serie si è passati ai 399 cm della Fiat Grande Panda, che dal modello originale raccoglie diversi spunti stilistici. Ai 61 cm di lunghezza in più si aggiunge una larghezza aumentata di 30 cm. Il peso è quasi raddoppiato: la Panda del 1980 pesava 650 kg, l’attuale 1.215 kg (+565 kg). Ha anche cambiato un po’ la sua natura, assumendo l’aspetto di una piccola crossover, richiamando in questo caso la Panda 4x4 del passato.

Passando agli Anni 90, le auto erano già più strutturate, ma il trend non si è fermato. La prima lanciata nel 1990 misurava 371 cm e pesava 815 kg. La sesta generazione della Renault Clio, lanciata poche settimane fa, è lunga 412 cm e pesa 1.202 kg. In trentacinque anni ha preso 41 cm e quasi 400 kg, riflettendo il salto in qualità percepita e dotazioni.

La regina delle berline a cinque porte definisce gli standard delle compatte fin dal 1974. La prima generazione era lunga 382 cm e pesava solo 750 kg: dati che oggi descriverebbero una vettura di segmento A. La Volkswagen Golf di ottava generazione, lanciata nel 2020 e aggiornata lo scorso anno, è lunga 428 cm (+46 cm) e più larga di 18 cm. Il peso è salito a 1.232 kg (+482 kg). Da semplice utilitaria negli Anni 70 è diventata un’auto “passepartout”, comoda anche per i lunghi viaggi.

Acronimo di Recreational Activity Vehicle 4-wheel drive, la Toyota Rav4 nel 1994 ha inaugurato il segmento delle suv compatte abbandonando il telaio a longheroni classico delle fuoristrada per una monoscocca. Nata come tre porte, la prima era lunga 3,70 metri e pesava 1.150 kg. La sesta generazione, presentata pochi mesi fa, è un colosso ibrido di 460 cm e 1.740 kg, per un aumento rispettivamente di 90 cm e 590 kg. 

Considerata da molti la berlina sportiva per eccellenza è nata nel 1975 con la E21: era lunga 435 cm e larga 161 cm, con un peso di 1.010 kg. La BMW Serie 3 G20, sul mercato dal 2019 e aggiornata nel 2023, tocca i 471 cm di lunghezza (+36 cm) ma soprattutto i 183 cm di larghezza (+22 cm). La bilancia segna 1.500 kg, per un aumento di 490 kg. Alla sportività di un tempo si è aggiunto un comfort che non fa rimpiangere una vera ammiraglia.

Neanche le icone sportive sfuggono alla tendenza al gigantismo: la prima Porsche 911, risalente al 1964, era lunga 416 cm e larga 161 cm mentre la 992.2 del 2024 (aggiornamento del modello lanciato nel 2019)  misura 452 cm (+36 cm) ed è ben 24 cm più larga, pur conservando l’inconfondibile linea e il motore posteriore. Curiosità: è l’unica del lotto a essersi abbassata, anche se di soli 2 cm.

Che succede a quelle auto, come le ammiraglie, che sono da sempre le più grandi? Semplice, diventano ancora più grandi. La prima Mercedes Classe S, la W116 del 1972, sfiorava i 5 metri e pesava 1.610 kg. La nuova W223, lanciata nel 2020, sfonda abbondantemente la barriera dei 5 metri (518 cm) e leggermente anche quella delle 2 tonnellate (2.015 kg). Con 22 cm e oltre 400 kg in più, la Classe S resta il riferimento del comfort assoluto, ma anche un simbolo del lusso moderno.