Come di mia consuetudine iniziamo con gli ESTERNI: premetto fin da subito che la MiTo non mi è mai piaciuta fin da quando ha debuttato, considerandola di fatto non una vera Alfa Romeo per via della strettissima parentela con la Grande Punto. Comunque come stile è originale, non passa di certo inosservata ed ha molti richiami con l'Alfa Romeo: i fari tondi davanti incastonano la classica calandra Alfa, si prosegue filanti sulla vista laterale fino ad arrivare al posteriore, anch'esso con i fari tondi a led con un disegno circolare (molto belli), carino il disegno dei copricerchi. Ora iniziamo con gli interni: aprendo la portiera noto che la porta non ha i montanti superiori ed hanno una utile luce sotto di esse che illumina la strada quando è aperta (una comodità di notte). Salgo a bordo. Gli interni anch'essi non mi sono mai piaciuti ma anch'essi hanno i connotanti di un'Alfa Romeo degli ultimi 15-20 anni, hanno inserti rossi sulle portiere e sulla parte superiore della plancia. Sulla portiera (pesantissima, normale considerando che è una 3 porte, non sono più abituato visto che ho sempre posseduto 5 porte), ci sono i comandi dei tergicristalli (che non hanno la discesa e la salita automatica, scomodi) ed il comando per la regolazione elettrica degli specchietti retrovisori, le tasche sono sufficientemente spaziose. Proseguendo verso destra troviamo in basso a sinistra i comandi per la regolazione dei fari, più altri comandi con delle frecce ed un altro con la scritta Menù che sinceramente non so cosa siano. Davanti al guidatore ecco il volante con lo stemma del Biscione: lo trovato un po' grande come diametro e l'impugnatura l'avrei preferita più stretta, non ha i comandi per il controllo della radio ed altro, si regola sia in altezza che in profondità; dietro di lui ai suoi lati ecco i comandi dei fari e delle frecce a sinistra, ed i comandi dei tergicristalli a destra (li ho trovato un po' sgradevoli al tatto e come sono stati disegnati, troppo grossi e non di facile intuizione ai primi tempi di guida di questa MiTo). Oltre ancora ecco la strumentazione: a sinistra il contachilometri, a destra il contagiri, i mezzo un computer di bordo con tutti i dati che servono (autonomia, consumo medio, consumo istantaneo, velocità media, data) assieme al n° di chilometri percorsi un po' vecchio come impostazione visiva, sopra di esso ecco l'indicatore del carburante e della temperatura dell'acqua (cosa rara nelle auto odierne). Il tutto ha un disegno che richiama la sportività ed è illuminato da una luce colore rosso su tutto il pannello, piacevole ma avrei preferito tonalità un po' diverse (magari con l'aggiunta del bianco qua e là). Sulla plancia centrale troviamo le due bocchette circolari dell'aria, più sotto l'alloggiamento dell'autoradio (non di serie su questa versione, infatti c'era un'autoradio non originale) ed un comodo porta oggetti, più in basso troviamo i comandi per l'aria, non c'è il climatizzatore ma tutto sommato permette di scaldare in fretta l'abitacolo ad motore caldo; sono piacevoli al tatto. Il cambio ha il pomello sferico ma pecca della poca cura con cui è stato realizzato, vicino ad esso a sinistra ecco il selettore DNA che non ho avuto modo di provare i vari settaggi (durante la mia guida era in posizione centrale Normal). Sul lato passeggero troviamo un piccolo cassetto portaoggetti. In alto è presente un piccolo tetto panoramico fisso con la classica retina per proteggersi dal sole. La qualità percepita è buona ma le plastiche sono rigide, solamente la parte superiore rossa è morbida al tatto ma nemmeno troppo, sulle portiere poi la qualità è molto scarsa. L'ambiente è molto ben insonorizzato ed il motore risulta molto ovattato all'interno dell'abitacolo. I sedili sono comodi e ben profilati per una guida sportiva in comodità, i comandi per regolarlo sono manuali ma c'è la rotella per la regolazione dello schienale (una cosa che apprezzo molto), ci si sta seduti in basso ed un po' infossati (cosa che apprezzo molto in una macchina di qualsiasi categoria). Lo spazio a bordo è molto risicato, tipicamente Alfa: davanti ci si sta comodi ma dietro lo spazio è davvero scarso per le ginocchia e ci si può sistemare non più di due persone, poi l'accesso non è dei più facili visto la presenza di due sole portiere e la macchina è abbastanza bassa. La visibilità non è ottimale a causa della poca superficie vetrata, soprattutto nella zona posteriore dove il lunotto è piccolo e non permette di avere una buona visibilità durante le manovre. Infine il bagagliaio: non molto capiente ed ha una soglia di carico alta, inoltre non è rifinito a dovere (lo schienale non è foderato e la qualità generale dei rivestimenti laterali è scadente).