FIAT 124 Sport Coupé 1600

Pubblicato il 14 giugno 2012

Listino prezzi Fiat 124 Sport Coupé non disponibile

Qualità prezzo
5
Dotazione
5
Posizione di guida
5
Cruscotto
5
Visibilità
4
Confort
5
Motore
5
Ripresa
4
Cambio
5
Frenata
3
Sterzo
2
Tenuta strada
3
Media:
4.25
Perché l'ho comprata o provata
Fu la mia "prima" auto e, la ricordo ancor oggi, con affetto ed un pizzico di nostalgia... L'acquistai usata, fresco di patente, nel 1980: (1.6 BCI - 2° serie del 1971). Quando uscì nuova negli anni '70, era lontana mille miglia dalle mie - allora - possibilità economiche: un'auto da "signori". Per realizzare il mio sogno, dovetti quindi attendere un paio di lustri, ed essendo uscita di produzione, accontentarmi di un usato. All'inizio, fui subissato da diversi problemi, grandi e piccoli ma, col tempo, con pazienza, amore "infinito" e, parecchi quattrini, riuscì a risolverli "quasi" definitivamente. Purtroppo, un camion, me la distrusse ad un incrocio (a Torino) nel 1985. Infausto giorno... Salvai in quella circostanza la pelle, grazie alla sua robustezza. Le FIAT di quell'epoca, grazie ad ingegneri di altissimo livello, erano delle vetture superlative.
Gli interni
Pur essendo una coupé, era una spaziosa 2x2: davanti, si stava divinamente, ed anche i due passeggeri posteriori, avevano sufficiente spazio a disposizione sia per le gambe che, in larghezza. I sedili anteriori a poltroncine separate di disegno avvolgente e scorrevoli longitudinalmente, con schienali ad inclinazione regolabile e ribaltabili in avanti con arresto di sicurezza, molto comodi, permettevano una guida rilassante con le gambe allungate, ottimo vantaggio per la circolazione e, pur se con molti km. alle spalle, si sortiva dall'abitacolo per nulla stressati ed affaticati. L'interno, grazie alle grandi vetrate, era accogliente e luminoso. Per essere stata una vettura degli anni '70, non aveva nulla da invidiare a tante automobili odierne sia come accessori, che funzionalità: "tutt'altro"!Seduti al volante (non regolabile) a due razze alleggerite, si presentava allo sguardo l'ampio cruscotto imbottito con rivestimento in materiale antiurto e antiriflesso, ben costrutto, munito di tutto l'occorrente e, dotato di una strumentazione ben leggibile e, pressoché completa. Sotto un'ampia palpebra, erano situati i sei strumenti circolari (2 grandi e 4 più piccoli) comprendenti partendo da sinistra: tachimetro con contachilometri totale e parziale munito di azzeratore - contagiri elettronico con indicatore luminoso carica generatore - indicatore elettrico del livello benzina con spia luminosa di riserva - manometro pressione olio con indicatore luminoso della insufficiente pressione - termometro temperatura acqua in gradi centigradi e Fahrenheit - orologio elettrico - interruttori luce esterne ed interne - alle due estremità della plancia diffusori rotanti per l'immissione d'aria esterna - illuminazione strumenti ad intensità regolabile - commutatore accensione con dispositivo antifurto. Inoltre: una leva a due posizioni, posta a destra dello sterzo, aziona il tergicristallo e ne regola il funzionamento sia a cadenza normale che a cadenza temporizzata. La velocità dei tergitori è graduabile mediante reostato con arresto automatico delle racchette a fine corsa. Scendendo in basso, nel mobiletto di raccordo fra plancia e tunnel, sono sistemati il gruppo riscaldatore a due velocità, con due bocchette di immissione d'aria, l'accendi sigarette elettrico ed il vano predisposto per l'autoradio (non in dotazione). Al centro: un ripiano scatolato portaoggetti, la lunga leva del cambio, la leva del freno a mano, le leve di comando (tre) dell'aerazione e, due posaceneri: uno per i passeggeri anteriori, l'altro, arretrato, per quelli posteriori. Borse rigide portacarte sotto plancia, un cassetto di fronte al passeggero con "illuminazione" interna comandata automaticamente dall'apertura, specchio retrovisore sopra il parabrezza con luce per l'illuminazione del posto guida (molto efficiente) con dispositivo di sgancio anti-infortunistico. Lavacristallo a spruzzo comandato da interruttore alla sinistra del volante. Completa la strumentazione l'avvisatore acustico sul volante in posizione centrale, il comando apertura presa d'aria, apertura cofano motore, la spia riscaldamento lunotto con relativo interruttore, il comando starter, il comando gas a mano (molto comodo in autostrada) e, l'interruttore del ventilatore. Infine, maniglie d'appiglio posteriori, con gancio attaccapanni con incorporata la plafoniera. Il vano bagagli (illuminato) ha superficie regolare e ben sfruttabile. Vetri posteriori, apribili a compasso. Mancano all'appello: cinture di sicurezza, poggiatesta (applicati quelli amovibili), condizionatore d'aria, alzacristalli elettrici, e sterzo (come già detto), non regolabile in altezza/profondità.
Alla guida
Potente, veloce, scattante! La massima velocità (km 180) si raggiungeva con grande rapidità. La 5° marcia, era di potenza. Era tuttavia una vettura da non prendere sotto gamba. Sicura su terreno regolare ed asciutto, diveniva "imprevedibile" su strada bagnata e sconnessa specie, se vi viaggiava da soli o in due. Su questi fondi si riscontrava un notevole pattinamento delle ruote motrici (trazione posteriore) ed un differenziale autobloccante, sarebbe stato molto utile. Essendo infatti il retrotreno molto leggero, in curva si riscontrava una tendenza al sovrasterzo con conseguente allargamento con il posteriore. Difetto questo che, a pieno carico (4 passeggeri + bagagli), era più gestibile. Pedali: quelli dei freni/frizione, piuttosto grandi e quello dell'acceleratore, leggermente ricurvo. Pertanto non semplice da effettuare il punta e tacco (porto il 48 di scarpa...). Sterzo: piuttosto duro (il servo non era contemplato) e, data la generosa gommatura, richiedeva braccia da camionista nelle manovre da fermo mentre in autostrada si alleggeriva un po' troppo. Si poteva migliorare. Cambio: ottimo e senza impuntature. Frizione: non molto robusta con tendenza a strappare a caldo. Motore: ottimo! Sportivo e brillante ad alto regime. Freni: non eccezionali ma, adeguati alle prestazioni. Tenuta di strada: come già scritto, secondo i percorsi, da sufficiente a ottima. Visibilità: ottima davanti, meno dal lunotto. Sospensioni: retrotreno un po' troppo rigido. Come già detto, perdita di aderenza su fondi sconnessi. Velocità/accelerazione: ottime. Ripresa: buona. Consumi: elevati (da sufficiente a buono). Comportamento su strada: piacevole da guidare, mi dette grandissime soddisfazioni e, nessuna delle auto che seguirono, la uguagliarono pur se più moderne e risparmiose. In autostrada, conobbe poche rivali (sostituì infatti l'ormai vecchio motore 1.6, con un 1.8 di un amico completamente rifatto e "potenziato") il che mi permise di superare agevolmente i 200 e passa all'ora. Tante Alfa, mi guardarono storto... A quei tempi non esistevano ancora i vari "Tutor", autovelox, ecc. Pertanto, qualche "tirata" me la sono permessa anch'io. Infine Abs, Esp ed altri marchingegni, non esistevano e, la guida, era allo stato "puro": un cavallo da domare e, non "domato". ----- Note: ----- Motore: anteriore con trazione posteriore. Quattro cilindri in linea con doppio albero a camme in testa, alimentato da due carburatori "doppio corpo" verticali WEBER 40 IDF. Cilindrata: 1608 cc. Potenza 110 CV DIN a 6200 giri al minuto. Il secondo carburatore, entrava in funzione sui 3.500 giri. Coppia massima: 13,4 mkg DIN a 4000 giri minuto. Cambio sincronizzato a 5 rapporti + R. Sospensioni: a ruote indipendenti a triangoli sovrapposti all'avantreno. A ponte rigido con puntoni longitudinali, biellette, barra trasversale PANHARD e molle elicoidali al retrotreno. Freni: impianto frenante a quattro dischi con servocomando e, ripartitore di frenata al retrotreno. Consumi: nota dolente! Tirando le marce l'indicatore del carburante scendeva a rotta di collo. Pertanto: urbano min. 11 lt/100 max. 17 lt/100 // extraurbano min. 8 lt/100 max. 18 lt/100. Oggigiorno, senza un impianto a GPL, sarebbe decisamente "onerosa" da mantenere. ==== Concludendo: fu una vettura eccezionale che, mi regalò immense soddisfazioni, una delle più belle (a mio avviso) progettate in quegli anni dalla FIAT e, che tutt'ora, non "sfigurerebbe". ==== Difetti riscontrati: ------------------- Elevato consumo d'olio: frequenti rabboccamenti. Retrotreno rigido e saltellante. Frequente cambio delle candele. Usura precoce della marmitta. Impianto frenante non eccelso. Infiltrazioni d'acqua dalle guarnizioni del parabrezza/lunotto. --------- Accessori a parte: ------------------- Volante Momo. Poggiatesta amovibili anteriori. Autoradio. Raccordo marmitta in acciaio. Paraurti anteriore della 3° serie. Motore del 1800 3° serie. ======
La comprerei o ricomprerei?
Fosse ancora in produzione, con un motore meno "assetato", penso proprio di sì. .... N.B.: la foto, la estrapolai dalla rete non avendone mie da pubblicare. Il colore dell'auto era blu scuro.
Fiat 124 Sport Coupé 1.6
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VOTO MEDIO
4,0
4
3


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Ritratto di bmwe34
25 giugno 2012 - 14:56
6
ciao fafner...complimenti per la prova e per l'auto!!!! mi permetti di farti 2 domande??? ogni quanti chilometri mettevi l'olio visto che hai detto che mangiava olio come auto???e la ripresa da 0-100 in quanti secondi lo copriva??? ...ciaooo
Ritratto di fafner
25 giugno 2012 - 17:49
Sono passati 32 anni, da quando l'acquistai e, rinvangando nella memoria posso dirti, con "quasi" assoluta certezza che, con il "vecchio" motore da 1.6, l'accelerazione da 0-100, era sui 10 secondi ed il rabbocco d'olio (una delle note dolenti...), lo effettuai periodicamente ogni 1000 km.(ca. 1/2 kg.). Con il motore da 1.8 (118 cv all'origine) potenziato dall'amico che, me lo regalò prima di demolire la vettura siamo, senza ombra di dubbio, sugli 8 secondi con rabbocchi di lubrificante "fortunatamente" più dilazionati nel tempo. La cavalleria del 1.8 fu portata se, non erro, sui 150 cv. Posso comunque, informarmi in merito, perché sicuramente se lo ricorderà. La ripresa, considerati i rapporti corti del cambio, era eccezionale! Altra nota "dolente", come scrissi nella prova, furono i consumi che, oggigiorno, sarebbero "probabilmente" proibitivi anche con un impianto a Gpl. Spero d'esserti stato utile. Se hai qualche altra domanda, sarò lieto di risponderti in merito. Ciao! Wilhelm.
Ritratto di francesco alfista
22 giugno 2012 - 19:30
auto mai vista ma mio padre me ne parla spesso...di auto storiche..!!qualcuno critichera' pure questo pezzo di storia dell auto italiana...!!
Ritratto di fafner
22 giugno 2012 - 19:45
Temevo di fare un buco nell'acqua ed invece, m'è andata bene... Quanto alle critiche se, "motivate", sono sempre a disposizione. Cordiali saluti. Wilhelm.
Ritratto di gig
22 giugno 2012 - 19:54
Complimentoni! Sei stato molto bravo! L' auto è un pezzo di storia, davvero buona! Ciao... :)
Ritratto di fafner
23 giugno 2012 - 14:42
Sono veramente felice che, ti sia piaciuta. Temevo il peggio ma, tutto sommato, è andata bene... Buon fine settimana, ed a risentirci presto. Ciao. Wilhelm.
Ritratto di gig
23 giugno 2012 - 18:32
Nulla da temere: ti ho dato il massimo! ;) Ciao... :)
Ritratto di fafner
23 giugno 2012 - 19:05
Buona domenica, ed a risentirci! Ciao. Wilhelm.
Ritratto di gig
23 giugno 2012 - 19:07
Anche a te...! ciao... ;)
Ritratto di niko91
22 giugno 2012 - 20:28
si legge bene, è ricco di informazioni tecniche e personali. Davvero molto buona! inoltre fa sempre piacere leggere prove non consuete!
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