Trattandosi di una Emotion, la mia Panda ha avuto montati sin dall'origine gommatura 165/65 su cerchi da 5,5Jx14". Successivamente, ho sostituito i cerchi in lega originali con altri cerchi sempre da 14" ma caratterizzati da un canale leggermente più largo: 6J anziché 5,5J. Non si tratta, ovviamente, di un'auto concepita per strappare tempi record su questo o quel tracciato: la sua dote principale resta sempre la versatilità d'impiego.
Perfettamente a suo agio in città, consente di viaggiare bene anche sulle lunghe distanze: mi rendo conto che la comodità è sempre un concetto soggettivo, ma mentirei a me stesso se dicessi che in quei 220.000 km ho sofferto anche una sola volta. Al contrario, anche dopo le molto frequenti trasferte di 1200-1300 km che io e la macchina facevamo, io (e, devo dire, anche lei!) sono sempre arrivato a destinazione senza troppa stanchezza in corpo. Il piccolo Multijet 1.3 (che, nella mia versione priva di DPF, eroga 70 cv) fa davvero un ottimo lavoro.
Meriterebbe solo di essere insonorizzato meglio: finché ci si mantiene entro i 140 km/h tachimetrici (cioè 130 km/h reali), i decibel restano più che accettabili; oltre tale soglia (se proprio si tiene a violare il codice delle strada, la macchina in pianura allunga senza problemi sino ai 169-170 km/h rilevati col GPS), il motore fa sentire con relativa forza la sua voce, facendosi anche accompagnare da una certa dose di rumori aerodinamici. Una certa "rombosità" la si avverte, poi, anche a freddo e nelle accelerazioni molto vivaci. Al di là di questo, però, nulla da dire: pronto e brillante sempre. Anche alla voce consumi, nulla da rimproverare: con una guida attenta (ma mai sacrificata!) sono riuscito molto spesso a percorre anche 730 km con un pieno, da tutto-pieno fino al momento dell'accensione della spia della riserva (quindi, 730 km con circa 30 litri di gasolio); ma anche guidando molto allegramente, non mi è mai riuscito di scendere sotto i 19 km/l.
Passando alla trasmissione, cambio (con i suoi rapporti ottimamente scalati) e frizione sono nel complesso ben accoppiati, ma può capitare qualche volta di trovare gli innesti della seconda e terza marcia leggermente contrastati: comunque, mai nulla di drammatico. E, tra l'altro, si tratta di un inconveniente quasi sempre risolvibile con la semplice registrazione della corsa della frizione (attraverso una ghiera che si trova in basso nel vano motore, subito dietro i radiatori). Il volante, almeno con ruote 165/65 su cerchi da 14", si dimostra sempre adeguatamente pronto e preciso, dotato di buone doti di progressività anche nella guida autostradale. Intendiamoci: resta essenzialmente uno sterzo di impostazione turitica, ma consente sempre una marcia sicura e riposante.
Capitolo sospensioni: assolutamente morbide e dal temperamento turistico. Ma è lecito, per chi acquista una citycar, attendersi un assetto piatto? Non credo. Tutto sommato, l'assetto di questa Panda asseconda l'indole di grande stradista di tutto il resto dell'auto che, a dispetto delle piccole dimensioni, è una autentica "mangia-chilometri". Pur con un rollio piuttosto accentuato, la Panda con ruote da 14" resta però sempre sicura e perfettamente prevedibile in tutte le sue reazioni. Insomma, non ti tradisce mai e ti fa sempre capire per tempo quando è il caso di alzare il piede destro: tenuta di strada buona; stabilità non da record mondiale ma, comunque, mai critica (nonostante il baricentro alto).
Sul piano del confort, è bene ricordarsi di come la Panda abbia un passo molto corto e, come in tutte le auto col passo corto, non si può pretendere che le asperità stradali scorrano via senza che si facciano sentire. Soprattutto chi siede dietro avverte con una certa intensita sconnesioni e deformazioni del manto stradale, ma in realtà non ho mai sentito nessuno dei miei passeggeri lamentarsi più di tanto: alla fine, anche dopo tanti chilometri, non si arriva certo con la schiena a pezzi. Lo spazio in lunghezza è eccellente per un'auto di tre metri e mezzo; in larghezza, invece, si soffre un po' e non è affatto raro che i gomiti dei passeggeri anteriori entrino tra loro... in collisione.
La sfruttabilità dello spazio a bordo resta però esemplare: complice la sagoma molto regolare della scocca, reclinando il divanetto posteriore, sulla Panda si riesce a caricare veramente di tutto, anche oggetti e scatoloni molto ingombranti che non entrerebbero mai neppure su auto sì più grandi, ma dalla forma meno regolare.