Appena si gira la chiave (di ottima fattura, del giusto peso e dimensioni e con un tasto per accendere i fari) il cruscotto (lo schermo a colori in mezzo a tachimetro e contagiri mostra una bella animazione della scritta peugeot stop/start system. E' un dettaglio da niente, ma a me piace molto) e il touchscreen da 7 pollici si accendono facendo parecchia scena e le lancette (piacevole illuminazione bianca) degli strumenti vanno fino a fondo scala per poi tornare indietro. Il 1.6 hdi si avvia istantaneamente e con pochi scossoni. Il rumore a freddo entra parecchio nell'abitacolo (il tipico battito ruvido del diesel), sia al minimo che in accelerazione e le vibrazioni, da fermi, si avvertono un po' nell'abitacolo e nello sterzo. Una volta scaldato abbassa la voce, ma alle basse andature è sempre presente (è sufficiente viaggiare con la radio accesa per coprire il rumore), sparisce attorno ai 70 km/h per poi ripresentarsi, ma piuttosto sommesso, attorno ai 100-110 km/h. Il rumore di rotolamento degli pneumatici è contenuto a tutte le velocità e i fruscii aereodinamici inziano a farsi sentire solo a velocità autostradali (la versione allure ha il parabrezza ad isolamento acustico). Pur se ricco di coppia (230 nm) la ripresa non è fulminea a causa dei rapporti del cambio eccessivamente lunghi (in quarta a 50 km/h si è a poco più di mille giri), un cambio a 6 rapporti come sulla versione da 115 cavalli sarebbe stato sicuramente più adatto. Il vantaggio sta nel fatto che le marce si possono tenere innestate più a lungo e quindi si può usare meno il cambio, ma il rovescio della medaglia è che sotto i 1500 giri, anche affondando il pedale, la macchina riprende velocità lentamente per poi avere una "botta" di coppia a tale soglia (l'erogazione non è lineare, ma il motore dà tutto e subito) e schizzare via decisa sino a circa 3500 giri, limite oltre il quale è inutile insistere perchè la spinta finisce. Le prestazioni del motore, tutto sommato, sono soddisfacenti e permettono di effettuare sorpassi in sicurezza e di tenere il ritmo di vetture più potenti e pesanti. Dove però riesce a regalare vere soddisfazioni è la tenuta di strada. Complice il volante di piccole dimensioni, lo sterzo è diretto e preciso (si indurisce piacevolmente alle alte velocità, mentre in città è leggero) e permette davvero di divertirsi alla guida e "inseguire" macchine ben più costose come suv e grosse berline. I limiti di aderenza laterale sono davvero elevati e il posteriore segue fedelmente l'anteriore senza allargare mai (nonostante monti gomme 195/55 16) e se si esagera (parecchio) l'esp è pronto ad intervenire: nella guida sportiva è evidente che il telaio è stato progettato per opsitare motori ben più potenti come il 1.6 turbo benzina. Nonostante il peso del motore renda un po' più pesante l'anteriore rispetto alle versioni a benzina (la differenza col 1.2 vti è notevole), l'elevate coppia del motore e la "brutalità" con cui viene erogata sopra i 1500 giri, rendono il sottosterzo abbastanza marcato a dispetto dei soli 92 cavalli se si esagera con l'acceleratore in uscita di curva. Non ho dato il massimo dei voti in tenuta di strada per un difetto di stabilità: se si prende una buca o un dosso a velocità anche non troppo sostenuta in curva, il posteriore "salta" e sembra di perdere per un attimo il controllo della vettura. E' un particolare che ho notato anche sulla sorella C3 da cui è derivata la 208. Il rollio è tutto sommato contenuto considerando che si tratta di una versione non sportiva, anche se non siamo ai livelli della 207, a mio avviso uno dei riferimenti del segmento in questo aspetto. La frenata è sempre sicura e potente (all'inizio bisogna abituarsi) fin dall'inizio della corsa del pedale grazie ai 4 freni a disco (alcune concorrenti montano due tamburi, mentre la 208 dal 1.6 hdi 92 in su monta i dischi anche al posteriore), la vettura non si scompone neanche se si "inchioda" a ruote curvate e il beccheggio è molto contenuto. Il cambio, come scritto precedentemente, è un manuale a 5 rapporti, molto bella la leva, ma conserva tutti i difetti dei cambi PSA: corsa lunga, innesti gommosi ma rumorosità praticamente nulla. Il 1.6 e-hdi consuma quanto ci aspetta, 20 chilometri con un litro, non siamo ai livelli dell'ottimo 1.5 dci montato sulla Clio, ma considerando le prestazioni generali dell'auto è un consumo più che accettabile. In città si apprezza il sistema start/stop di "seconda generazione" (la "e" della sigla e-hdi): entra in funzione quasi sempre (a meno di non avere il clima acceso) ed è in grado di spegnere il motore già attorno ai 20 km/h per poi riaccenderlo in una frazione di secondo e senza vibrazioni (tant'è che i passeggeri non se ne accorgono nemmeno).