Aperta la portiera resto un attimo spiazzato dall’incisione “panamera” sull’alluminio del battitacco, la scritta è pure illuminata, resto un attimo interdetto ma proseguiamo e saliamo a bordo. La chiave di accensione include la comodissima apertura e chiusura automatizzata del portellone posteriore. La chiave, in materiale plastico è a sinistra in linea con i principi della casa di Stoccarda. A bordo il primo impatto è un po’ disorientante. La sensazione di essere avvolti dalla vettura è forte e dona molta soddisfazione. I comandi sono tantissimi e se non fosse per la presenza del volante e della leva del cambio, potrebbe sembrare di essere su un simulatore da sala giochi.
I cinque portastrumenti circolari, nel più classico stile Porsche accolgono una marea di lancette, monitor e display, la consolle centrale è zeppa di pulsanti, per aprire le valvole sugli scarichi, variare assetto e modalità del cambio, controllo trazione e chi più ne ha più ne metta. Un grande display è deputato al navigatore, sistema di infotainment, visualizzazione dei sensori di posteggio. Un secondo display è riportato davanti al volante, è impostabile con la visualizzazione del navigatore o con i tempi del pack sport chrono plus, o con il telefono o con il computer di bordo. Comodo ed intuitivo il funzionamento dei comandi al volante, dove troviamo i pulsanti per il telefono e due rotelle multifunzione per scorrere tra le schermate del display nel quadro strumenti.
L’audio è bose con un ottima resa, sono stati installati gli adattatori per l’ipod-iphone ed è presente l’utile porta usb per la musica. Il monitor è touch screen e per fortuna, i pulsanti sono già tantissimi. Buona la sensibilità al tocco, lentina ed indecisa la risposta del sistema, nell’epoca dell’iphone mi aspettavo più velocità. Un cronografo che all’occorrenza si trasforma in orologio troneggia al centro del cruscotto. Con una panamera è difficile pensare di andare in pista e monitorare i tempi sul giro, la sua funzione rimane pertanto coreografica. Sul cielo, in prossimità del tettuccio apribile ci sono i comandi relativi all’attivazione/disattivazione dei sensori di parcheggio, illuminazione interna generale e per posizione. La linea di cintura è molto alta, chi è abituato a guidare da truzzo con il gomito sul finestrino resterà amareggiato dal non trovare la sua posizione.
La posizione di guida è decisamente sportiva con la pedaliera leggermente disassata verso il centro, un chiaro richiamo al mondo Porsche. Le innumerevoli regolazioni dei sedili elettrici ti lasciano sempre il dubbio di poter trovare un angolazione ancora più comoda. Mondanature in alluminio satinato circondano plancia e portiere, pelle e spessa moquette sono posate con precisione e accoppiamenti perfetti. Solitamente inizio a guidare in posizione verticale, poi km dopo km tendo a scendere con il sedere e a guidare inclinato, questo sulla Porsche non accade, la visuale è già limitata e non si può viaggiare troppo svaccati sul sedile. Comodi e giustamente profilati i sedili anteriori, la pelle è di ottima qualità e consistenza e il climatizzatore quadrizona rinfresca in un attimo la vettura anche dopo ore sotto il sole.
I posti posteriori sono solo due, l’ampio tunnel della trasmissione forma un vero e proprio divisorio nell’abitacolo. L’accessibilità è buona, i più alti devono però chinare il capo per entrare. Adeguato lo spazio per le ginocchia e quello laterale, l’unica pecca che patisce chi si siede dietro è la scarsa visibilità. Per porvi rimedio, la vettura in questione ha il sistema multimediale con i monitor posteriori e audio separato blutette. La visibilità in generale non è delle migliori, in parcheggio, come dicevo ci sono i sensori ed il lungo e largo cofano non aiutano ad entrare subito in confidenza con le misure della Panamera. L’auto è lunga quasi 5 metri e con un passo di tre nelle manovre strette non è proprio agilissima. I cerchi ultra ribassati si graffiano poi anche solo a guardarli e la posizione di guida infossata contribuiscono a non renderla user friendly, è un auto diffidente sotto questo aspetto che chiede tempo per essere conosciuta.