Della precedente generazione, questa Porsche Panamera non conserva nulla: nuovi la piattaforma e i motori (più potenti: fino a 680 cavalli), la trazione è solo integrale e il cambio un inedito robotizzato a doppia frizione con otto marce (molto rapido, ma non sempre fluido nella marcia a bassa velocità). La linea, specie del posteriore, è più aggraziata e ricorda maggiormente quella della coupé 911. Ampi e comodi i quattro posti: solo chi è più alto di 185 cm “tocca” con la testa dietro. Le finiture sono impeccabili, ma alcuni comandi puntano più a fare scena che a essere pratici: le bocchette d'aerazione centrali motorizzate (si comandano spostando un cursore sullo schermo sensibile al tocco della plancia) rispondono con un evidente ritardo. Inoltre, i tasti attorno alla leva del cambio sono integrati in una superficie lucida e non si individuano al tatto: c'è da distogliere lo sguardo dalla strada per trovare quello desiderato. Le prestazioni sono mozzafiato con tutti i motori, la tenuta di strada ottima e il comfort buono. A dispetto del prezzo “salato”, la dotazione non è inappuntabile: si pagano a parte pure i tappetini e il cruise control adattativo.