Ondata di aumenti per i prezzi dei carburanti applicati dalle compagnie. Oggi la media nazionale parla di 1,824 euro/litro per la benzina e 1,713 per il gasolio.
All’iniziativa dell’Eni di abbassare i prezzi dei carburanti nei distributori self service durante il fine settimana, le altre compagnie stanno rispondendo non soltanto con altri sconti, ma ampliando il tempo in cui si può beneficiare del trattamento promozionale.
Dai dati elaborati dalla Guardia di Finanza su oltre 600 ispezioni di stazioni di servizio, risulta che una su tre non espone correttamente i prezzi praticati.
Dopo le stazioni di servizio dell’Eni anche quelle della Esso e della Q8 hanno varato campagne promozionali che riducono il costo di benzina e gasolio durante il fine settimana.
I controlli dei Carabinieri hanno portato a scoprire quattro stazioni di servizio dell’area milanese in cui le pompe di carburante erano state manomesse, creando le condizioni per poter truffare gli ignari automobilisti.
L’Aci ha invitato gli automobilisti ad attuare il primo sciopero della benzina, per protestare contro il governo che alza di continuo le accise. Ma questa iniziativa serve davvero?
Il Garante della concorrenza propone al governo di creare una banca dati dei prezzi dei carburanti: l’obiettivo è stimolare la concorrenza e far scendere i listini.
Il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, chiede ai petrolieri di abbassare i loro margini di guadagno: obiettivo, neutralizzare volontariamente l’aumento dell’accisa.
Il governo ha deciso l'aumento di due centesimi dell'accisa sui carburanti: i soldi saranno destinati agli interventi necessari per i danni causati dal sisma in Emilia-Romagna.
L’Osservatorio Autopromotec di Bologna ha compiuto uno studio sulle reti di distribuzione dei carburanti. Ne esce confermata la grande quantità presente in Italia rispetto gli altri Paesi europei.
Dopo il calo di 2 centesimi, al termine di un incontro avvenuto ieri con gli attori della filiera petrolifera, il governo ha chiesto di ridurre ulteriormente i prezzi. Ma i petrolieri si difendono.
La Commissione europea vuole aumentare le tasse sul gasolio; il Parlamento di Strasburgo si oppone. In ballo i destini della auto diesel e delle case che le producono.
Il Governo ha ristrutturato il servizio chiamato a intervenire in caso di calamità, e per far fronte alle inevitabili spese ha “inventato” una nuova tassazione sui carburanti. 5 centesimi al litro da parte dello Stato ed altrettanti dalle Regioni
La benzina vola a 1,908 euro a litro: in media per fare un pieno di carburante gli italiani spendono il 23% in più dell'anno scorso. E da diverse indagini emergono stazioni di servizio con erogatori manomessi per truffare i clienti.
I cittadini della Basilicata per i disagi e i danni ambientali derivati all’estrazione di petrolio nella loro regione si sono visti assegnare dai petrolieri un “bonus” annuo di 100 euro a testa. Ma solo per chi ha la patente. Ma che senso ha?