Alfa Romeo Giulietta 2.0 JTDm 170 CV Distinctive

serie 3 restyle 3 in produzione dal 2018 al 2021

Pubblicato il 25 maggio 2010

Listino prezzi Alfa Romeo Giulietta non disponibile

Qualità prezzo
3
Dotazione
4
Posizione di guida
5
Cruscotto
4
Visibilità
4
Confort
4
Motore
5
Ripresa
5
Cambio
4
Frenata
5
Sterzo
5
Tenuta strada
5
Media:
4.4166666666667
Perché l'ho comprata o provata
Auto provata presso la concessionaria deltamotor di rovigo, tangenziale est. Da lontano è fin troppo facile scambiarla per la sorellina mito, la linea nel complesso è riuscita anche se a causa delle dimensioni i grandi cerchi da 17 pollici a turbina sembrano molto più piccoli. Non manca di originalità, il frontale ricorda vagamente la piccola del biscione ma grazie ai fari a mandorla con luci diurne a led ha un aspetto più sportivo. Le linee tese danno l'impressione che la giuietta fatichi a contenere la sua meccanica e accentuano la sensazione di solidità della vettura. I montanti anteriori si restringono verso il tetto, la cornice dei finestrini sembra un'unica superficie vetrata e alleggerisce molto la vista laterale. Il lunotto piccolo ed inclinato, i fari a posteriori a goccia e il finto estrattore dal quale fanno capolino due prepotenti ma eleganti terminali la fanno sembrare una coupè. L'auto comunica subito la sua indole sportiva.
Gli interni
Basta aprire la porta per assaporare un'atmosfera racing con forti richiami alle alfa del passato; a colpire è inanzitutto la plancia sviluppata in orizzontale che unisce modernità e stile retrò accentuato dalla fascia in alluminio spazzolato. Il volante ricorda molto quello della sorellina mito, bello pieno e piacevole al tatto, la strumentazione a binocolo ricorda quella della 156 rivisitata in chiave moderna. Sicuramente riuscita la radio ben integrata sopra la quale spicca uno schermo molto scenografico che mostra pressione del turbo e percentuale di potenza erogata dal motore. La leva corta con il pomello rotondo in alluminio è molto sportiva anche se rende scomodo raggiungere la levetta che modifica i parametri del motore. I sedili in pelle colo biscotto non sono profilati come sulle altre alfa romeo ma offrono un ottimo compromesso tra sportività e comfort, in curva trattengono bene il corpo e la seduta molto bassa da l'impressione di stare al volante della supersportiva 8c. Ulteriore richiamo al passato sono gli originali tasti a bilancere grazie ai quali è possibile escludere il sistema start&stop. L'abitabilità posteriore è solo sufficiente ed è difficile rinfrescarsi visto che il diffusore per l'aria condizionata è solo uno. La qualità degli assemblaggi è superiore rispetto alle alfa attualmente in commercio, forse stonano i diffusori anteriori di forma quadrata (la mito ce li ha tondi) e non molto grandi. Le finiture non a vista del guidatore hanno un'aspetto posticcio, poco male visto che quelle a vista sono di ottimo livello.
Alla guida
Trovare la posizione di guida corretta non è difficile, la seduta bassa e il volante ben sagomato danno una sensazione di totale controllo sul mezzo, imposto il manettino del dna in posizione dynamic, lo sterzo è bello pieno tanto che sembra di stringere tra le mani le ruote anteriori, si attiva il differenziale elettronico q2 e l'acceleratore risponde in modo più sensibile alla pressione, il motore non infastidisce gli occupanti anche grazie alla buona insonorizzazione. Il 2 litri eroga una potenza di 170 cavalli e una coppia di ben 300 nm disponibile gia a bassi giri. Poco sopra i 1000 giri l'auto inizia a spingere con vigore, lo scatto dichiarato sembra realmente a portata di piede, prende velocità in fretta e quasi certamente la velocità di punta dichiarata è facilmente eguagliabile. Lo sterzo è sempre preciso, pur avendo perso il soffisticato quadrilatero alto all'anteriore l'auto entra in curva con precisione e mantiene la traiettoria anche ad andature elevate. Il comfort è di ottimo livello, l'esemplare in prova, pur montando cerchi da 17 pollici, si è diffeso egregiamente sulle asperità del fondo stradale rodigino. Il differenziale elettronico Q2 non fa rimpiangere quello meccanico usato per la 147. Un'alternativa più economica al momento dell'acquisto è la versione che monta il 1,4 litri multiair turbo che spinge anche la mito Qv, ma se frequentate spesso l'autostrada e viaggiate molto meglio orientarsi verso questo propulsore jtdm2 che sa dare grandi soddisfazioni alla guida, i consumi dichiarati sono come sempre ottimistici, a pelle direi che l'esemplare provate consumasse come il vecchio jtdm 150 cavalli montato su gt e 147.
La comprerei o ricomprerei?
Sarà sicuramente la mia prossima auto, unisce una linea sportiva che ricorda la mito, ad un comfort di marcia davvero elevato e grazie ai motori tutti turbo sa divertire (il 105 cavalli avrà sicuramente il fiato corto).
Alfa Romeo Giulietta 2.0 JTDm 170 CV Distinctive
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I VOTI DEGLI UTENTI
7
1
2
0
1
VOTO MEDIO
4,2
4.18182
11


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Ritratto di tolo147
25 maggio 2010 - 13:37
In foto devo dire che non rende molto, è la migliore che sono riuscito a scattare ma comunque dal vivo è molto bella
Ritratto di condor1
26 maggio 2010 - 18:45
quei cerchi da 17 come hai detto tu sembrano molto piu piccoli(da 14 direi (se non lo sapessi) dalla foto).E questo è un punto negativo per la vettura!! Per averla sportiva obbligano a montare quelli da 18!! che sono disponibili solo per le distinctive. Questo dei cerchi che sembrano piu piccoli è un difetto ricopiato dalla mito!!!E aggiungerei un grave difetto per una vettura sportiva!!!La 159 con i cerchi da 16 base ha una linea decisamente piu sportiva!!maahhh
Ritratto di Albertw
29 luglio 2010 - 14:04
credo che il problema stia nel disegno mal riuscito del cerchio! infatti con i 17" eleganti o 17" QV il problema non si nota e le stanno molto bene
Ritratto di bravoemotion
26 maggio 2010 - 22:45
1
io l'ho vista ieri dal vero per la prima volta...devo dire che nn è una brutta macchina,e anche io ho notato i cerchi che sembrano più piccoli del reale,però devo dire che ancora oggi trovo più bella ed elegante la mia Fiat Bravo 1.9 Mjet..
Ritratto di Pablo
11 giugno 2010 - 18:21
La bravo bella ed elegante... se questi sono gli aggettivi per una fiat cosa dirai mai per una serie 3 bmw o una classe C mercedes. mi raccomando..: fai il "bravo"
Ritratto di salvospak
27 maggio 2010 - 16:19
Bella la linea, ma l'alfa in casa Fiat mi continua a deludere! La plancia è orribile (tanto quanto quella di Bravo e Delta!): sembra sospesa in aria, non raccordata con il resto degli interni e, soprattutto, fin troppo banale per il tipo di segmento in esame! Vergognoso il fatto che persino le cinture non siano regolabili in altezza! Mah, negli interni, l'unica cosa che è rimasta in style Alfa sono, purtroppo, solo i sedili, ben conformati, oltre che ricercati nelle cuciture...
Ritratto di tolo147
27 maggio 2010 - 16:48
deluderti ma i sedili non sono profilati come su tutte le altre alfa, io ho una 147 e sono molto più contenitivi, la 159 e la brera hanno fianchetti più pronunciati, la giulietta ha sedili comodi e che trattengono bene il corpo in curva ma i fianchetti sono piuttosto bassi e non sporgenti
Ritratto di carloleader
2 giugno 2010 - 17:01
Scusami, come fai ha dire ke la plancia è banale x il tipo di segmento, hai mai visto la plancia di una golf????????
Ritratto di tolo147
2 giugno 2010 - 20:48
della plancia dell'audi a3, è identica a quella della golf 4, e dico 4 no 5
Ritratto di distrag
3 giugno 2010 - 00:02
almeno quando audi e vw quando dicono che le plastiche son di qualita effettivamente son di qualità. oppure quando dicono che una parte è in alluminio E' effettivamente alluminio (non plasticaccia lucida). tu credi che il fascione centrale e il pomello cambio di sto affare siano in alluminio come dicono?! vai a toccarlo. dopo mi saprai dire.
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