Opinione

serie 1 (ZAR 955) restyle 2 in produzione dal 2016 al 2019

Pubblicato il 14 marzo 2012

Listino prezzi Alfa Romeo MiTo non disponibile

Qualità prezzo
4
Dotazione
4
Posizione di guida
3
Cruscotto
5
Visibilità
2
Confort
3
Motore
4
Ripresa
4
Cambio
4
Frenata
5
Sterzo
4
Tenuta strada
5
Media:
3.9166666666667
Perché l'ho comprata o provata
Come si suol dire “il cuore ha sempre ragione..”. Frase ad effetto a parte, perché, ovviamente, in quanto ad estetica mi è piaciuta fin dal momento in cui mi è stata “svelata”, nonostante alcuni rendering non mi avevano soddisfatto del tutto, infatti, a mio modo di vedere è decisamente più bella dal vivo che in foto. Ed il giorno stesso ho messo la mia firma sul contratto d’acquisto. In molti penseranno che il mio sia stato un vero e proprio azzardo, visto che non c’era ancora la possibilità di provarla su strada, ma avendo precedentemente guidato svariate volte la Punto Abarth di un mio amico ed essendone rimasto soddisfatto ho deciso di firmare subito per la mia 1.4 T-Jet da 155cv. La mia è Nero Etna (cioè con un effetto tendente al rosso se colpito dalla luce. Un colore che io trovo splendido, ma, in quanto nero, molto delicato, poi con le attuali vernici a soluzione acquosa è un attimo rovinarla), in allestimento Distinctive (oltre la base chiamata Progression offre di serie di “chrome line”, terminale di scarico cromato, volante pomello cambio ed impugnatura freno di stazionamento in pelle) con Pack Sport (Cerchi in lega da 17 con disegno “8C style”, fendinebbia, spoiler posteriore, paraurti posteriore con estrattore, quadro strumenti con illuminazione bianca e sedili in tessuto sport nero-rosso con plancia “competizione” nera) e Pack Premium (clima automatico bi-zona, sensori di parcheggio posteriori, comandi radio al volante, bracciolo anteriore, cruise control), in più sono stati aggiunti i seguenti optional: cristalli posteriori oscurati, specchietti retrovisori esterni elettrici riscaldati e richiudibili elettricamente, antifurto volumetrico con antisollevamento, lavafari con proiettori bi-xenon, pinze freno (Brembo) verniciate rosse con scritta “Alfa Romeo” sulle anteriori, sistema hi-fi Bose con radio cd mp3 otto altoparlanti più subwoofer ed amplificatore ausiliare e doppia antenna, calotte retrovisori lucidi (come le cornici dei fari). Le sue linee semplici ed equilibrate, ma non per questo banali a parer mio sono un giusto mix tra sportività ed eleganza (ovviamente, nei limiti del possibile per una vettura lunga poco più di quattro metri) e con piccoli dettagli che richiamano alla mente “la storia” come, ad esempio, le portiere con i cristalli “a giorno” o il classico “trilobo” di casa Alfa.
Gli interni
Come detto in precedenza, la mia mito, è dotata di entrambi i pacchetti, quindi il rivestimento di plancia e portiere è fatto con un materiale che imita la fibra di carbonio, di bell’aspetto senza dubbio, ma in seguito ad un’analisi più approfondita si capisce subito che non è certo dei più resistenti (soprattutto sulle portiere, visto e considerato che ci si potrebbe urtare con una certa facilità e frequenza),ma, ad oggi, devo dire che non ho riscontrato nulla di tutto ciò. Belli i sedili, non eccessivamente “costrittivi”, magari una seduta un po’ più “contenitiva” avrebbe accentuato ancor di più l’immagine di “piccola sportiva”, però, nel complesso, risultano essere comodi e dotati di svariate possibilità di regolazione (da fare, possibilmente, a portiera aperta) idem per il volante (comodo, di bell’aspetto, ma, io personalmente, l’avrei preferito di dimensioni un po’ più contenute e, magari, con la parte bassa della corona leggermente tagliata). Splendido il quadro strumenti con illuminazione bianca e con i quattro elementi circolari (contagiri e contachilometri di dimensioni generosi e ben leggibili, più piccoli, posizionati tra i due più grandi, quelli del livello di carburante e della temperatura dell’acqua, ma sempre di facile consultazione), con le “lancette” che a riposo puntano verso il basso (quasi a voler rimandare la memoria alle vetture del Biscione entrate nella storia, stesso discorso per le bocchette del clima, anch’esse circolari). Degno di elogio il computer di bordo: semplice, ben leggibile, ben fatto e, soprattutto, veramente completo (tra le molteplici informazioni viene anche riportata la “mappatura” impostata mediante il “D.N.A.”, addirittura in “Dynamic”, che è la mappatura più “sportiva” e che, secondo me, quella che più le si addice, compare persino una “scala” che indica la pressione del turbo). Di contro, invece, la disposizione ed il collocamento di alcuni comandi, soprattutto quelli del clima (con annesso display), quello del “manettino” ed anche la porta usb (troppo vicina alla leva del freno a mano, con conseguente possibilità di urti con la stessa). Segni di economicità si riscontrano nelle portiere (parti in plastica), nonostante ciò, l’assemblaggio mi sembra sufficiente. I portaoggetti sono pochi e, per giunta, di ridotte dimensioni (illuminato quello posto davanti al passeggero e dotato di ulteriore cassettino a scomparsa), apprezzabile l’idea dei due porta bibite dei posti dietro, ma, trattandosi di una compatta con linee da “sportiva” i vari confort son stati sacrificati per delle forme più “coinvolgenti”. Il divano posteriore può esser configurato per due o per tre persone (optional) (io personalmente, non avendo particolari esigenze di carico, ho optato per quella a due, in questo caso il divanetto non è neppure abbattibile in maniera frazionata), ma viste le dimensioni della parte posteriore, stare in tre richiede qualche sacrificio di troppo. L’abitacolo non è certo dei più luminosi viste le superfici vetrate ridotte ai minimi termini e, soprattutto nei posti dietro, si avverte un certo senso di “costrizione”, non molto agevole salire/scendere dal divanetto posteriore (i sedili anteriori comunque sono dotati di “memoria”), anche se, una volta accomodati, se non si è altissimi, si riesce a stare discretamente. Altra nota, se vogliamo, “dolente” è rappresentata dal bagagliaio,non tanto per la capienza(i 270litri sono allineati a quelli della concorrenza), bensì per via della soglia di carico elevata e per i supporti della cappelliera fissi che ne rendono scomodo l’utilizzo in caso di oggetti pesanti. Molta cura è stata riservata all’aspetto sicurezza (sia attiva che passiva): basti pensare che la dotazione di serie comprende: ben sette airbag (compreso quello per le ginocchia del guidatore), poggiatesta anteriori “attivi” (in caso di urto si spostano leggermente in avanti al fine di limitare il cosiddetto “colpo di frusta”), un piccolo display (posto sopra il retrovisore interno) permette di monitorare chi, tra gli occupanti, viaggia senza cinture e, nel caso di quelli anteriori, emette un segnale sonoro, in dotazione si ha anche un kit per l’alcol test, senza dimenticare, ovviamente, l’ottimo risultato raggiunto nei test euroncap (5 stelle). Quindi, in definitiva, degli interni con lui ed ombre ma, nel complesso, il il mio giudizio è ampiamente sufficiente.
Alla guida
Come tutti sanno sotto la “pelle” di questa “baby-Alfa” si nasconde lo “scheletro” di una delle auto più vendute d’Italia, cioè quello della Fiat Grande Punto, ma con qualche accorgimento atto a renderla più “affilata” alla guida e con un’elettronica rivista e dedicata. Innanzitutto rispetto alla base di partenza le carreggiate son state allargate di quasi 4 centimetri e l’altezza complessiva della vettura è stata abbassata di quasi 5 centimetri, il serbatoio è stato ridisegnato e ricollocato rispetto a quello “originario”. Il reparto sospensioni è stato rivisto, affinato e reso “più duro” (inoltre sono state adottate ulteriori e particolari “molle ad effetto contrastivo”, al fine di limitare il più possibile il rollio. …..), ciò, se da un lato favorisce la guida “allegra”, dall’altro penalizza il confort soprattutto in città o sulle asperità in genere. Anche il posteriore (ponte torcente) è stato irrigidito mediante una barra stabilizzatrice di dimensioni più generose. Altra novità per Alfa è stata l’adozione, per la prima volta, di un servosterzo non più idraulico, ma elettrico, tarato su tre livelli di servoassistenza e durezza (impostate mediante il “D.N.A.”). Per quanto riguarda il motore bisogna operare una distinzione: in “All Weather” ed in “Normal” è sfruttabile su tutti i tipi di percorsi, oserei dire che è un tipo di mappatura “tuttofare”, mentre in “Dynamic” la storia cambia: lo sterzo acquisisce la dovuta “consistenza”, il pedale dell’acceleratore si fa più pronto, i vari controlli (mai disinseribili del tutto purtroppo, anche se questa scelta è da sottolineare come votata ad una maggior sicurezza da parte della casa costruttrice) entrano in azione solo in casi estremi, senza per questo penalizzare oltremodo il piacere di guida (addirittura in questa modalità il posteriore si fa decisamente più “ballerino” in caso di frenata decisa); inoltre viene attivata una funzione dell’esp che simula l’effetto di un differenziale autobloccante (in questo caso non c’è un vero e proprio differenziale meccanico tipo il Torsen adottato su 147/GT Coupè, bensì la tramite i sensori abs la centralina rileva lo slittamento e la frena leggermente, scaricando la coppia sulla suota con più grip, in Alfa questa soluzione viene chiamata “eQ2”, cioè un Q2 di tipo elettronico), tutto ciò abbinato ad un rapporto peso/potenza per nulla disprezzabile (quasi 7,39) e ai suoi quasi 111cv/l ne fanno un auto molto divertente da guidare, ma sempre in totale sicurezza. Altra peculiarità della modalità “D” è l’incremento di coppia (da 206 N/m si passa a 230) anche se questo incremento le fa perdere un minimo di omogeneità in favore di un’erogazione un po’ più brusca. Peccato che il motore non disponga di un grande allungo (è pur sempre un 1400 cc), infatti è del tutto inutile “tirare” le marce fino alla zona rossa del contagiri e conviene cambiare sui 6.000giri. Per quanto riguarda la ripresa in “A” ed in “N” già nell’intorno dei 1700 giri si riprende in maniera omogenea, in “D”, ovviamente, grazie ai 24 N/m di coppia in più le riprese si fanno ancor più agevoli. In definitiva il “terreno” ideale per questa vettura credo sia il misto, dove si riesce ad andare come fulmini tra le curve (l’ho trovata molto gratificante nei cambi di direzione più repentini) e con un’agilità a tutta prova, a patto di trovarsi su un manto stradale liscio, altrimenti..preparatevi a “ballare”..Buono il cambio nei suoi innesti e neppure nella guida spinta ho mai trovato “impuntamenti”, anche i rapporti sono precisi e ben spaziati, il vero neo credo sia da attribuire all’eccessiva lunghezza della leva (non proprio adatta ad una “piccola sportivetta”). Altro punto molto soddisfacente sono i freni: ottimi, non solo per la pinza in alluminio della Brembo (un nome una garanzia!) a quattro pistoncini, ma anche per merito dei generosi dischi da 305x28 all’anteriore (251x10 al posteriore), che garantiscono spazi d’arresto sempre contenuti e non perdon d’efficacia nemmeno se sollecitati. Passando alla voce consumi anche con il piede destro “leggero”, sono sempre abbastanza elevati, soprattutto in “D”, anche se alla fine non credo che questa modalità la si inserisca se non si ha voglia di “forzare” un po’ il ritmo. Come già detto il confort non è dei migliori, ma di certo non ci si può aspettare miracoli. Un aspetto che non mi ha soddisfatto in pieno è stato il “sound” (che in “D” si fa leggermente più corposo), sempre alquanto “sottotono”, ma (forse?) in questo caso è solo colpa (..o forse merito..) del mio “cuore Alfista” a non poter/voler accettare un sound così “educato”..
La comprerei o ricomprerei?
Dopo quasi 3 anni e mezzo e 28.000 km all’attivo, senza mai un problema, mai un inconveniente, mai nulla, non posso che dire di si. (senza contare che anche esteticamente mi piace ancora come il primo giorno, anzi, ancor di più..).
Alfa Romeo MiTo 1.4 Turbo 155 CV Distinctive
TI PIACE QUEST'AUTO?
I VOTI DEGLI UTENTI
2
4
3
1
2
VOTO MEDIO
3,3
3.25
12


Aggiungi un commento
Ritratto di 19miki90
22 aprile 2012 - 02:17
4
Sul rosso alfa ho anche sentito che ci sono stati casi in cui é durata poco la verniciatura...(però non ricordo bene dove l'ho sentito dovrei controllare, prendila per una voce hehe) però se dovessi scegliere, fatti i dovuti controlli sull'aspetto prima menzionato la prenderei rossa... ma anche nera é molto bella :)
Ritratto di emy82vts
29 aprile 2012 - 13:14
ti posso garantire che non è tanto la cilindrata il motivo del calo in alto, ma è una scelta della fiat...è stato fatto cosi e per me hanno toppato! la mia 207 è 1.6 che è sempre piccola come cc. eppure allunga abbastanza bene fino alla zona rossa, per non parlare del 1.4 tsi anche lui tira fino al limite dei giri! anche le prestazioni sono imparagonabili con le altre perchè con 155 cv viene battuta sonoramente da tutte...trovami una concorrente che sia più lenta!
Ritratto di vitole8319
21 aprile 2012 - 08:10
ma l' auto non la digerisco proprio...poi spiegatemi che vuol dire tutta sta passione da alfisti per una punto un po modificata...
Ritratto di QuadrifoglioVerde
22 aprile 2012 - 10:34
Si 19miki90! non erano solo voci, ma la realtà, purtroppo per gli acquirenti (che alla fine sono sempre quelli che ne pagano le conseguenze, purtroppo). Infatti, per un certo arco di tempo (che ora non ricordo) il rosso in questione venne ritirato e non ordinabile, anche se un mio amico la prese proprio rossa la sua 1.6 è non ha avuto mai problemi.. Ottimo commento Vitole8319! ;) se l'auto non ti piace non c'è nessunissimo problema, non la possiedi e non ne possiederai mai una (per tua fortuna ovviamente! credo sia proprio una bella "sfiga" avere o trovarsi a guidare un'auto di cui non si ha un giudizio positivo). Io ne sono pienamente soddisfatto. Ad oggi non mi ha mai dato il minimo problema, quindi, mi sembra normale che ne sia soddisfatto. Tu con un'auto che in tre anni e sette mesi non ha mai dato un minimo problema ed è entrata in officina solo per gli ordinari tagliandi di manutenzione non saresti soddisfatto del tuo acquisto? se cosi non fosse mi preoccuperei per te.. Per quanto riguarda la tua curiosità ("poi spiegatemi che vuol dire tutta sta passione da alfisti per una punto un po modificata...") ti rispondo citandoti una frase divenuta celebre di un certo Orazio, ma non quello nato a Venosa nel 65 a.C. e morto a Roma il 27 novembre dell'8 a.C., (ma ben più recente..): "..Ci sono molte marche di automobili, e tra esse l'Alfa merita un posto a parte. è una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. è un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore. Qualcosa che resiste alle definizioni. I suoi elementi sono come quei tratti irrazionali dello spirito umano che non possono essere spiegati con una terminologia logica. Si tratta di sensazioni, di passione, tutte cose che hanno a che fare più con il cuore che con il cervello..." se fai attenzione a questa frase dovresti renderti conto da te del perchè... ;) Senza contare che "l'ossatura", anche se modificata, proviene da una delle migliori e più vendute auto del segmento (bisognerebbe considerare anche molto altro, ma in questo momento proprio non mi va di scrivere un "papiro" a riguardo, spero mi perdonerai per questo..)..Saresti così gentile, sempre se per te non è un problema, dirmi che auto hai (o hai guidato)? così, giusto per farmi un'idea..grazie fin d'ora! ;)
listino
Le Alfa Romeo
  • Alfa Romeo Junior
    Alfa Romeo Junior
    da € 30.750 a € 38.250
  • Alfa Romeo Tonale
    Alfa Romeo Tonale
    da € 39.850 a € 58.100
  • Alfa Romeo Junior Elettrica
    Alfa Romeo Junior Elettrica
    da € 39.500 a € 48.500
  • Alfa Romeo Giulia
    Alfa Romeo Giulia
    da € 51.500 a € 67.000
  • Alfa Romeo Stelvio
    Alfa Romeo Stelvio
    da € 56.600 a € 67.100

LE ALFA ROMEO PROVATE DA VOI

I VIDEO DELLE ALFA ROMEO

  • Alfa Romeo Tonale 2026 - Vai al video

    Pur con 10 CV in meno, l’Alfa Romeo Tonale Plug-in si conferma vivace oltre che agile e precisa, nonostante le sospensioni isolino bene dalle irregolarità del fondo. Ma in elettrico non si fanno molti km e il baule è piccolo. Qui il primo contatto.

  • Intervista a Santo Ficili, ceo dell'Alfa Romeo - Vai al video

    In occasione del FuoriConcorso a Villa Sucota, il numero uno dell’Alfa Romeo ha risposto alle nostre domande sul futuro del Biscione. Qui la news.

  • Alfa Romeo 33 Stradale - Vai al video

    Prodotta in soli 33 esemplari (ciascuno personalizzato in base alle richieste del compratore), l’Alfa Romeo 33 Stradale ricorda nelle forme l’omonima coupé del 1967. Di sicuro valore collezionistico, ha prestazioni da vera supercar ma alla guida non intimorisce. Il 3.0, però, potrebbe “suonare” meglio. Qui per saperne di più.

Annunci

Alfa romeo Mito usate

Prezzo minimoPrezzo medio
Alfa romeo Mito usate 20198.2008.2001 annuncio