Già possessore di una Grande Punto 1200 benzina, dovendo percorrere più di 70 km al giorno soltanto per recarmi a lavoro, ho avuto la necessità di un' auto diesel più economa. Proiettato inizialmento verso tutt'altro genere e verso altre marche, mi son ritrovato per caso, senza volerlo, a provare un'Alfa MiTo 1600 Jtd usata aziendale con pochissimi km (20.000).
Una volta entrato nell'abitacolo, acceso il motore e percorso i primi metri, è nato un amore. Il paragone con l'auto precedente, sebbene tanto di cappello alla Grande Punto, è stato imbarazzante. L'ho desiderata immediatamente ed è diventata mia sebbene le iniziali scelte erano proiettate su qualcosa di più economo ma, come si dice, si vive una volta sola!!! Tornassi indietro farei la stesa scelta senza pensarci troppo su.
Gli interni
Una volta entrati nell'abitacolo, la prima impressione che si ha è quella di "cosa ben fatta". Robustezza, qualità, cura del dettaglio sebbene con moderazione, senza maniacale ossessione. Si percepisce l' equilibrio nel disegno della plancia e degli interni, raggiunto senza eccessive stravaganze stilistiche e nel contempo rinunciando a rigide monotonie minimaliste (vedi certe BMW). Forse alcune plastiche non sono ancora all'altezza ma nel complesso si rimane soddisfatti e piacevolmente appagati da una sensazione non pretenziosa di lussuosa sportività.
Volante, cambio, maniglie sono impreziositi di inserti simil alluminio. Il quadro strumenti rimanda a ben più potenti autovetture. Il cruscotto si snoda con una morbida curvatura di materiale morbido al tatto ma resistente e ben integrato nella cornice del tutto. Ciò che più appaga la mia vista è il disegno non banale della parete interna dello sportello. Sportello tra l'altro privo del montante superiore. Una chicca da vera sportiva.
Sedili comodi, avvolgenti, ben sagomati rivestiti di tessuti "veri" e robusti. Una moltitudine di regolazioni di sedile e volante permettono di trovare in breve tempo la posizione che più calza per questo tipo di auto. Con un po' di pazienza e curiosità si scoprono tanti piccoli vezzi, comodità e intelligenti soluzioni che fanno di questa baby Alfa una grande auto. Un meritato encomio all'Alfa per quanto descritto.
Alla guida
L'adrenalico piacere che si prova nel guidarla è senza dubbio uno dei motivi principali per il quale ho acquistato la MiTo. Se dovessi descriverla con una parola, oserei dire: "Orgasmica". Un manettino al lato del cambio, che ricorda certi comandi da Formula1, permette il settaggio dell'auto per 3 differenti stili di guida. E' l'ormai noto DNA. Questi i settaggi: Dynamic, Natural e All Weather.
Il primo per una guida più nervosa, aggressiva e scattante. Schiacciando l'accelleratore si rimane letteralmente attaccati al sedile senza mai perdere quella rassicurante sensazione di pieno controllo della vettura. Il "Natural" per una guida economa e pacata ma sempre senza perdere vivacità e ottimo spunto. Semplicemente la guida diventa più dolce. E infine per fondi scivolosi, pioggia o neve (ancora da provare) si spinge la levetta in "All Weather".
Ciò che va assolutamente sottolineato è l'eccezionale stabilità e il controllo totale che la vettura ha sulla strada. Messa a dura prova non ha mai esitato. Ha sempre corretto qualsiasi imprecisione del guidatore regalando la piacevole sensazione di sicurezza totale. Tralascio qua l'enumerazione dei suoi svariati sistemi di sicurezza, del numero di airbag della quale dispone e quant'altro. Se ne parla ovunque nelle riviste specializzate. Qua vi sto semplicemente descrivento la mia personale prova e il mio personale parere. Altro encomio ad Alfa Romeo.
La comprerei o ricomprerei?
La MiTo che ho acquistato ha un solo difetto, che poi ho scoperto essere il difetto di numerose Alfa. La vernice. Il mio modello è rosso. Quando l'ho acquistata aveva soltanto 2 anni e 20.000 km ma la vernice sembrava aver sofferto il peso di decine di anni di maltrattamenti e incuria. In Alfa si son giustificati che l'auto è stata posteggiata troppo tempo al sole. La mia precedente Grande Punto è stata parcheggiata 3 anni all'aperto e non ha mai sofferto alcun segno di cedimento della vernice.
A 18 anni avevo una panda rossa di svariati anni, eppure la vernice era perfetta sebbene mai ritoccata. Da questo punto di vista provo grande delusione. L'auto ripaga questo difetto grazie a tutti i suoi altri pregi ma è un peccato che in Alfa Romeo perdano credibilità per un problema che si trascinano dietro da anni e che è certamente rimediabile. L'impressione che si ha è che abbiano fatto economia sulla quantità di vernice usata per la carrozzeria. Questo è deludente.
A parte questo la ricomprerei. Senza esitare. E' divertente, appagante, sicura, robusta, bella al tatto, alla vista e sotto il piede. Bella sotto il cofano, bella tutta. Faccio finta che quella vernice ormai opaca e rovinata sia un suo segno distintivo e me la godo in tutta la sua grintosa bellezza. L'auto passa a pieni voti il mio personale test.
ragazzi...io vedo dire che sono entrato in una 320d di un amico del 2003...ovvero la E46 in un allestimento base e le finiture sn davvero pessime XD......quindi.....se vuoi una bmw fatta a dovere la devi pagare a dovere :) ..come tutte le auto del resto...ah dimenticavo ^^ i vetri di dietro sono a manovella
Bella prova! Anche io sono felice possessore di una MiTo GPL di cui ho già pubblicato la prova qua su Al Volante. La mia per fortuna non ha problemi di vernice, e credo che sia stato uno stock di nuova vernice all'acqua (molto più delicata delle vecchie a solventi chimici, ma questo vale per qualsiasi marca d'automobili) che ha dato problemi su un numero relativamente limitato di vetture.
Un saluto e goditi la tua bella MiTo!
@ -Giò- hai ragione, è stata una mia distrazione.
@ loruig grazie :-p ...Ci avevo pensato alla riverniciatura ma costerà uno sproposito!!!
@ federix-5 Non ho criticato "la cura" degli interni di una Bmw che considero ineccepibili. Ma ne reputo lo stile troppo minimalista. E' semplicemente una considerazione soggettiva. De gustibus!!! Il fatto poi che io provenga da una Fiat Grande Punto non vuol dire non sia mai entrato in altre auto. Ho avuto la fortuna di guidare auto di famiglia e di amici tra le quali Volvo, Bmw, Audi, Lancia, Maserati, Porsche, Mercedes, Jaguar a altro. Mi sembrerebbe pretenzioso per la povera baby Alfa paragonarla comunque a una ammiraglia Bmw. Ti posso comunque dar ragione sul fatto che inconsciamente abbia fatto un confronto con la mia precedente auto.
Di niente longisland...quando i complimenti ci vogliono si devono fare...sempre ke la prova la abbia fatta tu e non l'abbia sbirciata da qlk altra parte...cmq sono perfettamente daccordo con te su design interno bmw...forse troppo minimalista...la qualità per carità non oso criticarla..se non impreziosisci obbligatoriamente gli interni con pelle su sedili,portiere,e radiche o inserti in alluminio per me comprare una bmw cosi equivale a non averla proprio comprata...io presonalmente nell acquisto dell auto nuova ho eliminato bmwserie1 soprattutto x gli interni...x come la volevo io saliva troppo il prezzo e non avrei mai acquistato un bmw cosi povera...cmq un bravo carrozziere non so di dove sei ma non ti chiede piu di 1.200 euro..da me intorno ai 1000
Niente sbirciatine e scopiazzate...ne va del mio onore :-p
In merito a Bmw hai perfettamente colto il senso di ciò che intendevo io. All'interno è come se mancasse di slancio creativo. Rigidità tedesca !!!! Ciò non toglie che la Serie 1 esternamente (qua parliamo di estetica) mi garba davvero tanto. Ha delle curve...da paura (come si dice dalle mie parti:-). per quanto riguarda la vernice Mito, bhè, quando avrò un migliaio di euro da buttare la porterò da un carrozziere.
alfa mito... è un'auto che deve piacere, anche se il nome alfa romeo le va' un po' stretto. perché altro non è che una grande punto rivista.. molti diranno che anche la vw propone modelli identici sotto salse diverse, ma è anche vero che ci sono case automobilistiche che non lo fanno. prendi ad esempio la bmw. non è che la mini e la serie 1 siano la stessa macchina. caratteri ben differenti. ed è proprio la differenziazione sportiva che manca alla mito.. sul fatto che attacca al sedile poi, non ne sono sicuro... stiamo parlando sempre di 120 cv, che devono comunque spingere una massa a vuoto di 1200 kg, pari a quella di una berlina media di un decennio fa'. per le finiture ci sono delle cose che vanno bene, e altre no.. la sensazione che le maniglie interne per aprire le portiere rischiano di restarti in mano ad esempio non va' bene. ma naturalmente quando si sceglie un'auto non si parla di pura razionalità, ma soprattutto di passione.
Ma questa avete il coraggio di chiamarla ALFA?? Non è altro che una banale punto 1.6 mjet ricarrozzata! Sara pure na bella macchina non lo metto in dubbio, ma non chiamatela "vera alfa" come fa qualcuno
Pur con 10 CV in meno, l’Alfa Romeo Tonale Plug-in si conferma vivace oltre che agile e precisa, nonostante le sospensioni isolino bene dalle irregolarità del fondo. Ma in elettrico non si fanno molti km e il baule è piccolo. Qui il primo contatto.
Prodotta in soli 33 esemplari (ciascuno personalizzato in base alle richieste del compratore), l’Alfa Romeo 33 Stradale ricorda nelle forme l’omonima coupé del 1967. Di sicuro valore collezionistico, ha prestazioni da vera supercar ma alla guida non intimorisce. Il 3.0, però, potrebbe “suonare” meglio. Qui per saperne di più.