Appena presentata la MiTo ero corso in concessionario a provarla, con quel 1.4 turbo da 155cv che sembrava dare un senso a quel fisico da piccoletta muscolosa. Alla fine della prova ne ero sceso più che soddisfatto: finalmente un'Alfa che il cuore sportivo non ce l'ha solo nello spot.
Poi Fiat si inventa il Multiair e si parla di rendimento, prestazione e rispetto dell'ambiente quando, fino ad ora, una cosa escludeva l'altra. E poi ti sussurrano all'orecchio due parole piene di ricordi: Quadrifoglio Verde. C'erano già abbastanza elementi per accendere un certo prurito, che diventa un'autentica crisi d'astinenza quando diffondono i dati: +10% di potenza, +15% di coppia, -10% consumi ed emissioni. In termini pratici: 170 cv su 1145 kg e 0-100 in 7,5 secondi, contro un consumo medio di 16,7 km/l.
Aggiungiamoci le sospensioni dinamiche realizzate con Magneti Marelli e 124cv/l che la proiettano in testa alla classifica della potenza specifica del biscione e a poca distanza dalla vetta del mondo intero, e sto già telefonando al concessionario.