Il cambio automatico sembra costruito proprio apposta attorno al possente 3.0 L6 da 326cv. Quando si è in Drive, occhio solo ad una cosa, tenete sempre il freno inserito se volete stare fermi altrimenti l’auto avanza dolcemente, mentre solo nelle partenze in “normal” c’è una piccola indecisione prima che l’auto si muova, cosa che non avviene in “sport”, modalità nella quale si è svolta gran parte della prova. Il 3.0 spinge sempre forte a qualunque regime, quasi brutale al limitatore (6700rpm). A voi dunque la scelta di procedere con un filo di gas, senza mai essere infastiditi dalle turbolenze (nemmeno a 120-130km/h c’è qualcosa di serio) e godere dell’ottimo impianto audio, oppure divorare le curve col sound “metallico” del motore e gli scoppiettii allo scarico ad ogni cambiata. Sterzo e tenuta sono impeccabili, l’agilità è notevole, mentre il pilota può metterci del suo. Con il cambio in modalità manuale si possono usare le levette dietro al volante, la rapportatura è molto corta (sino alla quinta), tirando le marce al limitatore i giri calano pochissimo, le prestazioni ne guadagnano: pura adrenalina. Solo in scalata c’è una leggera indecisione perché la centralina legge se il rapporto è inseribile, ad esempio se si mette la 1^ troppo presto, la richiesta viene memorizzata ed eseguita al più presto possibile.