Come per la linea esterna, anche gli interni sono stati rinnovati da cima a fondo rispetto al modello precedente. L'abitacolo infatti, si discosta molto dallo stile triste e spartano che contraddistingueva la pur validissima Panda seconda serie, a dispetto di linee più ricercate, forme bombate e originali ma pur sempre semplici e funzionali. In rapporto ai circa 365 cm di lunghezza, la Panda si presenta sufficientemente spaziosa per quattro adulti e, un eventuale quinto passeggero di certo potrebbe affrontare brevi spostamenti senza troppi patemi. Ma torniamo a noi e soffermiamoci sulle qualità dell'abitacolo; innanzitutto c'è da dire che la plancia forma una tasca di generose dimensioni di fronte al passeggero, come accadeva nella prima gloriosa generazione e ospita una gradevole consolle in cui spiccano i tasti a quadrangolo che si ripetono nelle cornici dei comandi e nella gradevole strumentazione, che in modo chiaro e ben leggibile si presenta gradevole alla vista del guidatore. Certo i materiali utilizzati per questa parte dell'abitacolo non sono di primo ordine come è lecito aspettarsi da un'auto di questo tipo, ma pur se con parecchie sbavature e qualche elemento sottotono, il passo in avanti fatto rispetto al passato risulta netto, almeno quando ci sali per le prime volte. Come già detto, decisamente buona è l'abitabilità, anche dietro, dove però il quinto posto si pagava a parte, come d'altronde pure il clima o la possibilità di poter gestire dal volante la radio e il vivavoce Bluetooth, che ovviamente erano in un pacchetto da pagare a parte qualora lo si volesse. Per quanto riguarda le sedute, le poltrone sebbene non molto ampie, sono abbastanza confortevoli e non affaticano durante un viaggio, inoltre il divano offre la seduta piatta, che insieme agli schienali poco pronunciati offrono un buon comfort. I passeggeri dietro difficilmente toccano il soffitto con la testa o gli schienali anteriori con le gambe, a meno che non siano dei veri e propri spilungoni; la praticità non manca, considerando la presenza degli svariati portaoggetti che si trovano in diversi punti dell'auto. Ah dimenticavo, non so ora, ma ai tempi dell'acquisto (2012) la dotazione della Easy era piuttosto scarna: oltre alle mancanze elencate prima, l'auto non offriva nemmeno sistemi fondamentali al tempo d'oggi come l'Esp e gli airbag laterali, che io considero di primaria importanza, soprattutto in auto così piccole. Inoltre, si pagavano a parte anche i fendinebbia, che l'auto della prova non ha. Per quanto riguarda il baule, che di solito è la nota dolente della maggior parte delle citycar, nella Panda si presenta come uno dei più capienti, per quanto esso possa essere poco pratico nelle manovre di carico e scarico dei bagagli pesanti, per via dell'elevata altezza del gradino che si forma tra la soglia e il pavimento e che si ripete abbattendo lo schienale del divano, che non è rivestito e dunque è predisposto ai fastidiosi e frequenti graffi.