Pubblicato il 18 gennaio 2013
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Cruscotto | |
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Perché l'ho comprata o provata
Coupé dal temperamento grintoso: veloce, scattante ed estremamente stabile. Interni con sedili anatomici, volante a tre razze e pedaliera in alluminio con allestimento Sport Pack. Esterni più marcatamente sportivi e dalle linee tese. Motore a iniezione diretta di benzina e doppia sovralimentazione.
Gli interni
Plancia dall'impostazione semplice e funzionale con componenti di qualità. Quasi tutti i comandi sono al posto giusto e raggiungibili con movimenti minimi delle braccia. Strumentazione chiara, e ben leggibile, con lettura digitale della temperatura olio. Belli i sedili correttamente profilati così come il volante sportivo a 3 razze in pelle tagliato alla base. Sulla versione in prova è presente lo Sport Pack, che prevede oltre alla pedaliera in alluminio, i vetri posteriori oscurati. Da segnalare invece il non facile accesso alle cinture dei sedili anteriori.
Alla guida
Motore: al pari del 1.6 twin scroll di bmw-peugeot, è un gran bel pezzo di bravura. Regolare e progressivo a basso numero di giri, spinge con vigore a partire dai 2000 giri con allungo fino a quota 6500; solo ai più esigenti mancheranno quei 500 giri in più peraltro ormai prerogativa unica di alcuni aspirati. Ripresa: la notevole elasticità e la considerevole coppia disponibile sin dai bassi regimi favoriscono le riprese dalle basse velocità. Freni: pedale del freno ben modulabile e spazi di arresto contenuti. Cambio: le caratteristiche del motore si sposano alla perfezione con il cambio. Un sei marce manuale, con quinta di potenza, dalla manovrabilità esemplare. Tenuta di strada: elevatissima anche sul bagnato. ESP poco invasivo e comunque disinseribile. Consumo: seguendo scrupolosamente i cambi marcia suggeriti dal computer di bordo non è difficile percorrere 14-15 km/l. Sfruttando però tutta la potenza del motore è difficile percorrerne più di 8. In manovra scarsa la visibilità posteriore.
La comprerei o ricomprerei?
E bella questa Scirocco. Icona degli anni settanta, la terza generazione prende ora nuove forme dalla matita di De Silva e Manzoni. Equilibrio e piacere alla guida. Queste le doti principali della 1.4 tsi 160cv da noi provata. Le emozioni pure, certo sono un'altra cosa, ma il piccolo 1.4 non sfigura. Iniezione diretta con compressore volumetrico e turbocompressore, difficile chiedere di più. Tenuta di strada ai massimi livelli e consumi accettabili anche considerando la notevole potenza specifica del motore. Tra i difetti da segnalare la visibilità posteriore ridotta - sensori di parcheggio obbligatori - e le cinture dei sedili anteriori non facili da raggiungere.