Una volta aperta la lunga portiera e seduti al posto di guida, la prima cosa che colpisce
dell’abitacolo sono le sue ridotte dimensioni, quasi claustrofobiche: sembra di stare chiusi
dentro un piccolo “ovetto”, anche se il tetto panoramico in vetro contribuisce a dare un po’
più di ariosità agli interni. Io, che sono piccolo di statura (168 cm), ci sto piuttosto bene,
anzi, il fatto di avere una macchina piccola mi dà la sensazione di avere tutto più sotto
controllo.
Un altro elemento che salta subito all’occhio appena seduti è l’originale quadro strumenti,
ispirato a quello della 500 di fine anni ’50: il tachimetro e il contagiri sono concentrici, e
anche se la grafica è piuttosto chiara, ci vuole un po’ di tempo prima di abituarsi a questa
insolita disposizione. Tutte le altre informazioni (livello della benzina, temperatura
dell’acqua, data, ora, ecc.) le fornisce invece il computer di bordo, il cui schermo è situato al
centro del quadro, circondato da una cornice cromata, che però, se colpita direttamente
dalla luce del sole, causa dei fastidiosi riflessi.
La plancia è dominata da un’elegante (ma delicata) fascia di plastica color nero lucido, lo
stesso della carrozzeria, e ha un design molto pulito ed ordinato: oltre ai tre grandi tasti
circolari al centro (che attivano i retronebbia, le “quattro frecce” e la funzione City, che
rende lo sterzo più leggero sotto i 30 km/h), immediatamente sopra il cambio si trovano i
comandi dell’impianto di ventilazione e del “clima” manuale, mentre ai lati della leva sono
situati i due tasti degli alzavetro elettrici. Sulla sommità della plancia, appena sotto le
bocchette dell’aria, si trova infine la radio con lettore CD; le prese Aux e Usb invece sono più
in basso, sul tunnel centrale, immediatamente dietro ai porta lattine e all’indicatore del
livello del GPL.
Nel complesso, l’abitacolo trasmette una sensazione di qualità: gli assemblaggi sono buoni e
i rivestimenti del volante (in pelle) e dei sedili paiono di ottimo livello. D’altro canto, alcune
plastiche delle portiere e della parte bassa dell’abitacolo hanno un aspetto fin troppo
economico. Sorprende anche la mancanza del cassetto portaoggetti: al suo posto, di fronte al
sedile del passeggero, c’è solo una piccola mensola poco capiente (ci stanno giusto i
documenti dell’auto, qualche CD e poco altro) e che lascia tutto il suo contenuto a vista.
Una scelta che, francamente, mi lascia perplesso: praticamente tutte le concorrenti hanno
un cassettino chiuso, anche se piccolo, per proteggere eventuali oggetti di valore (es. il
navigatore satellitare) dallo sguardo dei malintenzionati.
Anche il bagagliaio non è molto grande, ma questo è un difetto tutto sommato fisiologico,
considerato che l’auto è lunga appena 355 cm. E comunque c’è spazio sufficiente per
stivare due borse della spesa più una confezione da sei bottiglie d’acqua.