L’ad della casa di Arese apre alla possibilità di vedere nuovamente una hatchback compatta con il logo del biscione: sarebbe elettrica e costruita sulla piattaforma condivisa con gli altri brand Stellantis.
Il piano di rilancio dell’Alfa Romeo è ancora vago riguardo un’ipotetica erede della Giulietta prodotta dal 2010 al 2020 e ancora molto apprezzata dai tanti alfisti che l’hanno scelta.
Mancano i più recenti aiuti alla guida, come l’avviso di involontario cambio di corsia, ma l’accoppiata fra il cambio robotizzato a doppia frizione TCT (optional) e il 1.6 turbodiesel da 120 CV è convincente.
La versione più sportiva della cinque porte del Biscione sfoggia con grande progressione i suoi 241 cavalli; rapido il cambio a doppia frizione. Tuttavia, i consumi sono elevati, anche per una sportiva.
La crossover compatta a “pila” Renault 4 omaggia l’antenata nata negli anni 60. Ha uno stile originale, dentro è spaziosa e ha un baule capiente e ben accessibile. Facile da guidare, incassa bene le buche, ma in autostrada i fruscii sono evidenti.
La KGM Actyon è una spaziosa suv che si distingue per lo stile ed è rifinita con notevole cura. Sullo sconnesso, però, è un po’ rigida e molti comandi sono raggruppati in uno schermo lento nella risposta.
Prodotta in soli 33 esemplari, l’Alfa Romeo 33 Stradale ricorda nelle forme l’omonima coupé del 1967. Di sicuro valore collezionistico, ha prestazioni da vera supercar ma alla guida non intimorisce. Il 3.0, però, potrebbe “suonare” meglio.