La rivoluzione, nel passaggio da 207 a 208, sta proprio qui: la casa del Leone ha pensato bene di concepire un abitacolo d'effetto, forte di dettagli difficili da trovare altrove. Lo schermo da 7" touch-screen ad esempio: Peugeot è stata una delle prime case automobilistiche ad inserirlo nella dotazione di serie di un'utilitaria. Poi la posizione di guida: garantisce un impatto particolare, tutto suo. La corona del volante di diametro ridotto, la strumentazione in posizione elevata, la plancia, complessa nel design ma ariosa, e l'illuminazione ghiaccio non hanno impiegato molto a conquistarmi. Il tutto accompagnato da finiture e materiali che, nei limiti di un'automobile generalista di segmento B, sono a tutta prova: molto apprezzabili la fascia in materiale soft-touch (oramai immancabile) e la laccatura in nero lucido dei maniglioni sulle portiere e della parte superiore della plancia. L'attenzione ai costi è visibile in alcune mancanze, come le maniglie al soffitto e un rivestimento in tessuto alle porte un poco più esteso del semplice poggiagomito. PIacevole anche il rivestimento dei sedili, quasi setoso, direi. La resistenza all'usura è tutta da provare: di certo non è possibile valutarla dopo 10 mesi di servizio. Le premesse, comunque, sono confortanti; unici appunti, un leggero scricchiolio dell'attacco della cintura di sicurezza del guidatore (che, peraltro, è rivestito in feltro, come quello del sedile del passeggero) sulle strade sconnesse e la leggerezza dei comandi del climatizzatore (veloce nel rispondere alle richieste) che avrei preferito un po' più pastosi da gestire. Nulla da dire, invece, sulla funzionalità del sistema touch: come anche gli smartphone, richiede qualche giorno di apprendistato, poi diviene intuitivo e gratificante nella grafica e nelle possibilità che offre. Si gestisce facilmente anche dai comandi al volante e dal pulsante sulla levetta destra (che comanda i tergicristalli) La mancanza del lettore CD, sostituito da una porta USB (addirittura due sulle versioni col navigatore) non è a mio parere un difetto, anche perchè sopperibile con un sovrapprezzo modesto. Discorso abitabilità: è uno dei pregi della 208. La progettazione attenta, evidente nella struttura dei sedili e del cassetto portaoggetti, molto "scavato" nella plancia senza sacrificare la capienza, ha permesso di ricavare centimetri di spazio ovunque, e il risultato è presto detto: c'è più spazio qui che su certe berline (anche premium) del segmento D. Tutto questo senza che ne abbia fatto le spese il bagagliaio: non è una stiva, ma è comunque in linea con la concorrenza ed è rivestito con una moquette davvero piacevole da toccare.