Incentivi auto 2024: come funzionano e come ottenerli

Legge e burocrazia
Pubblicato 18 gennaio 2024

Anno nuovo, incentivi nuovi: quali sono gli incentivi auto per il 2024, come funzionano, a chi sono rivolto e, soprattutto, come ottenerli.

Il governo ha lanciato nuovi incentivi auto 2024 per l’acquisto di veicoli a zero o basse emissioni. Questi incentivi sono disponibili sia per i privati, sia per le aziende e sono attivabili con o senza l’obbligo di rottamare un veicolo più vecchi o inquinanti. Certo è che dopo il flop dell’ecobonus 2022 (300 milioni di euro rimasti sul piatto sui 700 totali stanziati per le elettriche e plug-in), la speranza di molti è che il 2024 sia, al contrario, un anno top per questa categoria di veicoli. 

Con l’inizio del nuovo anno, partono però i nuovi incentivi. L’Ecobonus, infatti, ha una durata triennale (dal 2022 al 2024), allo scopo di agevolare e accelerare il processo di riconversione ambientale del comparto automobilistico.

INCENTIVI AUTO 2024: A CHI SONO RIVOLTI I FONDI

Dono stati stanziati in totale 570 milioni di euro per l’acquisto di veicoli nuovi. I fondi citati sono ripartiti in base alle fasce di emissioni di CO2 dei veicoli e, entrando più nel dettaglio, sono così suddivisi: 

Fondi

Fascia CO2

Tipologia di veicolo acquistabile

205 milioni di euro

0-20 g/km

Auto elettriche

245 milioni di euro

21-60 g/km

Ibride plug-in

120 milioni di euro 

61-135 g/km

Auto a combustione interna


Per rientrare nell’incentivo, i veicoli compresi nella fascia 21-60 g/km devono avere un prezzo di listino non superiore a 54.900 euro, mentre per le vetture comprese nella fascia di emissioni 61-135 g/km il tetto è fissato a 42.700 euro (nella cifra devono essere compresi anche gli optional e l’Iva). 

INCENTIVI AUTO ELETTRICHE 2024 (FASCIA 0-20 G/KM)

Nella fascia 0-20 g/km rientrano le auto elettriche e le fuel cell a idrogeno, quelle più pulite e virtuose dal punto di vista ecologico. Ovviamente, l’importo dello sconto cambia in base alla contestuale rottamazione o meno. Lo sconto con la rottamazione di un veicolo inquinante ammonta a 5.000 euro, mentre il contributo senza rottamazione è di 3.000 euro

L’incentivo è rivolto sia a persone fisiche sia a imprese di noleggio e car sharing, mentre il limite di spesa (compresi IVA e optional) è di 42.700 euro

Per beneficiare dell’incentivo, la persona fisica dovrà mantenere il veicolo per almeno 12 mesi dall’acquisto, mentre per l’azienda il tempo raddoppia (24 mesi). 

L’auto rottamabile appartiene alla categoria M1, deve essere intestata da almeno 12 mesi al soggetto a cui è intestata la nuova auto (o al familiare convivente) e deve essere di classe da Euro 0 a Euro 4.

INCENTIVI AUTO IBRIDE PLUG-IN 2024 (FASCIA 21-60 G/KM)

Nella fascia di emissioni 21-60 g/km troviamo le auto ibride plug-in. Qui l’importo dello sconto si abbassa: 4.000 euro con rottamazione e 2.000 euro senza rottamazione

Anche in questo caso il beneficio è rivolto sia a persone fisiche, sia a imprese di noleggio e car sharing, ma cambia il limite di spesa, che ammonta a 54.900 euro, comprensivo di optional e IVA.

Le restanti specifiche (durata del mantenimento e caratteristiche dell’auto rottamabile) restano invariate rispetto a quanto descritto nel paragrafo precedente. 

INCENTIVI AUTO A BENZINA, DIESEL, GPL E METANO (FASCIA 61-135 G/KM)

Gli incentivi auto sono previsti anche per le auto alimentate a benzina, diesel, Gpl o metano, comprese le ibride. Tuttavia, lo sconto è previsto solo con la rottamazione di un veicolo vecchio e inquinante. 

Il contributo è di 2.000 euro. Non sono previsti incentivi senza rottamazione in questa categoria. 

Inoltre, quest’agevolazione è riservata solo a persone fisiche, mentre il limite di spesa è di 42.700 € (IVA compresa). La vettura deve essere mantenuta da almeno 12 mesi e le caratteristiche del veicolo da rottamare sono le stesse elencate in precedenza. 

INCENTIVI AUTO 202: RIEPILOGO PER FASCIA

Andiamo ora a fare un breve riepilogo per riassumere le caratteristiche principali degli incentivi auto previsti per il 2024. 

Fascia emissioni

Sconto con rottamazione

Sconto senza rottamazione

Tetto di spesa

A chi è rivolto

Mantenimento auto

Caratteristiche auto da rottamare

0-20 g/km

5.000 €

3.000 €

42.700 € (con IVA)

Persone fisiche

12 mesi

Categoria M1

Intestata da almeno 12 mesi all’intestatario della nuova auto (o familiare convivente)

Imprese di noleggio e car sharing

24 mesi

Euro 0-4

21-60 g/km

4.000 €

2.000 €

54.900 € (con IVA)

Persone fisiche

12 mesi

Categoria M1

Imprese di noleggio e car sharing

24 mesi

Intestata da almeno 12 mesi all’intestatario della nuova auto (o familiare convivente)

Euro 0-4

61-135 g/km

2.000 €

/

42.700 € (con IVA)

Persone fisiche

12 mesi

Categoria M1

Intestata da almeno 12 mesi all’intestatario della nuova auto (o familiare convivente)

Euro 0-4



INCENTIVI AUTO: QUANDO E COME RICHIEDERLI

Per richiederli, infatti, bisognerà rivolgersi alla piattaforma dedicata all’Ecobonus, raggiungibile al sito ecobonus.mise.gov, che tornerà operativa proprio in questa data. Sul portale, i concessionari potranno inserire le prenotazioni dei contributi. 

La procedura consiste in 5 step: 

  • Registrazione alla piattaforma: il concessionario/rivenditore effettua la registrazione alla piattaforma dell’Ecobonus; 
  • Prenotazione del contributo: il rivenditore o concessionario si registra alla piattaforma e prenota il contributo. Se restano risorse, riceve la conferma della prenotazione. 
  • Erogazione del contributo: al cliente che acquista la nuova auto dal concessionario/rivenditore viene riconosciuto il contributo, che gli viene così scalato sul prezzo di acquisto. 
  • Rimborso: il rivenditore/concessionario viene rimborsato dal costruttore/importatore del veicolo. 
  • Recupero: infine, il concessionario/rivenditore fornisce al costruttore/importatore del veicolo tutti i documenti necessari per ottenere il recupero del contributo tramite credito d’imposta. 


La durata degli incentivi è valida per tutto il 2024, salvo esaurimento fondi. La conferma dell’operazione, che avviene con l’immatricolazione dell’auto nuova, deve avvenire entro 180 giorni dalla data di apertura della prenotazione. Tuttavia, come già avvenuto negli anni precedenti, è molto probabile che questo termine sia prorogato a 270 giorni, a causa delle possibili difficoltà di rientrare nelle tempistiche di consegna delle auto nuove. 

INCENTIVI VEICOLI COMMERCIALI ELETTRICI E FURGONI: FONDI E CARATTERISTICHE

Gli incentivi sono previsti anche per i furgoni e i veicoli commerciali esclusivamente elettrici. Il beneficio è rivolto alle piccole e medie imprese e alle società che svolgono mansioni di trasporto di cose in conto proprio e in conto terzi. 

L’incentivo è ottenibile per l’acquisto di veicoli commerciali elettrici appartenenti alle categorie N1 e N2, ma solo ed esclusivamente con la rottamazione di un veicolo Euro 0-3
L’importo del contributo dipende dal peso del veicolo. I benefici sono così ripartiti: 

Importo sconto (rottamazione obbligatoria)

Tipo di veicolo

Peso

4.000 €

N1

Fino a 1,5 t.

6.000 €

N1

Da 1,5 t. a 3,5 t.

12.000 €

N2

Da 3,5 t. a 7 t.

14.000 €

N2

Da 7 t. a 12 t. 



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Ritratto di miky2062001
9 gennaio 2023 - 14:49
Obbligato a cambiare il diesel euro 4 con 1nuova a benzina..Ho notato che le concessionarie (fascia 61/135) prendono acconti da 500/1000€ per contratto assicurando la riuscita dell'operazione..E se va male?Fanno guadagno con le caparre dei poveri fessi?Tanto nessuno controlla..
Ritratto di Mbutu
9 gennaio 2023 - 15:41
Errare è umano, perseverare è diabolico. Ha poco senso riproporre una formula che si è rivelata fallimentare a discapito di una che invece funzionava. Bisogna alzare il tetto, riaprire alle aziende ed aumentare la dotazione per i commerciali (specialmente leggeri), magari con i fondi destinati alla fascia 61-135.
Ritratto di Andre_a
9 gennaio 2023 - 23:49
D'accordo con la premessa, meno con la conclusione. Ci abbiamo provato: con gli incentivi a 10k avevamo la Twingo e le tre piccole VAG a un prezzo di listino inferiore a quello della Panda. C'è stato un periodo, neanche troppo breve, in cui l'auto più economica in Italia era elettrica. Eppure non le ha prese nessuno. Io dico a malincuore, che il tempo della carota è finito e sarebbe ora di tirar fuori il bastone. Iniziamo a livello europeo a mettere divieti di circolazione sempre più stringenti ai modelli più inquinanti, poi vediamo cosa succede. I fondi degli incentivi usiamoli in campi in cui possono avere un maggiore impatto globale.
Ritratto di Alfiere
9 gennaio 2023 - 16:05
2
Gli incentivi alle plugin dovrebbero essere solo per autonoleggi e taxi/ncc.
Ritratto di Almeron771
9 gennaio 2023 - 18:04
Ancora a buttare i nostri soldi, negli ultimi 24 mesi il costo del carburante ha superato i 2 ero varie volte, ciò ci fa capire che nei prossimi anni l'andamento sarà sopra questo valore, fino a dove non si sa.(adesso poi che c'è la guerra civile in Sud America..) Ed invece di investire nel trasporto di massa...treni, aerei, navi, autobus...fiumi etc....continuiamo a buttare soldi nel pozzo senza fondo del settore auto. Non so se l'elettrico sia la soluzione, ma di certo il trasporto di massa è una valida alternativa,se migliorato e potenziato, ma noi continuiamo a buttar soldi.che indignazione.
Ritratto di bangalora
22 gennaio 2023 - 15:20
E le aziende che producono auto e di conseguenza i dipendenti, che fine faranno? Si metteranno a produrre carri armati, fucili, pistole e cioè mezzi di distruzione di massa? Perché l'andazzo è quello di fare guerre.
Ritratto di fure75
9 gennaio 2023 - 18:08
Ma ci sono le auto?
Ritratto di Tistiro
9 gennaio 2023 - 19:51
E vai di bonus! E giù soldi! Assurdo il limite dei 52000 euro o 47000. Se hai quei soldi per una auto la puoi pagare senza incentivi e senza alcun problema.
Ritratto di Rav
9 gennaio 2023 - 22:17
4
Mah, con questo discorso se hai 20mila euro da spendere ne hai anche 25mila e se hai 30mila euro da spendere ne hai anche 35mila. Il problema è che chi necessita di una vettura media ormai si trova a pagarla oltre 40mila euro, che è un prezzo ogni logica, mentre sostituisce una vettura che ha pagato a che 10mila euro in meno. Sembra che con 47mila euro ci esca chissà che auto di lusso, un discorso che poteva valere qualche anno fa, tra due anno se continuano così ci comprerai una Qashqai con 47mila euro.
Ritratto di Tistiro
9 gennaio 2023 - 20:09
Le tasse degli italiani che vanno a finire nelle tasche di aziende straniere. Che schifo

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