Jaguar
E-Pace

da 52.500

Lungh./Largh./Alt.(cm)

440/190/165

Posti

5

Bagagliaio (litri)

494/1170

Garanzia (anni/km)

5/150.000

In sintesi

Prodotta negli stabilimenti austriaci della Magna Steyr, la Jaguar E-Pace è una suv di medie dimensioni. Tuttavia, messa a paragone con le altre vetture della casa inglese, può essere definita piccola (il nomignolo che la contraddistingueva durante la fase di sviluppo, infatti, era "cucciolo"). La meccanica e il pianale sono ripresi, con modifiche di contorno, da quelli della vecchia Range Rover Evoque (i marchi sono nello stesso gruppo industriale), ma l'impostazione è più sportiva. L'auto è compatta, con sbalzi ridotti, enormi ruote (fino a 21" di diametro) e finestrini piccoli e affusolati; tipicamente Jaguar il frontale, con mascherina quadrangolare, mentre i fari posti così in alto, "appoggiati" sul cofano motore, richiamano quelli delle velocissime biposto F-Type, in versione pre-restyling. Anche l'abitacolo, che è piuttosto spazioso e raffinato (quasi tutti gli allestimenti offrono di serie i rivestimenti in pelle), ha particolari che richiamano le F-Type: citiamo, fra gli altri, il volante, la leva del cambio e il maniglione d'appiglio per il passeggero sul tunnel centrale. Il risultato è gradevole ed elegante, con un tocco futuribile in presenza del cruscotto interamente digitale (optional o di serie in base alla versione). Quanto al bagagliaio, è ben rifinito, regolare e discretamente capiente. Nonostante porte, tetto e parafanghi siano in lega d'alluminio, la Jaguar E-Pace non è leggera; a risentirne un po' sono le prestazioni massime e i consumi, appena discreti se rapportati alle potenze dei motori. Questi ultimi sono tutti molto pronti nella risposta ai bassi regimi, e quindi ottimi nel traffico e in montagna, ma i diesel si fanno sentire un po' a bassa velocità; in autostrada, invece, il comfort è notevole. La tenuta di strada è abbastanza buona, lo sterzo rapido e preciso (e "corposo" da azionare). Le E-Pace a trazione integrale se la cavano sorprendentemente bene nel fuori strada, dove la buona luce a terra (20,3 cm) e soprattutto il sistema elettronico All Surface Progress Control (che mantiene automaticamente la velocità preimpostata su ogni tipo di fondo e pendenza, e gestisce lo slittamento ruota per ruota) facilitano molto la vita al guidatore.             

Versione consigliata

Allestimenti e optional sono numerosi: la scelta è in base alle proprie esigenze (e al proprio portafogli). Quanto ai motori, una diesel ibrida leggera D200: vispa, abbastanza economa e 4x4. Oppure, se fate poca strada e dello sprint vi interessa poco, anche una P160 (ibrida leggera a benzina): è comoda, e rispetto alle altre fa risparmiare parecchio.

Perché sì

Abitabilità Nonostante le forme esterne affusolate, in quattro si viaggia molto comodi.

Comportamento fuori strada Le AWD con il sistema che riconosce il tipo di fondo si muovono bene anche sui terreni viscidi, e con poco impegno per chi guida. 

Prontezza di ripresa Tutti i motori rispondono senza ritardi e con notevole vigore iniziale alle richieste di chi guida.

Perché no

Prestazioni Il peso rilevante non aiuta lo sprint in rapporto alla potenza. E neppure i consumi.

Prezzo In rapporto alla dotazione, il listino è alto.

Riflessi nel parabrezza In pieno sole, la struttura dell'head-up display e la griglia nella parte superiore della plancia si riverberano nel vetro.

 

SALIAMO A BORDO

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