Cinture di sicurezza in auto: le regole

Sicurezza
Pubblicato 03 dicembre 2022

Le cinture di sicurezza anteriori e posteriori sono fondamentali per l’incolumità dei passeggeri in caso d’incidente e sono sempre obbligatorie, con qualche eccezione.

Il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza figura tra le prime tre violazioni del Codice della Strada. Le cinture di sicurezza rappresentano un sistema di sicurezza passiva che è fondamentale per proteggere il guidatore e i passeggeri in caso di incidenti, urti e collisioni. In questo articolo, dopo una breve parentesi storica e un’altra di carattere normativo, andremo a vedere perché è importante indossare sempre le cinture di sicurezza anche nei posti posteriori, ma anche le deroghe previste, ovvero chi può o non deve utilizzare le cinture mentre guida. 

LE CINTURE DI SICUREZZA NELLA STORIA

Le prime cinture di sicurezza nascono nel 1903, da un’idea del canadese Gustave Désiré Lebeau, che inventò delle bretelle in cuoio, denominate per l’appunto “bretelle di sicurezza”. In verità, l’invenzione non riscosse un grande successo, semplicemente perché all’epoca le auto non viaggiavano a grandi velocità e le bretelle di sicurezza davano una sensazione di soffocamento. 

La prima auto dotata di questo dispositivo di sicurezza passiva fu la Tucker Torpedo prodotta nel 1948 in una tiratura limitata (solo 51 esemplari). Anche in questo caso, tuttavia, il dispositivo non riscosse il credito dovuto. La componente di protezione fu iniziata ad apprezzare nel 1957, quando le cinture di sicurezza comparvero su alcune auto da corsa, mentre lo sviluppo si diffuse maggiormente a partire dagli anni Sessanta. 

COSA DICE IL CODICE DELLA STRADA

L’articolo 172 del Codice della Strada è dedicato alle cinture di sicurezza e ai sistemi di ritenuta per bambini elencando i soggetti che hanno il dovere di indossare le cinture e i veicoli dove vige questo obbligo. Nell’articolo appena citato, infatti, leggiamo quanto segue: “Il conducente e i passeggeri dei veicoli della categoria L6e, dotati di carrozzeria chiusa, […] e dei veicoli delle categorie M1, N1, N2 e N3 […] muniti di cintura di sicurezza, hanno l’obbligo di utilizzarle in qualsiasi situazione di marcia”. 

L’obbligo di indossare le cinture di sicurezza in Italia è entrato in vigore nel 1989, ma solo ed esclusivamente per le auto e solo per il conducente e il passeggero posto sul sedile anteriore. Successivamente, l’obbligo fu esteso anche agli altri tipi di veicoli, nonché a tutti i passeggeri, quindi anche quelli seduti sui sedili posteriori. 

L’obbligo di indossare le cinture di sicurezza è un articolo del Codice della Strada: pertanto, la sua violazione comporta alcune sanzioni, come una multa e la perdita dei punti sulla patente (se è il guidatore a non averle allacciate).

CINTURE DI SICUREZZA: A CHE SERVONO E PERCHÉ SONO OBBLIGATORIE

Le cinture di sicurezza sono un dispositivo di sicurezza passiva e hanno lo scopo di proteggere il conducente e i passeggeri che si trovano all’interno del veicolo, per evitare lesioni e conseguenze più gravi determinate da un incidente stradale o da brusche e improvvise frenate. In queste circostanze, la cintura ha il compito di trattenere il corpo del passeggero al sedile, evitandogli sbalzi violenti, impatti e altre conseguenze fisiche, e di natura letale, causati potenzialmente anche da altri dispositivi di sicurezza, come può essere l’airbag che esplode in caso di impatto. 

Vista la loro funzione salvavita, il conducente è tenuto periodicamente a controllare lo stato e il funzionamento di questo dispositivo, che deve essere omologato

CHI È OBBLIGATO

L’articolo 172 del Codice della Strada, cita i veicoli in cui deve essere rispettato l’obbligo dell’utilizzo delle cinture di sicurezza. Questi veicoli appartengono alle seguenti categorie: 

  • L6e: ciclomotori a quattro ruote, ovvero quadricicli leggeri con massa a vuoto pari o inferiore a 350 kg, velocità massima 45 km/h e cilindrata massima 50 cm3 (o potenza massima 4 KW in caso di motore elettrico);
  • M1, M2 e M3: veicoli con quattro ruote e con 4 posti a sedere e oltre, destinati al trasporto di persone; 
  • N1, N2 e N3: veicoli con quattro ruote destinati al trasporto di cose. 


Nel suddetto articolo è anche stabilito che i bambini di altezza inferiore a 1,5 metri devono essere assicurati al sedile con un sistema di ritenuta per bambini anziché con le cinture di sicurezza (che vengono comunque utilizzate ugualmente nella maggior parte dei casi per serrare la seduta), e che risulti adeguato e conforme al peso del bambino stesso. 

CINTURE DI SICUREZZA: CHI È ESENTE DALL’OBBLIGO DI METTERLE E PERCHÉ

La normativa prevede alcuni casi di esenzione dall’obbligo di uso delle cinture di sicurezza. Ecco chi può anche non metterle: 

  • Appartenenti alle forze di polizia e ai corpi di polizia municipale e provinciale nell’espletamento di un servizio di emergenza; 
  • Conducenti e addetti dei veicoli del servizio antincendio e sanitario in caso di intervento di emergenza;
  • Conducenti dei veicoli con allestimenti specifici per raccolta e trasporto rifiuti e dei veicoli a uso speciale, quando risultano impiegati in attività di igiene ambientale nell’ambito di centri abitati, comprese zone industriali e artigianali; 
  • Appartenenti ai servizi di vigilanza privati riconosciuti che effettuano scorte
  • Istruttori di guida che accompagnano gli aspiranti candidati alla patente muniti di foglio rosa; 
  • Persone affette da patologie particolari o in condizioni fisiche che costituiscono controindicazione specifica all’utilizzo di questi dispositivi. Questa condizione deve essere riconosciuta e attestata da apposita certificazione rilasciata dalla unità sanitaria locale o dalle autorità competenti di un altro Stato membro o delle Comunità europee; 
  • Donne in stato di gravidanza, con certificato rilasciato dal ginecologo curante che attesti le condizioni di rischio particolari legate all’utilizzo delle cinture; 
  • Passeggeri dei veicoli M2 e M3 autorizzati al trasporto di passeggeri in piedi e adibiti al trasporto locale e che circolano in zona urbana; 
  • Appartenenti alle forze armate nell’espletamento di attività istituzionali nelle situazioni di emergenza. 


Com’è facile intuire, i motivi di queste esenzione sono da ricondursi prevalentemente a situazioni di carattere emergenziale, professionale o fisico-sanitario

SANZIONI PER CHI VIOLA L’OBBLIGO: QUALI SONO

Casi di esenzione a parte, chi viola l’obbligo di utilizzo delle cinture di sicurezza, può andare incontro a sanzioni, che vanno dalla multa alla decurtazione dei punti dalla patente, se la violazione è stata effettuata dal guidatore. 

Il già citato art. 172 del Codice della Strada è molto chiaro: “Chiunque non fa uso dei dispositivi di ritenuta […] è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da € 83 a € 332. Quando il mancato uso riguarda il minore, della violazione risponde il conducente, ovvero, se presente sul veicolo al momento del fatto, chi è tenuto alla sorveglianza del minore stesso”. Inoltre, se il conducente è incorso nella medesima violazione per due volte in due anni, può andare anche incontro alla sospensione della patente, da un minimo di 15 giorni a un massimo di 60 giorni

Proseguendo, chi altera oppure ostacola il regolare funzionamento delle cinture di sicurezza, dovrà pagare una multa da 41 € a 167 €. Infine, chi commercializza, importa o produce dispositivi di ritenuta non omologati, dovrà pagare una somma da 866 € a 3.464 €

Per quanto riguarda la decurtazione dei punti dalla patente, il conducente che commette questa violazione perde 5 punti. Se la violazione è commessa da un suo passeggero, invece, questa sanzione non viene applicata. 

Resta tuttavia confermato il principio che il guidatore è tenuto a esigere che i passeggeri a bordo indossino la cintura di sicurezza e se questi rifiutano, il conducente è tenuto a non farli salire a bordo. 



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Ritratto di giulio 2021
3 dicembre 2022 - 09:16
Mi sono accorto anch'io e non ci credevo che più si va a sud più diventa un optionals.
Ritratto di PONKIO 78
3 dicembre 2022 - 14:45
…se è per questo anche il casco al sud è un optional…. Del resto a 42 gradi di temperatura mettersi anche il casco rischi di svenire mentre guidi…. Giusto? Un po’ come in Veneto che ci sono molti umbriagon che alle 3 del pomeriggio sono già accompagnati da Bacco lungo tutto il percorso in macchina…..oppure come a Milano, che stressati da troppo traffico guidano come se avessero un Formula 1 sotto il ciulo…. a Roma poi non ne parliamo neanche “ no comment”…. diciamo pure, e non faccio distinzioni, che in Italia giuridica male in generale, pensa te (caro Giulio) se rispettiamo anche le regole…..
Ritratto di Flynn
3 dicembre 2022 - 18:59
Caro Ponkio a leggere certi commenti ho il sospetto che qualcuno in Veneto sia ubriaco già al mattino.
Ritratto di giulio 2021
4 dicembre 2022 - 09:30
Anche qua sono 40 gradi certi giorni d'estate e con un umidità che fa svenire più i meridionali che noi, però la cintura la mettiamo, tutti sti ubriaconi: a me non è mai capitato di incontrarne alla guida, per fortuna, mentre ci sono tanti dall'Est che corrono e manco hanno la patente, secondo i dati statistici è così.
Ritratto di Check_mate
4 dicembre 2022 - 09:45
Aaah, ecco. Ora che cominciamo a tirar fuori i famosi dati statistici dei suoi celebri compagni analisti, capiamo che anche l’ultimo paletto, che reggeva la credibilità di questo mezzo discorso, è venuto inesorabilmente meno.
Ritratto di Flynn
4 dicembre 2022 - 10:39
Ricordo che i dati statistici degli analisti sono riportati sul taccuino della Marisa che utilizza anche per prendere gli ordini e per fare i conti. A volte purtroppo le cifre vengono confuse: così il conto del fegato alla veneziana da 38 euro finisce per essere il 38.000 della pazzieschia Nio da 653Cv.
Ritratto di PONKIO 78
5 dicembre 2022 - 19:16
Flynn, non volevo offendere nessuno in generale, ne quelli del Veneto dove sono nato e ho mezza famiglia (per esattezza a Padova) ne quelli di Roma o Milano dove ci ho lavorato (8 anni a Roma e 2 anni a Milano), ma mi da fastidio che tutti i cazzii e i problemi derivino dal sud…. Chi parla così mi fa capire che non c’e mai stato e che non sia mai sceso oltre Roma… tra l’altro le famiglie mafie si sono spostate al nord e sopratutto all’estero ormai da anni, quelli che si nascondono in Sicilia sono i ricercati che riescono a nascondersi bene tra le persone che li coprono e che conoscono, ma ormai sono davvero pochi…. per questo li trovano e 200 metri da casa…. Tutto qui, volevo soltanto dire che, come ci sono quelli che non si mettono la cintura al sud, ci sono molti che non la mettono neanche al nord e che in Italia si guida male un po’ da per tutto non rispettando molte regole del codice della strada…
Ritratto di Check_mate
3 dicembre 2022 - 17:05
“Un optionals” fortuna che c’è lei ad impartire lezioni di etica e non solo, qui sul blog.
Ritratto di PONKIO 78
5 dicembre 2022 - 19:43
Check_mate, io non do lezioni a nessuno…. Ho soltanto girato tutta l’Italia, per lavoro e per divertimento…. La mia famiglia è composta da terronii e polentoni non sono di parte ne da una ne dall’altra parte… dico solo quello che hanno visto i miei occhi, tutto qui…. io vivo a Firenze e qui molte volte trovo persone che nelle strade strette vanno in contro senso, quindi se ti devo impartire una lezione, preferisco uno senza casco che ha scelto di sua testa di rischiare, anziché uno che va in controsenso rischiando la vita degli altri…. in ogni caso sono due mali, ma preferisco quello minore…
Ritratto di Check_mate
5 dicembre 2022 - 20:07
Ponkio, tranquillo. Rispondevo a Giulio.

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