Come contestare una multa ingiusta: modello del ricorso in pdf, costi e procedura

Legge e burocrazia
Pubblicato 08 novembre 2022

Se vi è arrivata una multa che considerate ingiusta, state pensando di fare ricorso. Come fare? Ecco come contestare una multa ingiusta: dal modulo ai costi. 

La multa è una sanzione amministrativa che viene comminata quando si effettua una violazione del Codice della Strada. A tutti è capitato di ricevere una multa, molto probabilmente, e il primo pensiero, oltre alla rabbia e allo sconforto generato dal vedersi recapitare questa spiacevole notifica, è stato senza dubbio: “Ho commesso davvero quest’infrazione?”. Una domanda legittima che mira a scavare nella memoria per capire se davvero si è superato quel limite di velocità, oppure si è entrati in una Ztl in uno specifico orario, oppure si era al telefono mentre si stava guidando, solo per fare alcuni esempi. A volte, insomma, si può ricevere una multa che si ritiene ingiusta e quindi è necessario avviare un iter ben preciso per contestarla e regolarizzare la propria posizione. 

MOTIVI PER CONTESTARE UNA MULTA: QUALI SONO

Oltre al fatto di non essere l’autore della violazione per la quale si è stati multati, ci sono altre cause che possono portare a contestare la sanzione, ovvero: 

  • Consegna doppio verbale relativo alla stessa violazione; 
  • Nuova notifica multa dopo pagamento già avvenuto;
  • Consegna al vecchio proprietario del veicolo, ma dopo passaggio di proprietà; 
  • Vizio di forma;
  • Verbale incompleto o illeggibile; 
  • Consegna verbale oltre il tempo massimo previsto; 
  • In caso di eccesso di velocità, per mancata indicazione della presenza di un autovelox o per apparecchi non omologati; 
  • Se la multa non riguarda sosta/fermata del veicolo è stata redatta da un ausiliare del traffico. 


VIZI DI FORMA SU VERBALE MULTA: QUALI SONO

Per vizio di forma s’intende una multa che non è stata trascritta in modo regolare, perché vi sono informazioni mancanti o errate. 

  • Tra i vizi di forma più comuni che rendono nullo un verbale vi sono: 
  • Dati anagrafici del soggetto sanzionato errati;
  • Informazioni obbligatorie non indicate (luogo, data e orario della violazione, tipo di infrazione, agente accertatore);
  • Lettura targa errata.


TEMPI E MODALITÀ

Quando parliamo di tempi, dobbiamo ragionare su entrambi i versanti. Nel paragrafo precedente, infatti, abbiamo detto che tra i motivi per contestare una multa, vi è quello della consegna del verbale oltre i tempi massimi previsti dalla legge. Quando si commette un’infrazione, la multa deve arrivare entro e non oltre 90 giorni dalla data in cui è stata commessa e quindi rilevata. Se la multa dovesse arrivare il 91° giorno, andrebbe contestata e, conseguentemente, annullata. Solo se si è residenti all’estero, allora i tempi si allungano, fino a 360 giorni

Dal punto di vista di chi la multa la riceve, invece, si hanno 5 giorni di tempo per pagare la sanzione ridotta del 30%, altrimenti i termini di pagamento ammontano a 60 giorni dalla ricezione della notifica. Oltre i 60 giorni la multa sarà iscritta a ruolo esattoriale, diventando titolo esecutivo e quindi l’ente che ha irrogato la sanzione potrà procedere con la riscossione coattiva.

Il pagamento è dovuto solo se la violazione è accertata. Se invece è presente uno dei motivi riportati nel paragrafo precedente, si può procedere con la contestazione della multa, presentando apposito ricorso. 

Ci sono due modalità per fare ricorso: 

  • Prefetto
  • Giudice di Pace


Le tempistiche variano in base al destinatario del ricorso, che approfondiremo ora in due paragrafi dedicati. 

COME CONTESTARE UNA MULTA INGIUSTA PRESSO IL PREFETTO

Contestare una multa al Prefetto è la soluzione più rapida ed economica: presentando apposito ricorso per la multa che si ritiene ingiusta, infatti, non è previsto il pagamento di alcuna marca da bollo e non ci sarà bisogno nemmeno di essere assistiti legalmente. 

Presentare un ricorso al Prefetto significa avviare un controllo formale: i tempi per presentare ricorso tramite questo canale sono più lunghi di quelli previsti dal Giudice di Pace, visto che ammontano a 60 giorni, a partire dalla notifica della multa. Trascorsi 60 giorni, non sarà più possibile procedere con il ricorso. 

Come fare per contestare la multa al Prefetto? I canali di trasmissione sono essenzialmente 2: 

  • PEC (con firma digitale autenticata);
  • Raccomandata A/R.


A questo punto, se il ricorso è stato inoltrato direttamente al Prefetto, quest’ultimo avrà 210 giorni (7 mesi) di tempo a disposizione per rispondere. Il tempo si riduce a 180 giorni (6 mesi), se il ricorso è stato inoltrato all’Ente accertatore. 

Entro 30 giorni dalla ricezione del ricorso, il Prefetto dovrà trasmetterlo all’Ufficio o Comando responsabile della sanzione, che avrà 60 giorni di tempo per svolgere l’istruttoria e inviare gli atti al Prefetto, il quale poi avrà 120 giorni residui per decidere.

Nel caso in cui il Prefetto non dovesse rispondere entro il tempo stabilito, è valido il principio del silenzio assenso e quindi il ricorso sarà accolto. Se invece il Prefetto dovesse rispondere in maniera negativa, la sanzione viene raddoppiata. A questo punto, si può procedere con un nuovo ricorso, stavolta presso il Giudice di Pace, per tentare nuovamente di far valere le proprie ragioni. Si avranno 30 giorni di tempo per avanzare questo secondo ricorso. 

Ricorso multa modello: come compilarlo 

Non esiste un modello prestampato o precompilato da scaricare: il ricorso va infatti redatto su carta libera, allegando una copia del verbale di accertamento e altra relativa documentazione atta a validare le ragioni che sono alla base del ricorso stesso. 

A ogni modo, è necessario che nel modello siano presenti alcune informazioni importanti, affinché il ricorso sia valido, ovvero: 

  • L’autorità prefettizia destinataria;
  • Dati anagrafici di chi presenta il ricorso; 
  • Estremi del verbale contestato; 
  • Cause del ricorso;
  • Conclusioni
  • Firma. 


La lettera deve essere scritta in un linguaggio chiaro e comprensibile, finalizzato a spiegare in modo dettagliato il motivo per il quale si presenta il ricorso e perché la multa notificata si ritiene ingiusta. Nel caso in cui si volesse organizzare un colloquio orale, andrà fatta esplicita richiesta di un’audizione personale

Dove presentarlo

Una volta scritta la lettera di ricorso, bisogna inviarla all’autorità competente via PEC o raccomandata A/R. Il ricorso andrà destinato all’Ufficio o Comando relativo all’Ente accertatore, oppure direttamente al Prefetto. Come detto, le tempistiche di risposta variano se si scrive all’uno o all’altro (210 giorni per il Prefetto, 180 giorni per l’Ente accertatore). 

Attenzione: se abitiamo in una città, mettiamo Milano, e abbiamo preso la multa a Firenze, dovremo presentare il ricorso al Prefetto di Firenze, ovvero a quello competente nel territorio dov’è avvenuta l’infrazione e la conseguente sanzione.

Esiti del ricorso

Per essere aggiornato sullo stato del ricorso e consultare l’eventuale esito, se disponibile, generalmente ci si rivolge a siti di riferimento, inserendo il numero del verbale e altri dati che solo il ricorrente può conoscere. 

Il ricorso può essere non ricevibile, non procedibile o non ammissibile e quindi stoppato in partenza. Ciò può avvenire se il ricorso è presentato da un soggetto non autorizzato, oppure è stato presentato fuori tempo massimo, oppure quando è avvenuto un evento che ha di fatto reso inammissibile qualsiasi procedura di controllo, come ad esempio il pagamento della sanzione ridotta. 

Ovviamente, il ricorso può essere accolto o rigettato. Nel primo caso, le sanzioni comminate al soggetto vengono immediatamente annullate. Nel secondo caso, invece, il soggetto sarà tenuto a pagare una sanzione di importo raddoppiato entro 30 giorni, oppure presentare nuovo ricorso entro il Giudice di Pace.  

COME CONTESTARE UNA MULTA INGIUSTA AL GIUDICE DI PACE

I tempi per presentare un ricorso presso il Giudice di Pace sono più brevi di quelli del Prefetto: infatti, dal momento della notifica si hanno 30 giorni di tempo. 

Oltre alle tempistiche, varia anche la convenienza economica, perché se il ricorso dal Prefetto è gratuito, quello presso il Giudice di Pace ha dei costi precisi. Infatti, ricorrendo presso il Giudice di Pace, si dà il via a un procedimento civile e questa procedura ha un costo. 

Le modalità di presentazione del ricorso sono sostanzialmente quelle elencate nel paragrafo dedicato al Prefetto, ma ci sono alcune variazioni da sottolineare. 

Ovviamente il destinatario diverso e le modalità di presentazione dello stesso, che possono avvenire: 

  • Personalmente, presentandosi fisicamente presso la cancelleria degli uffici del Giudice di Pace;
  • Via Raccomandata A/R;
  • Facendosi assistere da un legale


La presenza dell’avvocato non è obbligatoria, ma diventa necessaria nel caso in cui non si ha la residenza nel territorio di competenza dove è avvenuta la violazione, oppure nel momento in cui il Giudice di Pace rigetti il ricorso. 

Quanto costa?

Le voci di spesa sono da ricondurre alle eventuali spese legali da sostenere, a cui vanno aggiunti: 

Contributo unificato

  • 43 € (se la somma oggetto della contestazione è pari o inferiore a 1.100 euro); 
  • 98 € (importo compreso tra 1.101 € e 5.200 €);
  • 237 € (importo compreso tra 5.201 € e 26.000 €);
  • 518 € (importo compreso tra 26.001 € e 52.000 €);
  • 759 € (importo compreso tra 52.001 e 260.000 €).


Marca da bollo: 27 €

Documenti

Oltre al ricorso redatto su carta libera, da presentare in originale e in due copie, sarà necessario allagare anche la seguente documentazione: 

  • Verbale multa o cartella esattoriale (1 originale e 2 copie);
  • Eventuali documenti prova (1 copia);
  • Documento d’identità valido del ricorrente (1 copia). 


Esito ricorso: cosa può decidere il Giudice di Pace

Come nei casi sopra citati, l’esito del ricorso può andare incontro alle seguenti risposte: 

  • Inammissibile, improcedibile o irricevibile: in caso di errori formali da parte del ricorrente; 
  • Accolto: la multa sarà annullata, totalmente o parzialmente; 
  • Rigettato: il ricorrente sarà tenuto a pagare la sanzione. 


Cosa succede se il Giudice di Pace rigetta il ricorso

Se il ricorso viene rigettato, il ricorrente dovrà pagare la sanzione prevista entro 30 giorni successivi alla notifica. La sentenza del Giudice di Pace rappresenta un titolo esecutivo che legittima la riscossione coatta delle somme contestate. 

Anche nel caso in cui il Giudice di Pace dovesse rigettare il ricorso, il ricorrente può percorrere un’ulteriore strada per convalidare le sue ragioni, ovvero fare appello al Tribunale Civile. Ovviamente quest’azione va valutata attentamente dal ricorrente, sotto tutti i suoi aspetti, anche in virtù dell’entità dell’importo della sanzione da pagare. 

Quando conviene contestare una multa dal Giudice di Pace

Visto che questa procedura ha un costo, bisognerebbe ragionare bene prima di presentare ricorso presso il Giudice di Pace e avanzare solo se si è sicuri di non aver commesso la violazione, o di avere dalla propria parte la ragione da far valere contro terzi, come ad esempio nei confronti di una compagnia di assicurazione auto che non vuole effettuare il risarcimento del danno. 

Inoltre, bisogna sapere che quando ci si rivolge al Giudice di Pace, si va a contestare l’intero verbale, quindi non si può contestare solo una parte, come ad esempio una sanzione accessoria. 

MODELLO RICORSO MULTA: FAC-SIMILE

Oggetto: Ricorso in opposizione a sanzione amministrativa

Destinatario: All’Ufficio del Giudice di Pace di (Città in cui è stata commessa la violazione) / Al Sig. Prefetto di (Città in cui è stata commessa la violazione)
Il sottoscritto (_), nato a (_) il (_) codice fiscale (_) residente a (_) prov (_) CAP (_) via/piazza (_) numero civico (_) telefono (_) e-mail (_) PEC RICORRE contro (Ente che ha emesso la notifica) impugnando l’Atto (Tipo / Numero / Data / Ricevuto il) per le seguenti cause (specificare i motivi, allegando eventuale documentazione a supporto) e CHIEDE l’annullamento del provvedimento impugnato (la parte che segue va inserita solo in caso di ricorso presso il Giudice di Pace) e DICHIARA ai sensi dell’art. 14, comma 2, DPR 115/2002 che il valore della presente causa è di € (_) e pertanto versa il contributo unificato di € (_).

Infine, il ricorrente deve autorizzare l’utilizzo dei canali di contatto inseriti nel documento per le comunicazioni e le notifiche e quindi elencare gli eventuali allegati, scrivere luogo e data e firmare. 

SI PUÒ CONTESTARE UNA MULTA PAGATA? COME FARE

Generalmente, non si può contestare una multa che è stata già pagata. Questa condizione, infatti, nega la possibilità di presentare ricorso, anche se esistono delle eccezioni. Se ad esempio la sanzione è stata irrogata a un conducente che non è l’intestatario del veicolo, e il proprietario paga usufruendo dello sconto (pagando quindi entro 5 giorni), il conducente può presentare ricorso, in quanto il provvedimento può penalizzarlo (ad esempio, tramite la decurtazione dei punti della patente). Secondo la Corte di Cassazione, che si è espressa su un caso di questo tipo nel 2015, impedire al conducente di presentare ricorso lederebbe il suo diritto alla tutela. 

COME RICHIEDERE L’ANNULLAMENTO DI UNA MULTA IN AUTOTUTELA?

C’è un altro caso in cui è possibile contestare una multa già pagata: quello che riguarda una multa effettivamente già pagata. Questo è uno dei casi che prevede l’annullamento di una multa, perché la violazione è stata riconosciuta e la sanzione pagata. Il soggetto che si vede recapitare la multa una seconda volta, dovrà presentare una istanza di annullamento in autotutela (qui il modulo) presso l’Ente che ha comminato la sanzione. 

COME CONTESTARE UNA MULTA DELLA POLIZIA MUNICIPALE: CONCLUSIONI

Per contestare una multa della Polizia Municipale, è necessario seguire l’iter fin qui descritto, quindi rivolgersi presso il Prefetto (soluzione più lunga, ma più economica) o presso il Giudice di Pace (solo se è necessario, perché si aprirebbe a tutti gli effetti una procedura civile regolata dall’apposito Codice. Ricordiamo che l’appello al Giudice di Pace può essere presentato solo una volta ricevuto il verbale, e non, ad esempio, con il semplice avviso esposto sul parabrezza (che invece dà diritto a pagare la sanzione ridotta del 30% entro 5 giorni). 

COME VERIFICARE SE UNA MULTA È STATA ANNULLATA

L’unico modo per verificare l’annullamento effettivo di una multa è recarsi sul sito dell’Agenzia delle Entrate, accedere all’area riservata e consultare la sezione relativa agli eventuali debiti a proprio carico e iscrizioni a ruolo. Se dovesse esserci una multa, con tanto di dati, significa che la multa è ancora attiva e il procedimento è ancora in corso. 
 



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Ritratto di PONKIO 78
8 novembre 2022 - 15:04
…esiste un metodo più rapido, tirate fuori la pistolaa e sparate…. Naturalmente scherzo, anzi ci vorrebbero più controlli….
Ritratto di prodottinotevoli
11 novembre 2022 - 18:33
un autentico delirio procedurale contestare. Ma anche all'estero (Europa) avviene lo stesso?
Ritratto di PONKIO 78
12 novembre 2022 - 15:45
Credo che all’estero ci siano più controlli e se ci sono più controlli è più difficile sbagliare una contravvenzione…. Mah per essere sicuri bisognerebbe chiedere a chi ci vive….

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