Alcuni lo chiamano kit di sicurezza dell’auto, altri lo definiscono kit di emergenza: poco importa del nome, ma questo “pacchetto” include accessori che dobbiamo obbligatoriamente tenere in auto. Quando viaggiamo in auto, infatti, dobbiamo farci trovare preparati a tutte le evenienze e per fare ciò è necessario avere sempre con sé oggetti e accessori che ci aiutano a gestire un’emergenza imprevista. Oltre alle dotazioni obbligatorie, che andremo a definire nei prossimi paragrafi, ci sono anche altri accessori che la legge non obbliga di tenere in auto, ma che al tempo stesso possono esserci molto di aiuto in alcuni casi e che forse, se già non li abbiamo, dovremmo iniziare a pensare di tenere a bordo della nostra auto, soprattutto quando facciamo viaggi lunghi.
In questo articolo, andremo a vedere cosa contiene il kit di sicurezza (o emergenza) auto, quali sono le dotazioni obbligatorie e gli accessori di emergenza facoltativi e cosa è obbligatorio portare con noi quando viaggiamo in alcuni Paesi europei.
In Italia è obbligatorio tenere in auto un kit di sicurezza composto da alcuni dispositivi che dobbiamo usare in caso di incidente o di veicolo in panne. Questo kit è composto da:
I due dispositivi obbligatori che abbiamo citato sopra sono citati anche nel Codice della Strada. Più precisamente, il gilet catarifrangente trova spazio nell’articolo 162 del CdS, avente come oggetto la “segnalazione di veicolo fermo”. Qui troviamo scritto quanto segue: “A decorrere dal 1° aprile 2004, nei casi indicati al comma 1 (veicoli fermi sulla carreggiata, ndr) è fatto divieto al conducente di scendere dal veicolo e circolare senza avere indossato giubbotto o bretelle retroriflettenti ad alta visibilità. Tale obbligo sussiste anche se il veicolo si trova sulle corsie di emergenza o sulle piazzole di sosta”. Inoltre, “chiunque viola le disposizioni del presente articolo è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 42 € a 173 €”.
Anche il triangolo retroriflettente trova spazio nel suddetto articolo 162 del Codice della Strada. Quest’ultimo deve essere collocato dietro la vettura per segnalare il veicolo fermo sulla carreggiata. L’articolo definisce questo triangolo come un segnale mobile di pericolo di forma triangolare, “rivestito di materiale retroriflettente e munito di un apposito sostegno che ne consenta l’appoggio sul piano stradale in posizione pressoché verticale in modo da garantirne la visibilità”. Nell’articolo si precisa anche che, qualora il veicolo non sia dotato dell’apposito segnale mobile di pericolo, il conducente dovrà provvedere in altro modo a presegnalare efficacemente l’ostacolo. Anche in questo caso, se non si pone il triangolo nei casi in cui è dovuto, si va incontro a una sanzione che prevede il pagamento di una multa da 42 € a 73 € e la decurtazione di 2 punti dalla patente di guida.
Oltre ai dispositivi che abbiamo elencato, ci sono altri accessori che devono essere obbligatoriamente presenti in auto, al verificarsi di determinate condizioni e che trovano riferimento normativo proprio nel Codice della Strada.
Iniziamo dalle catene da neve, dispositivo che è obbligatorio avere a bordo dell’auto per la stagione invernale, ovvero dal 15 novembre al 15 aprile (salvo modifiche apportate dalle comunità locali), in caso non si abbiano montato gli pneumatici invernali. Secondo quanto stabilito dall’articolo 6 del CdS, infatti, l’ente proprietario della strada può tramite ordinanza “prescrivere che i veicoli siano muniti ovvero abbiano a bordo mezzi antisdrucciolevoli o pneumatici invernali idonei alla marcia su neve o su ghiaccio”. Chi non rispetta questo adempimento può andare incontro al pagamento di una multa da 87 a 344 € (da 41 € a 168 € nei centri abitati).
Proseguiamo con il disco orario, ovvero quella tessera che, posizionato sul cruscotto, serve a segnalare all’autorità l’ora in cui abbiamo parcheggiato il veicolo in una zona con sosta gratuita a tempo determinato. Il riferimento normativo lo si può trovare all’articolo 157 del CdS, al comma 6, dove troviamo scritto: “Nei luoghi ove la sosta è permessa per un tempo limitato, è fatto obbligo ai conducenti di segnalare, in modo chiaramente visibile, l’orario in cui la sosta ha avuto inizio. Ove esiste il dispositivo di controllo della durata della sosta, è fatto obbligo di porlo in funzione”. Il Codice prevede anche delle sanzioni per chi viola le disposizioni presenti nell’articolo, ovvero il pagamento di una multa di importo da 42 e 173 €.
Infine, un altro dispositivo obbligatorio se abbiamo dei figli piccoli è il seggiolino auto, il cui riferimento normativo troviamo all’articolo 172 del CdS: “I bambini di statura inferiore a 1,50 m devono essere assicurati al sedile con un sistema di ritenuta per bambini, adeguato al loro peso, di tipo omologato secondo le normative stabilite dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, conformemente ai regolamenti della Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite o alle equivalenti direttive comunitarie”. Inoltre, il conducente dell’auto, quando trasporta un bambini di età sotto i 4 anni assicurato al sedile con l’apposito sistema di ritenuta, “ha l’obbligo di utilizzare apposito dispositivo di allarme volto a prevenire l’abbandono del bambino, rispondente alle specifiche tecnico-costruttive e funzionali stabilite con decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti”. Chi non rispetta tale adempimento è tenuto al pagamento di una multa da 83 a 332 €.
Per quanto riguarda eventuali altri accessori, come può essere un estintore, o un kit di pronto soccorso, la legge non stabilisce l’obbligatorietà di avere questi ulteriori accessori a bordo, tuttavia si tratta di oggetti che possono tornare molto utili e nel prossimo paragrafo andremo a vedere da cosa può essere composto un ulteriore kit di emergenza e quali sono le dotazioni facoltative che forse faremmo meglio a pensare di avere a bordo.
Ribadiamo il fatto che la legge non prevede l’obbligo di portare in auto i seguenti accessori, in particolar modo se si è privati. Diverso il discorso per i veicoli aziendali, sui quali deve essere obbligatoriamente presente un kit di pronto soccorso, come stabilito dal Decreto del Ministero della Salute n. 388 del 15 luglio 2003 e dal Decreto Legislativo n. 81 del 9 aprile 2008.
In ogni caso, può essere utile organizzare un kit di emergenza razionale, contenente accessori che possono tornarci utili nei casi più critici. Questo pacchetto facoltativo può contenere:
Le leggi sono diverse da Paese a Paese. Quindi, se ci troviamo a dover affrontare un viaggio in un Paese straniero con la nostra auto, è fondamentale informarsi prima su cosa risulta obbligatorio avere in auto per questioni di sicurezza e perché, se si viene beccati senza, si andrebbe incontro a una multa salata.
Il gilet e il triangolo di emergenza sono due dispositivi che sono obbligatori in Italia, ma altrove l’obbligo è esteso a più accessori. Ad esempio, per guidare in Francia è obbligatorio avere un etilometro a bordo e dei guanti omologati a norma UE, mentre in Austria vige l’obbligo di avere un kit di pronto soccorso (così come in Croazia). Sempre in Croazia e anche in Slovenia è obbligatorio l’estintore a bordo di autocarri, pullman e veicoli commerciali, e altrettanto obbligatoria è la dotazione di lampadine di scorta (lo stesso in Bosnia Erzegovina).
Come potete vedere, gli obblighi sono diversi in ogni Paese, pertanto, prima di mettersi in viaggio è bene informarsi sui siti istituzionali di riferimento sulle dotazioni obbligatorie da portare in auto. Ovviamente, se noleggiamo un’auto in loco, non dovremo fare nulla perché ci sarà tutto quello che ci serve (o almeno dovrebbe, controllare non fa mai male).
Chiudiamo questo articolo elencando i documenti che dobbiamo tenere obbligatoriamente in auto. Non fanno parte del kit di sicurezza, ma possono comunque rientrare tra le dotazioni obbligatorie di un’auto.
Nella nostra auto non possono mancare:
A tal proposito, si precisa che è fortemente raccomandato tenere in auto il certificato di assicurazione dell'auto, anche se dal 2015 non c’è più l’obbligo di esporre il tagliando. Durante un controllo può capitare che le autorità lo richiedano. Ripetiamo, non è obbligatorio, perché le autorità possono accedervi digitalmente tramite le banche dati, ma averlo con sé può aiutare a velocizzare e semplificare anche le procedure da sbrigare in caso di incidente stradale.
Inoltre, se le forze dell’ordine non riescono ad accedere alle banche dati, potrebbero richiedere una copia dell’assicurazione e il certificato che dimostri l’avvenuto pagamento del premio, che può essere anche in formato digitale. Se l’automobilista non dimostra di essere in regola con l’assicurazione (qualora le banche dati non funzionassero), allora potrebbe essere soggetto al pagamento di una multa. Per questo motivo, abbiamo inserito il certificato di polizza auto tra i documenti obbligatori da avere in auto.
Infine, tra i documenti che è fortemente consigliato tenere in auto vi è il CAI, ovvero il modulo di Constatazione Amichevole d’Incidente, documento che ci aiuterà a velocizzare la procedura in caso di sinistro.