Suzuki
Splash
(serie 1 restyle - 2012/2015)

Lungh./Largh./Alt.(cm)

378/168/159

Posti

5

Bagagliaio (litri)

178/1050

CHE AUTO È

La Suzuki Splash è una citycar giapponese gemella della seconda generazione della Opel Agila. Una vettura rivolta a chi frequenta spesso la città ma ha bisogno di versatilità: l’abitacolo, assemblato con grande cura, ospita comodamente quattro persone mentre il bagagliaio è poco capiente ed è oltretutto penalizzato dal divano non scorrevole. La posizione di seduta rialzata consente di dominare il traffico quasi come su una piccola crossover, però il cruscotto è un po’ essenziale: manca il termometro dell’acqua, l’indicatore del livello del carburante è troppo piccolo e il contagiri a volte non si legge bene. 

Appagante nelle curve, la Suzuki Splash ha un cambio preciso negli innesti e consuma poco in ogni condizione d’uso nonostante forme tutt’altro che aerodinamiche. Se affrontate spesso percorsi extraurbani meglio però evitare il propulsore a tre cilindri: fatica in ripresa ed è piuttosto fracassone.

Prodotta dal 2008 al 2015, la Suzuki Splash viene lanciata con tre motori: due a benzina (1.0 a tre cilindri da 65 CV e 1.2 da 86 CV) e un 1.3 turbodiesel DDiS da 75 CV. Nel 2010 la potenza del “mille” sale a quota 68 CV e debuttano due unità a Gpl: un 1.0 a tre cilindri da 65 CV e un 1.2 da 84 CV. L’anno seguente il propulsore a gasolio esce dal listino mentre nel 2012 è la volta di un restyling che coinvolge soprattutto il frontale.

COSA CONTROLLARE

La Suzuki Splash, come buona parte delle auto giapponesi, è una vettura molto affidabile: i motori sono indistruttibili (compreso il diesel di origine Fiat) e la meccanica è parecchio robusta. Le uniche lamentele da parte dei clienti hanno riguardato la fragilità della pompa dell’acqua.

PREGI

ABITABILITÀ Quattro adulti trovano posto agevolmente su una Suzuki Splash. La citycar giapponese, inoltre, monta sedili comodi e offre una buona accessibilità. Difficile trovare rivali più pratiche.

CAMBIO La leva della trasmissione manuale è ergonomica e gli innesti sono agevoli e precisi. Non si verificano mai fastidiosi impuntamenti, nemmeno dopo un utilizzo intenso.

CONSUMI Contenuti in ogni condizione d’uso: questo nonostante una forma della carrozzeria tutt’altro che aerodinamica.

FINITURE I materiali utilizzati nell’abitacolo non sono di qualità eccelsa ma gli assemblaggi sono molto curati.

DIFETTI

BAULE In rapporto alle dimensioni esterne è poco capiente: 214 litri che diventano 1.050 quando si reclinano i sedili posteriori. In più è penalizzato dal divano non scorrevole.

CRUSCOTTO Essenziale: manca il termometro dell’acqua e l’indicatore del livello del carburante è troppo piccolo. Non è tutto: il contagiri esterno, posizionato quasi al centro della plancia, è minuscolo e a volte non si legge bene.

RIPRESA Il motore 1.0 a tre cilindri fatica a tal punto che scalare le marce non basta. Per avere più sicurezza nei sorpassi meglio puntare sul 1.2.

RUMOROSITÀ Il propulsore a tre cilindri fa molto chiasso.

LA VERSIONE GIUSTA

La Suzuki Splash 1.0 se girate solo in città, la 1.2 per le gite fuori porta, a Gpl per ridurre i costi di gestione.

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