COME I CELLULARI - Il primo telefono cellulare della storia, il Motorola DynaTAC 8000X del 1984, pesava 793 grammi, aveva autonomia limitata a poche ore e costava quasi 4.000 dollari. Numeri che a 30 anni di distanza fanno sorridere pensando agli attuali smartphone. Un'evoluzione simile è attesa per le batterie delle auto elettriche e ibride, seppur con tempi più lunghi a causa dei maggiori investimenti richiesti, della superiore capacità degli accumulatori e della tecnologia più complicata. L'obiettivo, comunque, è incrementare la durata e la capacità di accumulo in relazione al peso e ridurre i costi di produzione e i tempi di ricarica, con quest'ultimi che dovrebbero divenire paragonabili agli attuali rifornimenti di benzina.
La complessa batteria della Volkswagen e-Golf.
NOVITA' NISSAN E VOLKSWAGEN - Se parte dello sviluppo della tecnologia degli accumulatori è già alle spalle con il passaggio dal piombo al nichel e ora al litio, la vera rivoluzione è attesa per i prossimi anni. A farlo presupporre sono i ripetuti annunci della scoperta di soluzioni innovative da parte di case automobilistiche e istituti di ricerca di tutto il mondo. Gli ultimi in ordine di tempo sono quelli fatti da Nissan e Volkswagen. Il costruttore giapponese ha dichiarato di avere messo a punto una tecnologia che favorirebbe lo studio di nuovi materiali ad alta capacità. Svolta che negli obiettivi Nissan dovrebbe portare alla realizzazione di batterie con densità energetica superiore del 150% rispetto agli attuali modelli che farebbe salire l'autonomia della Leaf da 200 a 500 km. Risultato simile è atteso a Wolfsburg, dove il responsabile dello sviluppo Heinz-Jakob Neusser ha affermato di stare testando nuove batterie agli ioni di litio con capacità di 37 kWh e che allo studio ci sarebbero versioni da 80 kWh in grado di prolungare la percorrenza della e-Golf da 190 a 550 km circa.
LA SVOLTA NEL 2020 - I primi effetti delle attuali
ricerche dovrebbero vedersi sul mercato nel
2020, anno nel quale sono attese, tra le altre, le novità di Bosch e Toyota. La prima ha appena avviato un piano con la Mitsubishi e il produttore di batterie giapponese GS Yuasa finalizzato al debutto tra sei anni
batterie agli ioni di litio più economiche e capaci di raddoppiare le autonomie odierne. Toyota ritiene di essere pronta per presentare nel prossimo decennio la
tecnologia litio-aria (
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Un tipica collocazione per le betterie nelle auto elettriche è sotto al sedile posteriore, come nel caso della Chevrolet Spark EV della foto.
HORIZON 2020 - Novità di interesse si potrebbero aggiungere con la conclusione dei
progetti finanziati da Horizon 2020, il programma per l'innovazione da 70 miliardi di euro dell'Unione europea. Un piano che riguarda numerosi settori e con diverse “voci” riservate alla mobilità sostenibile, tra le quali Green Wheels che prevede 159 milioni di euro per la ricerca per i veicoli a basse emissioni. Altre evoluzioni sono attese dallo studio di nuovi materiali come grafene (
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TAGLIO DEI COSTI - Un contributo allo sviluppo delle batterie per i decenni successivi potrebbe arrivare dai numerosi studi in corso. Due interessanti sono quelli attivi a Stoccarda e Pechino. Nella città tedesca lo ZSW, il centro di ricerca su energia solare e idrogeno locale, sta sperimentando accumulatori in grado di effettuare 10.000 cicli di ricarica completa contro i 2.000 delle migliori batterie attuali. Un piano che allungherebbe la vita delle “celle” a oltre 30 anni riducendo, di fatto, i costi delle batterie. All'Università di Scienza e Tecnologia della capitale cinese l'abbattimento dei costi sarebbe ottenuto con le batterie agli ioni di alluminio con un catodo in ossido di vanadio (VO2) che promettono buona densità e velocità di carica, alta sicurezza e facilità di produzione. Sull'alluminio punta pure la Phinergy, società israeliana che ha dichiarato la possibilità di creare accumulatori capaci di effettuare anche 1.600 km con un “pieno”. Per contro tale soluzione richiederebbe un rifornimento constante (circa ogni 300 km) di acqua distillata e avrebbe una durata breve. Ora non rimane che attendere il 2020 per verificare se gli annunci sono concreti o meno.
In un'auto elettrica il contagiri viene sostituito dall'indicatore di carica della batteria (a sinistra).