AdBlue: cos’è, a cosa serve, come fare il rabbocco e distributori

Vivere con l'auto
Pubblicato 25 luglio 2025

Che cos’è l’AdBlue, perché viene utilizzato sui moderni motori diesel, quali problemi può causare e come risolverli, quanto costa e quanto dura l’additivo.

persona che sta facendo il rabbocco di adblue all'auto

COS’È L’ADBLUE

L’AdBlue è una soluzione di urea e acqua demineralizzata usato nei motori diesel per ridurre le emissioni di ossidi di azoto (NOx) tramite la tecnologia SCR (Selective Catalytic Reduction). È incolore, inodore, non infiammabile e non tossico. Obbligatorio per la maggior parte dei diesel Euro 6 da gennaio 2016, l’AdBlue è iniettato nei gas di scarico. Qui si trasforma in ammoniaca, che reagisce con i NOx convertendoli in azoto e vapore acqueo, riducendo le emissioni fino al 90%. Il suo impiego è cruciale poiché le sole valvole EGR non bastano a rispettare i limiti Euro 6.

COSA FARE QUANDO FINISCE L’ADBLUE

Le auto diesel moderne hanno serbatoi e sistemi dedicati per l’AdBlue, da rifornire quando il livello dell’additivo scende sotto una certa soglia (una spia sul cruscotto avverte quando è il momento di fare il rabbocco). Se ignorato, il sistema SCR limita le prestazioni fino al blocco totale. In tal caso, serve il carro attrezzi e l’intervento in officina. L’AdBlue può essere rabboccato autonomamente, ma è una sostanza corrosiva e va maneggiata con attenzione. Tentativi di ingannare la centralina sono illegali e possono danneggiare il veicolo, oltre a comportare sanzioni secondo il Codice della Strada.

QUANTO ADBLUE SI CONSUMA

Le auto moderne avvisano del basso livello di AdBlue con circa 2.000 km di autonomia residua. Il consumo di AdBlue è basso, circa il 3% del consumo di carburante. In media, un’auto consuma 1,5-2,5 litri ogni 1.000 km, ma questo varia con stile di guida, condizioni e tipo di veicolo. Un serbatoio medio di 15-20 litri si svuota in circa 7.500-10.000 km. È importante monitorare regolarmente i livelli e rifornire prontamente agli avvisi.

adblue serbatoio

QUANTO COSTA L’ADBLUE

Il prezzo dell’AdBlue in Italia varia da 0,50 a 3 euro al litro, influenzato da punto vendita, quantità acquistata e zona geografica. Alle pompe costa in media 0,70 euro al litro, mentre in tanica può salire a 2 euro al litro. Tuttavia, il prezzo può oscillare notevolmente in alcuni periodo, rendendo un tanica di 10 litri più costosa anche di 20-30 euro nel giro di poche settimane. Cercando si può risparmiare, ma il risparmio non deve mettere in secondo piano la qualità, perché prodotti scadenti possono danneggiare il veicolo: è fondamentale verificare che sia presente la certificazione ISO 22241. È preferibile scegliere urea prodotta per sintesi rispetto a quella per dissoluzione, optare per marchi noti e diffidare da prezzi troppo vantaggiosi.

DOVE SI COMPRA

Trovare l’AdBlue è piuttosto semplice: è facile trovarlo anche online e nei supermercati, oltre naturalmente nelle stazioni di servizio, nei negozi di ricambi auto o alle pompe specializzate. Molti rivenditori offrono sul proprio sito web una mappa dettagliata dei distributori AdBlue. Inoltre, utilizzando Google Maps si può trovare una mappa completa dei distributori AdBlue. 

DOVE CONSERVARE L’ADBLUE

Per una conservazione ottimale, l’AdBlue dovrebbe essere tenuto a una temperatura tra 0° e 30°C. È fondamentale proteggerlo dalla luce solare diretta e da qualsiasi fonte di calore, poiché un’esposizione eccessiva può degradarlo. Dato che l’AdBlue congela a -11°C, è consigliabile conservarlo in ambienti interni per evitarne la solidificazione e assicurare che mantenga le sue proprietà per un'efficace riduzione delle emissioni.

adblue 2022 1

COME RABBOCCARE IL SERBATOIO DELL’ADBLUE

Quasi tutti i veicoli consentono di rabboccare l’AdBlue in modo autonomo: l’accesso al serbatoio è solitamente vicino al tappo del carburante o nell’alloggiamento della ruota di scorta. L’urea prodotta per sintesi è da preferire rispetto a quella per dissoluzione, è consigliabile inoltre optare per marchi noti e diffidare da prezzi troppo vantaggiosi. Molte taniche di AdBlue disponibili in commercio comprendono anche un tubo per rendere il travaso più semplice. 

COSA FARE SE SI VERSA TROPPO ADBLUE

L’AdBlue, sebbene atossico, può essere corrosivo per i metalli in caso di fuoriuscite e quindi è consigliabile pulire immediatamente eventuali eccedenze. Riempire troppo il serbatoio potrebbe generare un avviso dal computer di bordo, ma generalmente non causa problemi e il sistema dovrebbe comunque iniettare la quantità corretta di additivo nel catalizzatore. Tuttavia, se la pompa dovesse avere un malfunzionamento e immettere AdBlue in eccesso, l’efficacia della riduzione degli ossidi di azoto potrebbe essere compromessa.

E SE LA SPIA NON SI SPEGNE

adblue spia

Dopo aver effettuato il rifornimento dell’AdBlue, la spia della riserva dell’additivo dovrebbe spegnersi autonomamente. Se ciò non avviene, la prima cosa da fare è provare un reset manuale. Per farlo bisogna accendere il quadro ma non avviare il motore e attendere 30-40 secondi con il quadro acceso e il motore spento: la spia dovrebbe spegnersi nel giro di pochi secondi (su alcuni veicoli il reset manuale potrebbe avere altre procedure, quindi è utile consultare il manuale d’uso). Se il reset manuale non spegne l’avviso è consigliabile rivolgersi a un professionista che tramite una diagnosi approfondita può identificare il problema.

I PROBLEMI CON L’ADBLUE

Se nonostante tutto, dopo il rifornimento di AdBlue, la spia resta accesa il problema potrebbe risiedere in un guasto più complesso del sistema di post-trattamento degli scarichi. Le cause più comuni in questi casi includono un software difettoso, un malfunzionamento del sensore NOx o un guasto alla pompa AdBlue. Questo scenario è più preoccupante a causa dei costi elevati: un nuovo software può costare tra i 70 e i 120 euro, mentre un sensore può ammontare a diverse centinaia di euro. La pompa dell’AdBlue è ancora più onerosa, con riparazioni che superano i 1.000 euro.

Purtroppo i casi di guasti legati all’AdBlue sono piuttosto frequenti e possono interessare vetture a gasolio recenti di quasi tutti i marchi che utilizzano questa tecnologia. La Peugeot e la Citroën sono i due marchi più colpiti, tanto che hanno riconosciuto il difetto dando alcune garanzie ai proprietari (ne abbiamo scritto qui), ma anche altri marchi come Audi, Alfa Romeo, BMW, Fiat, Mercedes, Opel e Volkswagen hanno avuto problemi simili, seppur con meno frequenza. 

LA COMPOSIZIONE DELL’ADBLUE

L’AdBlue è una soluzione acquosa ad alta purezza composta principalmente da due elementi: urea tecnica ad alta purezza e acqua demineralizzata. La prima costituisce il 32,5% della soluzione: quella utilizzata nell’AdBlue deve essere di altissima qualità, conforme alle specifiche della normativa ISO 22241-1. Questa urea è la componente attiva che reagisce con gli ossidi di azoto (NOx) nel processo di riduzione catalitica. L’acqua demineralizzata rappresenta la restante parte, pari al 67.5%. Il suo utilizzo è fondamentale per evitare l’introduzione di impurità che potrebbero danneggiare il sistema SCR del veicolo.

produzione adblue 1

COME SI PRODUCE L’ADBLUE

Il cuore dell’AdBlue è l’urea, un composto che nasce dalla reazione di ammoniaca e anidride carbonica (nella foto qui sopra il macchinario della Atmosfermakina). L’ammoniaca stessa viene prodotta su larga scala attraverso un processo industriale chiamato Haber-Bosch, che combina azoto e idrogeno. Una volta ottenuta l’urea, la si trasforma in AdBlue principalmente in due modi. Il primo, e più puro (quindi preferibile), è la produzione di sintesi, dove l’AdBlue viene creato direttamente nello stesso impianto che sintetizza l’urea. Qui, l’urea liquida viene diluita con acqua demineralizzata in un flusso continuo, con un controllo rigoroso che minimizza le possibilità di contaminazione e garantisce una qualità elevata.

Il secondo metodo è la produzione per dissoluzione, che consiste nello sciogliere urea solida, spesso in granuli, in acqua demineralizzata. Questo approccio, sebbene più flessibile, comporta maggiori rischi di impurità, poiché l’urea solida può contenere additivi “anti-impaccanti” o subire contaminazioni durante trasporto e stoccaggio. Per produrre un litro di AdBlue viene consumato 1 kg di metano.



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Ritratto di stefanotorino
26 luglio 2025 - 21:36
hai già scritto 4 se... il diesel non ha se, ma leggi contro x questioni di business. Torino Roma senza soste e avanza poco meno di mezzo serbatoio. tutto il resto è propaganda perché nel sistema capitalistico ciò che è conveniente x il cliente è svantaggioso per l'azienda ed il mercato. punto
Ritratto di giocchan
27 luglio 2025 - 00:04
4 se de che? Solo due: niente garage al piano -2, distributori non lontano da casa. Fine della storia. Il diesel è una motorizzazione inquinante - e i motori moderni diesel sono iper-incasinati (vedi ad-blue...). E costosi. Come diceva Agl75 qua sotto, continuiamo ad usarlo per i trattori - ma per le auto è ora di voltare pagina.
Ritratto di Edo-R
27 luglio 2025 - 11:22
@giocchan 1) Io vorrei capire sulla base di cosa giudichi più inquinante una tecnologia che deve rispettare lo stesso standard; i limiti di emissione sono gli stessi in pratica, basta leggerli. 2) sotto dici che il GPL può sostituire il diesel, ma spiegami ma quale motore a GPL ha le prestazioni di un 4 cilindri o 6 cilindri con quelle coppie, potenze e consumi. Sono motori che non hanno resa, spompi, vanno bene su auto come Sandero per risparmiare e stop. 3) Anche la questione manutenzione, GPL o Diesel o benzina, fanno la stessa manutenzione di liquidi e filtri e distribuzione. La questione DPF esiste se sei stato sfortunato. Non esiste una tecnologia vincente o schiacciante, esistono le alternative e se uno ne sa o le ha provate davvero le sa ben scegliere e così sarà per sempre.Fine della storia.
Ritratto di Gordo88
27 luglio 2025 - 12:18
1
+1 Edo ed aggiungo che la manutenzione nel gpl è maggiore, per conservare la garanzia ti costringono a fare il tagliando ogni 15k con cambio olio e filtro gpl oltre la bombola ogni 10 anni che invce nel benzina/diesel vai di 30k.. poi chiaro che un pò di cervello vada usato, se si fanno 10k all' anno soprattutto in città sono il primo a dire di evitare il diesel (questo discorso vale oggi come valeva 20 anni fà)
Ritratto di giocchan
27 luglio 2025 - 13:15
Allora, visto che un'auto a GPL ce l'ho, da 9 anni: il filtro del gpl c'è, sono pochi spiccioli in più a tagliando... il tagliando la mia Fiesta lo prevede ogni anno o ogni 20k km - detto questo, tutti sconsigliano di fare i tagliandi ogni due anni 30k km, anche se consentito dalla casa... al motore non fa bene. Per il resto, vero, ogni 10 anni la bombola si cambia, a Roma sono intorno ai 400-500 euro, manodopera inclusa. Detto ciò, sono tutti costi che si ammortizzano facilmente: prendiamo il caso più favorevole al diesel, l'autostrada, e prendiamo (grossomodo) la stessa auto (Clio), provata a GPL e a diesel www.alvolante.it/prova/renault-clio-15-blue-dci-115 www.alvolante.it/prova/renault-clio-gpl I consumi rilevati in autostrada sono 20km/l a diesel, 11.2km/l a GPL. Per 100km di percorrenza, abbiamo 8.25e a diesel, 7.82e a GPL, persino nel caso più sfigato il diesel è più costoso del GPL. E questa forbice nei prossimi 4 anni aumenterà (visto il progressivo riallineamento delle accise tra benzina e diesel - la prima "tappa" è già avvenuta due mesi fa, con la conseguenza che il pieno di diesel è aumentato di quasi un'euro www.lautomobile.aci.it/attualita/carburanti-scatta-il-riallineamento-delle-accise-su-benzina-e-diesel/
Ritratto di Edo-R
27 luglio 2025 - 13:34
Ancora con sti link, ma stiamo parlando di due spiccioli di differenza rispetto alla fanfara che suoni :)))))). Cioè che te frega del liquido del GPL o altro, io quando vedo Service alle auto, le porto e bona lì, quando son pronte Amen. Ma quante storie!
Ritratto di giocchan
27 luglio 2025 - 12:48
1) Premessa: non parlo di Co2 (che non è un inquinante in senso stretto). Parlo di emissioni di particolato e soci: in particolare, il GPL emette circa il 10% in meno di particolato rispetto al diesel, e drasticamente meno NOx, senza grandi tappi/filtri si parla di circa il quadruplo (link a caso) energit.it/quanto-inquina-un-auto-a-gpl/ Riguardo i limiti: non è proprio vero che sono gli stessi, persino l'attuale Euro 6D aveva un limite di NOx pari a 60 mg/km (Benzina) e 80mg/km (Diesel) (Euro 7 dovrebbe uniformarli). 2) il GPL può tranquillamente sostituire il diesel, certo! C'è l'offerta a listino delle case, ma poi il GPL lo monti dove vuoi, basta fare le cose con criterio e scegliere il motore giusto. Per dire, in Italia è in vendita (dalla casa) la Cadillac Escalade a GPL con V8 6.2 con 426cv... C'è gente che ha convertito le auto più disparate... e oggigiorno il tanto temuto calo di potenza è estremamente ridotto, di fatto parliamo di un non-problema. Un video recente di M1 dove si parla di questa cosa www.youtube.com/watch?v=WqRJ7FbAL0o 3) La manutenzione è simile - il GPL prevede il cambio serbatoio arrivati ai 10 anni, per il resto siamo lì... il problema è la manutenzione straordinaria, i moderni diesel Euro 6, per restare nei limiti delle emissioni, sono motori complessi e delicati (e decisamente più "attappati" rispetto ai vecchi Euro 3-4)... stiamo commentando proprio sotto a un'articolo dove di parla dei problemi dell'ADBlue... Personalmente, ho avuto per tantissimi anni un diesel (Euro 3) prima di avere un'auto GPL, e l'unica vera differenza era l'autonomia: prima facevo il doppio dei km con un pieno di diesel... detto questo, a GPL posso sfruttare (in emergenza chiaramente) anche l'intero serbatoio a benzina, quindi, in caso di necessità, non solo l'autonomia complessiva non è diminuita, ma è nettamente aumentata. Sinceramente: i vantaggi del diesel erano la coppia poderosa, il costo al km vantaggioso, e l'autonomia. Il problema della coppia è stato risolto dai turbo benzina a iniezione diretta... non solo, oggi le auto con motore elettrico significativo (BEV o PHEV che siano) hanno una coppia istantanea che nessun motore a marce può avere. Per il costo al km, GPL (o BEV per chi ha un garage - non io). Oltretutto, il governo ha legiferato che, progressivamente, aumenterà le accise di Diesel e Benzina fino a uniformarle (come già succede nel resto d'europa) - quindi avremo presto un litro di diesel Diesel che costerà un po' di più di un litro di Benzina (al netto delle accise il diesel costa più della benzina).
Ritratto di Edo-R
27 luglio 2025 - 13:04
Hai scritto unpippone per dire il nulla, confermando che 1) i limiti del benzina e diesel (per cui il secondo viene inutilmente martoriato) sono gli stessi in pratica DETTATI DALLO STANDARD. 2) In famiglia abbiamo anche una quarta auto a GPL, non so con che spirito di onnipotenza condividete due link e pensate di avere ragione. 3) Prestazioni e coppia non ancora pervenute. Ma credete che le persone in Italia siano dei babbei che non sanno cosa significhi mantenere un'auto? Ma perché non mettete i piedi per terra e guardate la realtà e il vostro portafoglio invece che fare i giudici da dietro a un telefono senza esperienza? Pensa un po' Jerry, EGLI è passato da un diesel euro 3, un'auto di 25 anni fa almeno, a un gpl più moderno ed EGLI si permette di giudicare una tecnologia dalla seggiola di un negozio per telefoni senza aver mai provato nè un 4 cilindri nè un 6 cilindri a benza o Diesel ( di quelli fatti bene) ?????? Ma questa è la barzelletta del mondo moderno. Poi nominare giusto la questione inquinamento o DPF per pararsi un po' ( con limiti dettati dallo standard) fammi capì giocchan.
Ritratto di giocchan
27 luglio 2025 - 13:50
Non ho capito che problemi hai Edo-R... non ti piacciono "gli standard"? Non ti piace che ci siano norme anti-inquinamento? Pensa che sono persino più soft nei confronti del diesel... Se non ti piacciono: mi spiace per te, servono per un problema di inquinamento locale abbastanza serio... detto questo, a prescindere dalla mia o tua opinione, chi produce e vende auto le deve rispettare. E ha deciso che non ne vale più la pena - infatti chi più chi meno vengono levate dai listini. Quindi torniamo al discorso iniziale: ha senso comprare auto Diesel nel 2025? Per me no, e non ne sento proprio la mancanza. Poi, se tu sei così tanto appassionato perchè ci vedi dei vantaggi unici, ri-compratela (subito, perchè tra 3-4 anni non so cosa ci sarà ancora in vendita) e stiamo a posto così.
Ritratto di giocchan
27 luglio 2025 - 14:10
PS: per inciso: capacissimo che tra 3-4 anni non ci saranno in vendita nemmeno auto a GPL... è una roba che mi piace? No, così come non mi è piaciuto vedere fuori listino il Metano... però non faccio drammi. Le alternative ci sono, quando sarà il momento comprerò quelle, e fine della storia. Le auto continuano.

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