Quando si è al volante, pochi imprevisti riescono a spaventare come lo scoppio improvviso di un pneumatico. È un evento raro ma non impossibile e le conseguenze possono essere serie, soprattutto ad alte velocità. Conoscere le cause, saperne cogliere i segnali premonitori e adottare le giuste contromisure può fare la differenza tra un grosso spavento e una situazione pericolosa. Lo scoppio di una gomma avviene quando il pneumatico perde improvvisamente integrità strutturale, cedendo all’improvviso.

I motivi di uno scoppio sono diversi, ma quasi sempre riconducibili a una negligenza nella manutenzione o a uno stile di guida poco attento. La ragione più comune è senza dubbio una pressione di gonfiaggio errata. Guidare con una gomma sgonfia provoca un suo surriscaldamento anomalo: la spalla del pneumatico flette in continuazione, la struttura si indebolisce e la temperatura interna sale a livelli critici, fino a portare al cedimento improvviso della carcassa. Allo stesso modo, anche una pressione eccessiva è pericolosa, perché rende la gomma troppo rigida e vulnerabile agli impatti.
Un altro nemico giurato dei nostri pneumatici è lo stato di usura. Un battistrada consumato, magari al di sotto dei limiti di legge (1,6 mm), non solo compromette la tenuta sul bagnato, ma rende l’intera struttura più fragile. Crepe, tagli o rigonfiamenti sui fianchi, spesso causati da urti contro marciapiedi o buche profonde, sono campanelli d’allarme da non sottovalutare mai. Questi danni, apparentemente superficiali, possono nascondere lesioni profonde alla struttura interna, creando vere e proprie “bombe a orologeria” pronte a esplodere con il calore e la velocità.

Non sempre lo scoppio arriva senza preavviso e talvolta è possibile accorgersi che qualcosa non va prima del disastro. Se si avvertono vibrazioni anomale sul volante che aumentano con la velocità o se l’auto tende a tirare costantemente da un lato, potrebbero essere segnali di un problema a una gomma, come un’ernia o un danno strutturale. In questi casi, la prudenza è d’obbligo: fermarsi appena possibile in un luogo sicuro e ispezionare le ruote, meglio se da un professionista perché la gomma potrebbe nascondere gravi difetti anche se visivamente sembra a posto.
Come sempre la prevenzione è la strategia migliore. Controllare la pressione dei pneumatici almeno una volta al mese, sempre a gomme fredde, è un gesto semplice che costa pochi minuti ma vale oro in termini di sicurezza, così come un’ispezione visiva periodica dei fianchi e del battistrada per individuare eventuali anomalie. E, naturalmente, bisogna evitare di sovraccaricare il veicolo, prestando attenzione a buche e ostacoli sulla strada per preservare l’integrità delle nostre coperture.

Ma se, nonostante tutto, dovesse accadere? La prima reazione istintiva, e la più sbagliata, è quella di frenare bruscamente. Al contrario, nel momento dello scoppio la cosa più importante è preoccuparsi di mantenere il controllo della direzione, impugnando il volante con fermezza con entrambe le mani. L’auto tenderà a deviare violentemente: se a cedere è una gomma anteriore, la sterzata diventerà subito più pesante e la vettura tenderà a tirare verso il lato danneggiato, mentre con una gomma posteriore si avvertirà un ondeggiamento del retrotreno.
Solo dopo aver stabilizzato il veicolo si può iniziare a decelerare in modo graduale, togliendo semplicemente il piede dall’acceleratore e lasciando che l’attrito della gomma a terra rallenti la corsa. Evitare assolutamente frenate brusche, che potrebbero bloccare le ruote e innescare una testacoda. Solo una volta raggiunta una velocità bassa e controllabile, si può iniziare a usare il freno con delicatezza per fermarsi in un posto sicuro.









