Proposta anche in versione berlina a quattro porte (ma la preferita è la wagon), la Renault Talisman sta dimostrando una discreta affidabilità. I motori a benzina non hanno creato problemi, e anche il 1.6 dCi si è comportato complessivamente bene, nonostante due anomalie, non rare fino al 2017: perdite d’olio (dal carter della distribuzione) e di liquido di raffreddamento (in corrispondenza di un tubo della pompa dell’acqua).
Fino al 2017, la trasmissione robotizzata EDC a sei rapporti (utilizzata per i diesel) era soggetta a trafilaggi di lubrificante; quella a sette marce (riservata alle rare versioni a benzina) era caratterizzata, invece, da cedimenti della frizione (segnalati talvolta già a 20.000 chilometri).
Una certa rumorosità metallica causata dagli snodi sferici, dalla barra stabilizzatrice e dagli ammortizzatori anteriori era abbastanza diffusa nelle vetture (a benzina o a gasolio) prodotte sino al secondo semestre del 2017.
Tutt’altro che rare, specie nelle auto del 2015 e del 2017, le “bizze” del sistema multimediale: l’avvio è molto lento e, a volte, il tempo di reazione ai comandi risulta tutt’altro che rapido. Frequente anche l’instabilità della connessione Bluetooth.
2015 - Al debutto, solo motori 1.6 a quattro cilindri. Si tratta del TCe turbo a iniezione diretta di benzina da 150 o 200 CV (col cambio robotizzato a doppia frizione EDC a sette marce) e del dCi diesel. Quest’ultimo ha 131 o 160 CV: la versione meno potente monta il cambio manuale a sei marce e l’ EDC optional, l’altra il robotizzato. Gli allestimenti: Zen (sei airbag, “clima” automatico bizona, navigatore); Intens (aggiunge i fari full led, i sensori di distanza anteriori e la retrocamera); Initiale Paris (sedili in pelle, cruise control adattativo e ruote posteriori sterzanti).
2016 - Si aggiunge la famigliare, denominata Sporter e proposta, come la berlina, anche con il 1.5 dCi da 110 CV (pure col cambio robotizzato).
2019 - Il 1.3 TCe da 159 CV e il 1.8 TCe da 224 CV (a benzina) prendono il posto del 1.6 TCe. Fuori produzione il 1.5 e il 1.6 dCi, sostituiti dal 1.7 Blue dCi, nelle varianti da 120 o 150 CV, e dal 2.0 Blue dCi con 160 o 200 CV. Cambiano gli allestimenti: la gamma è composta da Business, Executive e Initiale Paris.
2020 - Tempo di restyling: la mascherina è resa più “importante” da nuove lamelle cromate, e la parte bassa del fascione anteriore riceve un fregio cromato. I fari a led sono di serie per tutte e debuttano quelli a matrice di led (optional). Diventa disponibile anche la ricarica senza fili per i telefonini.
2021 - Rimane in vendita soltanto la wagon (Sporter), ed escono di scena due propulsori: il 1.8 TCe a benzina e il 1.7 Blue dCi a gasolio.
La vettura francese “passa di mano” quasi esclusivamente con carrozzeria famigliare e motori diesel. È richiesto, oltre ai più moderni 1.7 e 2.0 Blue dCi, anche il “vecchio” 1.6; solo il “piccolo” 1.5 dCi viene snobbato. Pochi, e non ambiti, gli esemplari con il cambio manuale.
Le quotazioni non sono alte. Parecchie le ex-noleggio, specie nell’allestimento Intens. Apprezzate, ma rare, le Initiale Paris. La tassa di possesso della 1.6 a gasolio da 131 CV (in base all’aliquota nazionale più diffusa) è di 247,68 euro.