Il bollo per le auto d’epoca e le auto storiche: le cose da sapere

Legge e burocrazia
Pubblicato 20 dicembre 2022

Tutto quello che c’è da sapere sul pagamento del bollo per le auto d’epoca e le auto storiche, ultraventennali e ultratrentennali. 

Il bollo per le auto d’epoca e le auto storiche, ultraventennali e ultratrentennali, va pagato o no? Sono previste solo agevolazioni, sconti, riduzioni oppure vere e proprie esenzioni. Come ben sapete, il bollo auto è una tassa sulla proprietà di competenza delle Regioni, tranne nel caso di Friuli Venezia Giulia e Sardegna dove l’imposta è gestita dall’Agenzia delle Entrate. A ogni modo c’è una normativa nazionale che accomuna questo tipo di veicoli e in particolare il pagamento del bollo auto. 

In questa guida spiegheremo qual è la differenza tra auto storiche e auto d’epoca e se va pagata la tassa automobilistica, con riferimento anche alla normativa di ogni singola Regione. 

AUTO STORICHE E AUTO D’EPOCA: DIFFERENZE

Il Codice della Strada definisce auto storiche e auto d’epoca: quindi, c’è una differenza tra questi due tipi di veicoli e ciò si ripercuote anche sulle imposte da pagare, come il bollo auto, o su altre spese relative all’auto, come l’assicurazione.

COSA SONO LE AUTO D’EPOCA? 

Secondo l’articolo 60 del Codice della Strada, rientrano nella categoria dei veicoli d’epoca i veicoli cancellati dal Pubblico Registro Automobilistico, in quanto destinati alla loro conservazione in musei o locali pubblici e privati, allo scopo di salvaguardare le caratteristiche tecniche originarie della casa costruttrice e che non risultano adeguati nei requisiti, nei dispositivi e negli equipaggiamenti alle vigenti prescrizioni stabilite per l’ammissione alla circolazione. I veicoli d’epoca sono iscritti in un apposito elenco dedicato presso il Centro Storico del Dipartimento per i Trasporti Terrestri

La circolazione delle auto d’epoca è consentita solamente in occasione di apposite manifestazioni o raduni autorizzati, limitatamente all’ambito della località e degli itinerari di svolgimento di manifestazioni o raduni. Per poter circolare, questi veicoli necessitano di una specifica autorizzazione che viene rilasciata dall’ufficio competente del Dipartimento per i trasporti terrestri, nella cui circoscrizione è compresa la località dove ha luogo la manifestazione. In questa autorizzazione devono essere indicati la validità della stessa, i percorsi stabiliti e la velocità massima consentita che non può superare i 40 km/h in ogni caso

Se si circola con un’auto d’epoca senza autorizzazione si può andare incontro a una sanzione amministrativa che prevede il pagamento di una multa da 87 € a 344 €. 

AUTO STORICHE ULTRAVENTENNALI: COSA SONO E REQUISITI

Sempre all’articolo 60 del Codice della Strada, si definiscono anche le auto storiche, ovvero tutti quegli autoveicoli di interesse storico e collezionistico da cui risulta l’iscrizione in uno di questi registri: ASI, Storico Lancia, Italiano FIAT, Italiano Alfa Romeo, Storico FMI. 

A differenza delle auto d’epoca, le auto storiche possono circolare liberamente sulle strade, a condizione di rispettare i requisiti previsti per questi tipi di veicoli. 

La definizione di questi requisiti è elencata nell’articolo 214 del D.P.R. 495/92, ovvero il Regolamento di Attuazione ed Esecuzione del Codice della Strada, con riferimento all’articolo 60 del CdS. 

Innanzitutto, la data di costruzione del veicolo deve risalire almeno a 20 anni prima della presentazione della richiesta di riconoscimento in un registro storico. Le auto d’interesse storico o collezionistico dovranno conservare le medesime caratteristiche originarie di fabbricazione, a meno che non siano previste modifiche imposte per la circolazione (le modifiche devono essere riportate sulla carta di circolazione) riconosciute ammissibili dal Ministero dei trasporti. 

Per circolare, inoltre, è necessaria una verifica accurata dei sistemi di frenatura, dei dispositivi di segnalazione acustica, visiva e d’illuminazione, dei sistemi di frenatura, degli pneumatici, delle sospensione, dei vetri e degli specchietti retrovisori. 

BOLLO AUTO ULTRAVENTENNALI E ULTRATRENTENNALI: ESENZIONI E RIDUZIONI

I veicoli storici ultraventennali sono quelli con età d’immatricolazione compresa tra 20 e 29 anni, mentre i veicoli ultratrentennali hanno oltre 30 anni di età. Solo per questi ultimi vige l’esenzione dal pagamento del bollo auto, mentre per i primi sono previste alcune agevolazioni o esenzioni, dipendenti però dalla Regione di riferimento. 

Per le auto ultratrentennali non adibite a uso professionale l’esenzione è automatica e non è necessario presentare richiesta (non serve essere iscritti a un registro storico). Per loro è dovuta solo una tassa forfettaria di circolazione (se circolano), che si deve per l’intero anno. 

Il riferimento temporale è la data di costruzione del veicolo, quindi l’anno di prima immatricolazione in Italia o in un altro Stato. Per le auto è predisposto un apposito elenco, curato e messo a disposizione dall’Automobilclub Storico Italiano (ASI), che indica il periodo di produzione dei veicoli. 

BOLLO AUTO STORICHE: QUANDO, QUANTO E DOVE SI PAGA

Nella seguente tabella, ripartiremo le agevolazioni relative al pagamento del bollo per le auto storiche ultraventennali, suddivise per la Regione di riferimento. Raccomandiamo sempre di consultare anche i siti istituzionali di riferimento, per restare aggiornati sulle novità in materia e su eventuali modifiche. 

REGIONE 

AGEVOLAZIONE BOLLO AUTO STORICHE

Valle d’Aosta

Sconto 50% 

Agevolazione estesa ai veicoli iscritti anche presso i registri RIVS e ACI Storico, con apposita istanza scaricabile qui: (https://www.regione.vda.it/finanze/tributi/bollo_auto/veicolistorici_i.asp)

Piemonte

Sconto 50% per i veicoli iscritti ai registri storici;

Sconto 10% per i veicoli non iscritti ai registri storici o la cui iscrizione non risulti indicata sulla carta di circolazione.

Lombardia

Esenzione, anche senza certificato

Provincia Autonoma di Bolzano

Sconto 50% solo per i veicoli iscritti nei registri storici

Provincia Autonoma di Trento

Esenzione veicoli a uso professionale iscritti nei registri storici;

Sconto 50% per i restanti veicoli ultraventennali con certificato di rilevanza storica annotato sulla carta di circolazione.

Veneto

Sconto 50%

Friuli Venezia Giulia

Sconto 50%

Liguria

Sconto 50%

Emilia Romagna

Esenzione per i veicoli iscritti nei registri storici e con certificato di rilevanza storica indicato sulla carta di circolazione;

Sconto 50% per i veicoli con certificato di rilevanza storica indicato sulla carta di circolazione.

Toscana

Sconto 50%

Marche

Sconto 50%

Umbria

Sconto 90% per i veicoli iscritti nei registri storici e con certificato di rilevanza storica indicato sulla carta di circolazione;

Sconto 50% per i veicoli con certificato di rilevanza storica indicato sulla carta di circolazione

Lazio

Sconto 50%

Abruzzo

Sconto 50%

Molise

Sconto 50%

Campania

Sconto 50%

Basilicata

Sconto 50%

Puglia

Sconto 50%

Calabria

Sconto 50%

Sicilia

Sconto 50%

Sardegna

Sconto 50%

 

Per usufruire dell’agevolazione, la norma comune vuole che il veicolo ultraventennale di interesse storico sia iscritto all’apposito registro o disponga del Certificato di rilevanza storica, che dovrà essere indicato obbligatoriamente sulla carta di circolazione. 

BOLLO AUTO D’EPOCA ULTRATRENTENNALI: COME FUNZIONA IN OGNI REGIONE

La normativa nazionale prevede l’esenzione dal pagamento del bollo auto per i veicoli d’epoca ultratrentennali. Ai proprietari di queste vetture spetta solo ed esclusivamente il pagamento di una tassa di circolazione forfettaria (se i veicoli circolano ancora) valida per tutta l’annualità, che può essere differente di Regione in Regione, come da tabella seguente:

 

REGIONE 

AGEVOLAZIONE BOLLO AUTO STORICHE

Valle d’Aosta

25,82 €

Piemonte

30 €

Lombardia

30 €

Provincia Autonoma di Bolzano

25,82 €

Provincia Autonoma di Trento

25,82 €

Veneto

28,40 €

Friuli Venezia Giulia

25,82 €

Liguria

28,40 €

Emilia Romagna

25,82 €

Toscana

29,82 €

Marche

27,88 €

Umbria

25,82 €

Lazio

28,40 €

Abruzzo

31,24 €

Molise

28 €

Campania

31,24 €

Basilicata

25,82 €

Puglia

30 €

Calabria

30 €

Sicilia

25,82 €

Sardegna

25,82 €

 

ELENCO AUTO STORICHE ESENTI DA BOLLO

Sul sito del Club ACI Storico (qui) è possibile consultare l’elenco delle auto storiche esenti da bollo

Ripartite per ordine alfabetico e contrassegnate da marca, modello e anno di costruzione, è quindi possibile consultare l’elenco delle auto di età compresa tra 20 e 29 anni e quello dei veicoli di età compresa tra 30 e 39 anni. 

AUTO D’EPOCA E STORICHE: QUALI ADEMPIMENTI?

Oltre alle agevolazioni ed esenzioni dal pagamento del bollo auto, le auto storiche sono chiamate ai classici adempimenti, come ad esempio l’obbligo di revisione ogni 2 anni e l’obbligo di assicurazione. 

Per le auto storiche costruite prima del 1960, la revisione andrà effettuata solo presso le sedi competenti della Motorizzazione Civile, oppure in officine autorizzate indicate dalla Motorizzazione o dai Club storici. 

Per le auto d’epoca, invece, la revisione andrà fatta obbligatoriamente ogni 5 anni presso le sedi della Motorizzazione

Questi adempimenti sono necessari alla circolazione. Per le auto d’epoca, quindi, la presenza alle manifestazioni include la circolazione del veicolo stesso e quindi il rispetto dell’adempimento. 

Per ciò che concerne l’assicurazione, invece, i proprietari delle auto d’epoca invitati alle manifestazioni possono stipulare una RC Auto temporanea che copra il tempo dell’evento, e quindi la circolazione dell’auto stessa. 



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Ritratto di Arreis88
20 dicembre 2022 - 08:05
Essendo nettamente di parte non mi pronuncio sulla legittimità o meno di queste norme. Mi limito ad ammirare le auto nelle immagini di questo articolo. La M3 di traverso ha già messo la giornata sul binario giusto...
Ritratto di lovedrive
20 dicembre 2022 - 19:09
ce ne era una in vendita alla milano classica a euro 80.000,00
Ritratto di Luc106
1 gennaio 2023 - 01:20
Già, macchine vere, non 'sti cessi elettrici di oggi che si cercano di far passare per automobili... comunque non si è capito neppure dal link citato in fondo all'articolo quali siano i mezzi esenti da bollo...
Ritratto di Quello la
20 dicembre 2022 - 10:40
Avete presente San Sebastiano? Ecco, io sarò il San Sebastiano di AlVolante, oggi: pronto a ricevere le frecce su tutto il mio corpo. Per me le auto storiche dovrebbero pagare tre-quattro-dieci volte tanto il bollo di un'auto normale. Nove volte su dieci sono possedute da gente affluente e di questo 90% forse il 30% è appassionato vero, il resto sono speculatori che investono e aspettano il momento giusto per rivendere. Niente di male in sé, ma se un lavoratore o padre di famiglia -che spende lo stipendio di un anno per prendersi la macchina - paga X, chi può permettersi certi lussi è giusto che paghi tot volte X. Per non parlare dell'inquinamento, che oggi mi costringono a comprare un'auto nuova ogni sei anni e queste magari non hanno nemmeno la catalitica. Sono poche e fanno pochi km? E chissene: mio padre aveva una Golf VII che faceva 3000 km all'anno e pagava bollo e assicurazione come chi ne fa 100.000. In un mercato come quello attuale non sono disposto a tollerare certe cose. Non più. E ora: chi scocca la prima freccia? :-)
Ritratto di Claudio48
20 dicembre 2022 - 12:52
Il governo Renzi ha portato da 25 a 30 anni il limite minimo per essere definita "Storica" un auto, perchè? Forse si erano accorti che il parco circolante era percentualmente pieno di vetture attorno alla ventina ed oltre di anzianità? Grazie Renzi, che bel regalo. Inoltre vi sembra corretto che si debbano iscrivere all'albo solamente i modelli da LORO designati di interesse storico? REPUBBLICA DELLE BANANE, questo siamo!
Ritratto di fastidio
20 dicembre 2022 - 13:08
8
Il tuo ragionamento è giusto e lo condivido pur avendo due auto che usufruiscono una dell'esenzione, l'altra della riduzione del 50%. Penso però che l'idea alla base sia quella di preservare il parco storico di auto circolanti, sarebbe però da differenziare secondo me le auto storiche da collezione (modelli e sopratutto condizioni di mantenimento) da quelle invece che vengono usate tutti i giorni solo per i costi di gestione quasi nulli e che di storico e originale hanno ben poco.
Ritratto di Andre_a
20 dicembre 2022 - 13:33
Nessuna freccia da parte mia, caro Quello la... solo bombe a mano!!! Innanzitutto non sono d'accordo con le tue percentuali: pensa alla 155 di pochi articoli fa acquistabile tra i 1000 e i 5000€, non è certo un mezzo da gente affluente. Ma se anche fosse, sono musei a cielo aperto, e come tutti i musei è giusto che ricevano sovvenzioni pubbliche. Concordo con fastidio quando qui sopra dice che si dovrebbero differenziare quelle che sono effettivamente auto di interesse storico dal vecchiume, inoltre penso che una storica/d'epoca dovrebbe partecipare a un numero minimo di eventi l'anno per mantenere il suo status: un'auto chiusa in un garage privato per 365 giorni all'anno non serve nessun interesse pubblico
Ritratto di Quello la
20 dicembre 2022 - 14:01
I carissimi fastidio e Andre_a hanno sottolineato che alcune auto “vecchie” dovrebbero pagare più di altre. Spero che intendessero che sono quelle da collezione e non del poveraccio che ha un’auto di venticinque anni e non ha i soldi per cambiarla. Anche se temo di no.
Ritratto di Andre_a
20 dicembre 2022 - 14:27
Il poveraccio dev'essere incentivato a cambiarla, a farne a meno, non certo a tenerla.
Ritratto di fastidio
27 dicembre 2022 - 13:23
8
@Quello la Intendi male. Il poveraccio (poi bisogna vedere se è davvero poveraccio o se è il classico furbo) che ha un'auto di 25 anni, molto probabilmente la usa oltre il dovuto inquinando fuori norma quindi dovrebbe cambiarla o di conseguenza pagare di più.

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