Se cercate una citycar moderna e pratica, queste coreane a 5 porte (che condividono la meccanica dato che le case fanno parte dello stesso gruppo industriale) possono fare al caso vostro. Sono molto richieste di seconda mano e tengono bene il valore, ma con un usato “fresco” e in buone condizioni si risparmia comunque molto rispetto al nuovo. Entrambe sono ancora in vendita: la Hyundai i10 è nata nel 2020 ed è stata aggiornata nel 2023, mentre la Kia Picanto, arrivata tre anni prima, è stata rivista per la seconda volta nel 2024.
Nel 2022, l’anno che abbiamo preso a riferimento, erano disponibili a benzina o bifuel a Gpl, con un 1.0 a tre cilindri anche turbo. La Hyundai, più lunga di 7 cm della Kia, ha un abitacolo leggermente più ampio. La Picanto, disponibile anche nella versione in “stile suv” X Line, vanta forme più grintose e una garanzia di sette anni o 150.000 km (invece di cinque senza limite chilometrico).
Le versioni di cui parliamo, ben accessoriate (la Hyundai un po’ di più quanto a sicurezza), sono spinte dallo stesso 1.0 a tre cilindri a benzina da 67 CV abbinato a un cambio manuale a cinque marce. La trasmissione robotizzata (comoda nel traffico ma lenta nei passaggi marcia, avvertibili quando si accelera a fondo) si poteva avere come optional per entrambe. Ma solo nella Picanto era acquistabile anche nella variante a Gpl.

Maneggevole e morbida quando si passa sulle buche, ha uno sterzo più preciso di quello della Picanto e un Esp più reattivo nelle situazioni difficili. Non male i consumi del tre cilindri: nel test del n. 4.2020 abbiamo rilevato in media 15,7 km/l (e 15,2 in città). Lo scatto è discreto per un’auto così piccola e simile a quello dell’altra.
Come la Picanto ha gli alzavetro elettrici anche dietro, il “clima” manuale, i fendinebbia e i sensori di parcheggio posteriori con retrocamera. Aggiunge i cerchi in lega di 16” invece che di 15” e due accessori non disponibili nella rivale: il cruise control e il navigatore.
| HYUNDAI I10 1.0 Prime | |
| Nel 2022 costava € | 17.800 |
| Carburante/cm3 /n. cilindri | benzina/998/3 |
| Potenza kW (CV)/giri | 49 (67)/5500 |
| Cambio | 5 marce + “retro” |
| Velocità max km/h | 156 |
| 0-100 km/h secondi | 14,8 |
| Consumo medio km/l | 20,0 |
| Lungh./largh./alt. cm | 367/168/148 |
| Capacità di carico litri | 252/1050 |

Secondo la scheda tecnica consuma come la i10, ma nella nostra prova del n. 6.2017 ha “bevuto” in media meno della rivale: 17,5 km/l (in città, invece, il risultato è uguale). Anche nelle emergenze vanta reazioni prevedibili, ma lo sterzo perde precisione quando si affrontano d’impeto le curve e l’elettronica è poco pronta a intervenire.
La Style dispone di freni a disco anche dietro (nella i10 andavano pagati a parte) e i retrovisori ripiegabili elettricamente, non disponibili nell’altra. Non poteva però avere altri accessori di serie o optional sulla Hyundai, come il “clima” automatico e i vetri posteriori scuri.
| KIA PICANTO 1.0 Style | |
| Nel 2022 costava € | 15.500 |
| Carburante/cm3 /n. cilindri | benzina/998/3 |
| Potenza kW (CV)/giri | 49 (67)/5500 |
| Cambio | 5 marce + “retro” |
| Velocità max km/h | 161 |
| 0-100 km/h secondi | 14,6 |
| Consumo medio km/l | 20,0 |
| Lungh./largh./alt. cm | 360/160/149 |
| Capacità di carico litri | 255/1010 |

A volte capita che il cruscotto faccia le bizze, con lampeggiamenti casuali delle spie: è sufficiente, però, spegnere e riavviare il motore per eliminare il problema. Se, invece, ad accendersi rimanendo illuminata è solo quella del motore, spesso è colpa della valvola di ricircolo dei gas di scarico (Egr) che va sostituita.
Le noie al sistema multimediale (spegnimento dello schermo “touch” e disconnessioni del Bluetooth) nella maggior parte dei casi si risolvono da sole e rapidamente: quando persistono, invece, bisogna passare in officina per aggiornare il software.
Se l’elettronica dà qualche problema, la meccanica è affidabile: gli unici problemi riscontrati si manifestano sulle vetture con cambio manuale, e non spesso. La frizione si usura precocemente in alcuni esemplari utilizzati spesso in città mentre in quelli con molti chilometri percorsi si fatica più del normale a innestare la “retro”: la manovra può diventare più fluida se viene anticipata dall’inserimento della prima marcia.

Il finestrino anteriore destro può non rialzarsi premendo il tasto dal lato del guidatore: bisogna cambiare l’intero comando degli alzacristallo nella portiera di sinistra. Negli esemplari più recenti dotati di cambio manuale capita invece di sentire un forte suono continuo unito a una scritta sul cruscotto che chiede di spostare la leva del cambio in P, come se la trasmissione fosse automatica. Spesso il problema si risolve fermando l’auto con la marcia in folle e il freno di stazionamento inserito; in caso contrario, bisogna recarsi in officina per resettare la centralina.
Alle alte temperature, inoltre, lo schermo a sfioramento smette di funzionare: per riattivarlo basta parcheggiare la vettura all’ombra per qualche minuto. Per quanto riguarda i guai meccanici, segnaliamo invece rumori provenienti da sotto il cofano che dipendono da problemi alla pompa dell’acqua: va sostituita prima che si rompa. Del fumo bianco proveniente dallo scarico deriva invece dalla guarnizione della testata danneggiata: bisogna cambiarla.

Dentro non ha un aspetto “povero”: la plancia è realizzata con plastiche rigide, ma ben assemblate. Il “clima” manuale si regola attraverso pratiche manopole nella consolle, mentre il reattivo sistema multimediale con Android Auto e Apple CarPlay wireless (nel 2022 di serie nelle Prime e N Line) tramite uno schermo “touch” di 8”.
In quattro si sta molto comodi e rispetto alla Picanto ci sono più centimetri a disposizione delle gambe. Anche in tre sul divano non si sta troppo stretti, ma mancano le maniglie al soffitto e, come nella Kia, le tasche nelle porte. La “base” Advanced Pack, poi, è omologata solo per quattro persone. Il baule è ampio come quello dell’altra, ma la cappelliera priva delle cordicelle va sollevata manualmente quando si apre il portellone.

Anche lei, come la rivale, è ben fatta; le plastiche rigide sono la norma per una citycar. La Style, però, a differenza dell’altra non poteva avere il “clima” automatico neanche pagando. Ha un cruscotto analogico con al centro un piccolo display a colori di 4,2” configurabile e un monitor a sfioramento che consente di gestire un pronto sistema di infotainment con Android Auto e Apple CarPlay, che funzionano però solo col cavo.
Manca inoltre la piastra per la ricarica senza filo per lo smartphone, di serie nella i10. Tutte le versioni hanno l’omologazione a cinque posti, ci sono le maniglie al soffitto dietro e il bagagliaio è grande e sfruttabile: peccato solo per la soglia di carico un po’ più distante da terra (2 cm) rispetto a quella della Hyundai.

Ha sempre avuto solo motori 1.0 a tre cilindri (gli stessi montati anche dalla Kia Picanto) fin dal lancio, nel 2020, quando era offerta in tre versioni: due a benzina (con 67 CV o turbo con 100 CV, esclusiva della sportiveggiante N Line) e una a Gpl da 67 CV. Il restyling del 2023 porta modifiche soprattutto al frontale: ritocchi ai fari e alla griglia anteriore, nuovi colori e cerchi in lega dal design inedito.
L’anno seguente vengono ridotte le potenze, a causa della necessità da parte della casa coreana di abbassare le emissioni inquinanti: 63 o 90 CV per le unità a benzina e 62 CV per quella a Gpl.

A benzina o a Gpl, nel 2017 debutta con un 1.0 a tre cilindri da 66 CV (anche a gas) e un 1.2 con quattro pistoni da 84 CV, rimpiazzato già l’anno seguente da un “mille” turbo da 101 CV. Con il primo restyling del 2020 arrivano leggeri cambiamenti al frontale e paraurti ridisegnati (ma solo negli allestimenti più lussuosi) e debuttano versioni con il cambio robotizzato: tre anni più tardi l’unità turbo abbandona le scene. In occasione del secondo lifting del 2024 (modifiche rilevanti al frontale e alla coda) la potenza del tre cilindri scende a 63 CV e torna in commercio un 1.2 a quattro cilindri a benzina, questa volta con 79 CV.

Nei test effettuati dall’Euro NCAP nel 2020 ha ottenuto solo tre stelle. Le maggiori criticità hanno riguardato la protezione del guidatore nell’urto frontale (bacino, testa e torace in modo particolare) e del torace dei bambini seduti sul sedile posteriore in caso di scontro laterale. Molto ricca per una citycar, in compenso, la dotazione presente in tutte nel 2022: sei airbag, frenata automatica d’emergenza con riconoscimento pedoni, mantenimento in corsia e rilevamento della stanchezza del conducente. La Prime ha anche il riconoscimento dei limiti di velocità mentre la sportiva N Line i freni a disco anche dietro.

È stata valutata nel 2017 con criteri meno severi di quelli utilizzati per la i10: ha ottenuto il massimo punteggio nel crash test laterale, ma ha deluso nell’urto frontale per quanto riguarda la prevenzione del colpo di frusta e la salvaguardia del torace del passeggero. Ha portato a casa tre stelle; quattro per gli esemplari dotati della frenata automatica d’emergenza. Quest’ultima era di serie in tutte tranne che nella meno costosa Urban, che non poteva nemmeno avere il mantenimento in corsia e il rilevamento della stanchezza del guidatore. Accessori che erano disponibili a pagamento solo nelle più ricche GT Line e X Line.

Le ricche Prime, con alzavetro elettrici posteriori, navigatore, sensori di parcheggio posteriori e retrocamera, sono le più richieste. Meno diffuse la “base” Advanced (anche Ecopack a 4 posti), priva persino della radio, e la Tech. La 1.0 a tre cilindri a benzina da 67 CV è la più diffusa, seguita dalla versione a gas. Piuttosto difficile da trovare la grintosa N Line, spinta dal turbo da 100 CV: ha i cerchi in lega di 16” e la pedaliera con finiture in metallo.

La 1.0 a tre cilindri a benzina è di gran lunga la più richiesta, insieme a quella a Gpl. La turbo da 100 CV piace meno. A differenza della i10, qui sono più diffuse le versioni meno accessoriate: la più comune è la “base” Urban, seguita dalla Style che aggiunge i cerchi in lega di 15”, i fendinebbia, la frenata automatica d’emergenza, i retrovisori ripiegabili elettricamente e la retrocamera. Rarissime la “finta suv” X Line e la grintosa GT Line.
Nel duello tra queste due pratiche citycar coreane prevale di poco la Kia Picanto, disponibile anche con motori a quattro cilindri e con una garanzia di 7 anni o 150.000 km anziché di cinque anni. La Hyundai i10, però, si guida meglio, ha un abitacolo leggermente più spazioso e una dotazione più generosa. Il nostro giudizio è formulato tenendo conto della categoria e del prezzo della vettura e prendendo in considerazione tutti i motori della gamma, fin dal debutto del modello.









