Multe auto: la guida completa alle sanzioni amministrative

Legge e burocrazia
Pubblicato 12 aprile 2023

La guida completa alle multe auto aggiornata: ecco tutto quello che bisogna sapere sulle sanzioni amministrative per chi viola le regole del Codice della Strada.

La multa è il peggior nemico degli automobilisti, probabilmente subito dopo il bollo auto (per chi non ne è esente). Si tratta di una pena pecuniaria e, sorprendentemente, se riferita alla sanzione che segue un’infrazione del Codice della Strada, il termine è utilizzato impropriamente, in quanto la multa è in effetti una sanzione penale di tipo pecuniario. Naturalmente, se si supera un limite di velocità o si passa con il semaforo rosso, non si sconfina nel penale. La multa che viene comminata agli automobilisti, infatti, è una sanzione amministrativa, che consiste nel pagamento di una somma dopo aver effettuato una violazione. Ovviamente, il termine “multa” indicato per le infrazioni del Codice della Strada è entrato nel linguaggio comune e così continueremo a definire in questo articolo questa conseguenza amministrativa di una violazione del CdS.

Questa guida ha lo scopo di illustrare nel dettaglio le diverse tipologie di multe, le modalità di notifica, i ricorsi ammessi nonché le conseguenze del mancato pagamento. Un'approfondita conoscenza di come funziona il sistema sanzionatorio può aiutare ogni guidatore ad adempiere agli obblighi sempre nel rispetto della corretta applicazione del Codice della Strada.

LA MULTA IN SINTESI

Le multe sono sanzioni pecuniarie comminate agli automobilisti che violano le norme contenute nel Codice della Strada o adottano comportamenti pericolosi alla guida del veicolo. L’entità delle multe può variare notevolmente a seconda della gravità delle infrazioni, dalle eventuali conseguenze in termini di incidenti o danni, nonché dai precedenti dell'automobilista.

Pertanto, le multe hanno lo scopo di punire comportamenti errati e scorretti, di sensibilizzare gli autisti ad una guida più attenta e rispettosa delle normative, nonché di compensare i costi derivanti da incidenti o danneggiamenti provocati da condotte di guida pericolose. 

Nel nostro ordinamento, le multe sono comminate dalle Forze di Polizia come Polizia Stradale, Carabinieri e Polizia Locale, a seguito di accertamento delle violazioni mediante controllo visivo, utilizzo di sistemi di rilevamento come autovelox, etilometri o referti fotografici.

Alcune infrazioni, seppur di lieve entità, possono causare pene accessorie come decurtazione di punti dalla patente, sospensione del documento di guida o sequestro del veicolo. Inoltre, le multe e le sanzioni più gravi possono ripercuotersi negativamente sulla posizione assicurativa e sull'entità dei premi RCA dell'automobilista.

MULTE STRADALI: LE TIPOLOGIE

Le multe stradali previste dal Codice della Strada si distinguono in diverse tipologie, a seconda della violazione commessa e della sua gravità. Le sanzioni amministrative pecuniarie sono le multe vere e proprie, comminate come punizione per comportamenti errati alla guida che non abbiano provocato danni a cose o persone. Ovviamente, l’importo varia in base alla violazione. Ad esempio, guidare senza cintura di sicurezza, utilizzare il telefono cellulare alla guida, passare con il rosso o superare i limiti di velocità sono infrazioni punite con sanzioni pecuniarie. In caso di reiterazione della stessa violazione, l'importo della multa può essere incrementato (generalmente raddoppiato).

L’importo varia da un minimo a un massimo: l'aumento della somma da pagare può dipendere da alcuni fattori aggravanti la sanzione, quindi la contemporaneità di più violazioni.

Le multe possono essere pagate in misura ridotta, pagabili entro 5 giorni dalla notifica con lo sconto del 30% rispetto all'importo ordinario

Vi sono poi le sanzioni accessorie come la decurtazione di punti dalla patente, da 1 a 10 punti a seconda del tipo di infrazione (qui la tabella), con la decurtazione viene raddoppiata se il violatore è neopatentato, la sospensione del documento di guida da 15 giorni a 2 mesi e il sequestro del veicolo.

Queste ultime sanzioni si applicano in caso di particolare gravità della violazione, come guida in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di stupefacenti, guida spericolata, fuga dopo incidente, danni a terzi. Comportano la non disponibilità del veicolo per un determinato periodo, pene detentive e forti restrizioni alla guida, limitazioni che permangono anche qualora il veicolo venisse restituito.

Esistono poi le sanzioni amministrative accessorie come il ritiro della patente, in caso di punteggio pari a zero, e l'arresto per determinate violazioni, come la guida senza patente ripetuta per due volte nell’arco di 2 anni (fino a 1 anno di reclusione). 

COME PAGARE UNA MULTA: MODALITÀ E TEMPI DA RISPETTARE

Una volta ricevuta una multa, è importante agire prontamente per evitare che si accumulino ulteriori sanzioni o interessi di mora. La prima cosa da fare è verificare la correttezza dei dati riportati sulla notifica, in particolare la data, l'ora e il luogo dell'infrazione, il tipo di violazione commessa e l'ammontare della sanzione. Se si ritiene che ci sia un errore o una inesattezza, è possibile presentare un ricorso entro il termine previsto, di solito 30 o 60 giorni dalla data di notifica, a seconda di come viene effettuata la contestazione (lo spiegheremo meglio in un paragrafo successivo).

Una volta verificata la correttezza dei dati, è possibile procedere al pagamento della sanzione. Esistono diverse modalità per effettuare il pagamento, a seconda delle preferenze dell'automobilista e delle disposizioni del Comune o della Provincia che ha emesso la multa. In generale, è possibile pagare la sanzione attraverso i seguenti canali:

  • Online: molte amministrazioni offrono la possibilità di pagare le multe tramite internet, utilizzando un servizio di pagamento elettronico o un'apposita piattaforma online. Per accedere al servizio, è necessario inserire i dati della multa e i propri dati personali, e seguire le istruzioni per effettuare il pagamento con carta di credito, bonifico bancario o altri strumenti di pagamento elettronico.
  • Presso uno sportello bancario o postale: è possibile pagare la sanzione presso una qualsiasi filiale bancaria o postale, utilizzando il modello di pagamento F24 o altri modelli di pagamento previsti dalle disposizioni locali. È importante indicare correttamente il codice identificativo della multa e il codice tributo corrispondente, per evitare errori o ritardi nel pagamento.
  • Con bollettino postale: in alcuni casi, viene inviato un bollettino postale con l'importo della sanzione, che può essere pagato presso un ufficio postale o mediante internet banking.
  • In contanti: in alcuni casi, è possibile pagare la sanzione in contanti presso gli sportelli dell'ufficio multe o di altri uffici comunali, oppure presso esercenti autorizzati, come ad esempio le tabaccherie.


Se si paga entro 5 giorni dalla notifica della multa, allora si pagherà la sanzione in versione ridotta, con uno sconto del 30%. Infatti, con la multa vengono consegnati due bollettini, uno che indica l’importo intero, l’altro che indica l’importo ridotto, ovvero se si paga entro 5 giorni dalla ricezione. 

In caso di ritardo nel pagamento, possono essere applicati interessi di mora o sanzioni aggiuntive, che aumentano il costo della sanzione e possono portare anche alla sospensione della patente. In caso di difficoltà economiche, è possibile richiedere il pagamento dilazionato o rateizzato, presentando apposita richiesta all'ufficio competente.

COME CONTESTARE UNA MULTA PER VIOLAZIONE DEL CODICE DELLA STRADA

Se è stata ricevuta una multa per violazione del Codice della Strada e si ritiene che sia ingiusta, è possibile contestarla seguendo una procedura specifica. Andiamo a esaminare i passi necessari per contestare in modo corretto una multa e vediamo se e come è possibile aumentare le possibilità di successo del proprio reclamo. 

Verificare la notifica della contravvenzione

Il primo passo per contestare una multa è esaminare attentamente la notifica di contravvenzione ricevuta. Dunque, occorre controllare che tutti i dati riportati siano corretti, inclusi:

  • Dati personali (nome, cognome, indirizzo);
  • Targa del veicolo;
  • Data, ora e luogo dell'infrazione;
  • Articolo del Codice della Strada violato;
  • Importo della sanzione.


Se si riscontrano errori o incongruenze, si potrebbe avere un motivo valido per contestare la multa.

Raccolta di prove e documentazione

Per aumentare le probabilità di successo nella contestazione, è fondamentale raccogliere prove e documentazione a sostegno del tuo reclamo. Questi potrebbero includere:

  • Fotografie o video del luogo dell'infrazione;
  • Dichiarazioni di eventuali testimoni presenti;
  • Ricevute di pagamento per la sosta, il pedaggio o altri costi associati all'infrazione contestata.


Presentazione del ricorso

Esistono diversi modi per presentare un ricorso contro una multa per violazione del Codice della Strada:

Ricorso amministrativo

Il ricorso amministrativo va presentato entro 60 giorni dalla notifica della contravvenzione. Si deve inviare il ricorso all'ente che ha emesso la multa (es. Polizia Municipale, Polizia Stradale) seguendo le istruzioni riportate sulla notifica.

Nel ricorso, è importante includere:

  • I dati personali e quelli relativi alla contravvenzione;
  • Le ragioni per cui si ritiene che la multa sia ingiusta;
  • Le prove e la documentazione raccolta.


Ricorso al Prefetto

Se si preferisce, è possibile presentare un ricorso al Prefetto della provincia in cui è stata commessa l'infrazione. Questo deve essere fatto entro 60 giorni dalla notifica della contravvenzione. Il ricorso al Prefetto può essere presentato tramite raccomandata A/R o online, se disponibile.

Ricorso al Giudice di Pace

Un'altra opzione è presentare un ricorso al Giudice di Pace competente per il territorio in cui è stata commessa l'infrazione. Il ricorso deve essere presentato entro 30 giorni dalla notifica della contravvenzione. È importante specificare le ragioni per cui si contesta la multa e allegare eventuali prove e documentazione.

Attendere la decisione

Dopo aver presentato il ricorso, è necessario attendere la decisione dell'autorità competente. Se la contestazione ha successo, la multa potrebbe essere annullata o ridotta. In caso contrario, si sarà obbligati a pagare l'importo originale della contravvenzione.

DOPO QUANTO TEMPO ARRIVA LA MULTA

La normativa prevede che una multa debba essere notificata all’automobilista entro 90 giorni dall’accertamento dell’infrazione. Questo termine di 90 giorni si calcola a partire dalla data in cui la violazione è stata commessa o rilevata dalle Forze dell’Ordine, fino al giorno di consegna del verbale al trasgressore. 

La data rilevante ai fini di un eventuale ricorso è quella di spedizione della raccomandata contenente la contravvenzione, non la data di ricezione. Pertanto, l'automobilista può ricevere la notifica oltre i 90 giorni previsti.

Nel calcolo dei 90 giorni non si tiene conto del giorno dell'infrazione, mentre si includono i giorni festivi. Qualora il termine cada in un giorno festivo, esso slitta automaticamente al primo giorno lavorativo successivo.

Pertanto, il dies a quo (giorno di partenza) per la verifica del rispetto del termine di notifica di una multa è la data di accertamento dell'infrazione, mentre il dies ad quem (giorno di arrivo) dipende dalla spedizione della raccomandata.

Decorso inutilmente tale termine, la sanzione si prescrive non potendo più essere legittimamente notificata, con conseguente annullamento della contravvenzione. Ciò avverrà tramite apposita procedura di ricorso presso il Giudice di Pace, oppure presso il Prefetto, secondo le modalità previste dalla normativa. 

Legge 890/82 multa: cosa dice

A tal proposito, va citata la sentenza n. 477 del 20-26 novembre 2002, la Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 4 comma 3 della legge n. 890 del 20 novembre 1982, relativa alle notificazioni di atti a mezzo posta e di comunicazioni a mezzo posta connesse con la notificazione di atti giudiziari, per quanto riguarda la parte che prevede che la notificazione si perfeziona per il notificante alla data di ricezione dell’atto da parte del destinatario invece che a quella antecedente di consegna dell’atto all’ufficiale giudiziario. 

COME FUNZIONA IL SISTEMA DI RILEVAMENTO DELLE INFRAZIONI

Il sistema di rilevamento delle infrazioni stradali si basa su controlli automatici eseguiti da telecamere e autovelox, nonché controlli visivi effettuati dalle Forze dell'Ordine preposte, come Polizia Stradale, Carabinieri e Polizie Locali. Questi controlli hanno lo scopo di garantire il rispetto dei limiti di velocità e delle altre norme previste dal Codice della Strada, contrastare gli incidenti e tutelare la sicurezza di automobilisti, motociclisti, ciclisti e pedoni.

Gli autovelox sono apparecchiature utilizzate per rilevare la velocità media o istantanea dei veicoli in transito, senza arrestarli. Le telecamere, invece, riprendono i veicoli in infrazione e ne registrano la targa, consentendo l'accertamento dell'identità del trasgressore e l'eventuale comminazione della sanzione pecuniaria.

I controlli effettuati dagli organi di Polizia, invece, prevedono l'utilizzo di pistole radar o laser, nonché il semplice accertamento visivo della violazione da parte degli agenti. Gli agenti possono altresì fermare il veicolo in infrazione per notificare immediatamente il verbale, la cui compilazione prevede l'indicazione delle generalità del guidatore, la targa del veicolo, il luogo e l’ora dell'accertamento, la velocità riscontrata e il limite massimo consentito.

Sia i sistemi automatici che i controlli visivi consentono quindi l'accertamento di infrazioni delle norme del Codice della Strada, che portano alle sanzioni, le quali possono essere contestate o assolte dal destinatario della multa.

COME SAPERE SE HO PRESO UNA MULTA

Se è stata commessa una violazione del Codice della Strada, gli organi preposti ai controlli stradali (Polizia, Carabinieri, Polizia Locale) possono aver inflitto una multa. Esistono alcuni accorgimenti per verificare se è stata notificata una sanzione pecuniaria. 

Si potrebbe aver ricevuto una notifica cartacea a mezzo raccomandata contenente il verbale di accertamento dell’infrazione con la sanzione comminata. È possibile che la raccomandata sia smarrita o che non sia stata ricevuta per una qualsiasi ragione. In questo non resta che contattare gli uffici delle Forze dell’Ordine che presumibilmente hanno effettuato la sanzione, esponendo la propria situazione e richiedendo copia degli atti notificati a proprio carico. Si può fare richiesta presentandosi di persona e fornendo tutte le indicazioni per agevolare la ricerca da parte dell’autorità. In alternativa, la richiesta può essere anche formulata in modalità scritta indicando i propri dati personali. 

Un altro comodo modo per vedere se ci è stata notificata una multa è controllare direttamente sul sito dell’Agenzia delle Entrate (Agenzia delle Entrate / Cittadini / Estratto Conto), nella pagina di verifica relativa a tasse e imposte non pagate. Tra queste voci, infatti, figurano anche le multe. 

A questa pagina sul sito dell’AdE ci si accede tranquillamente tramite SPID o CIE ed è possibile effettuare una verifica generale dei debiti pendenti e delle tasse o multe non pagate e passate sotto l’egida dell’ente riscossore. 

TERMINI DI PRESCRIZIONE

Per conoscere i termini di prescrizione di una multa, si deve fare riferimento alla normativa, ovvero al Codice della Strada. All’articolo 209 troviamo scritto quanto segue: “La prescrizione del diritto a riscuotere le somme dovute a titolo di sanzioni amministrative pecuniarie per violazioni previste dal presente codice è regolata dall’art. 28 della legge 24 novembre 1981 n. 689”. Nella legge a cui si fa riferimento, infatti, è indicato che il termine di prescrizione è di 5 anni: questo tempo parte dal giorno in cui è stata commessa l’infrazione. 

La prescrizione s’interrompe ogni qualvolta l’automobilista riceve una comunicazione o un avviso di pagamento: i tempi di prescrizione ripartono dal giorno dopo. 

MULTE AGLI AUTOMOBILISTI: LE CAUSE PIÙ COMUNI

Le infrazioni più frequenti che causano multe agli automobilisti sono diverse. Una delle ragioni più comuni è l'eccesso di velocità. Spesso non ci rendiamo conto ma tendiamo a spingere un po' troppo il piede sull'acceleratore, superando i limiti imposti, specialmente in autostrada o su strade extraurbane. Le telecamere ai semafori o autovelox sparsi sul territorio sono uno dei modi in cui si viene colti in flagrante e di conseguenza sanzionati in questi casi.

Un'altra violazione molto diffusa è il parcheggio selvaggio, soprattutto nei grandi centri urbani dove il traffico è più intenso e i parcheggi scarsi. Lasciare la propria auto in doppia fila, in prossimità di un incrocio, sul marciapiede o in divieto di sosta sono tutte infrazioni che prevedono multe, a volte anche con rimozione del veicolo. Guidare senza cinture di sicurezza o con il cellulare in mano è un'altra abitudine scorretta molto comune alla guida che comporta multe e decurtazione di punti dalla patente. Lo stesso vale per il mancato rispetto della precedenza ai pedoni sulle strisce pedonali.

Anche la mancata revisione o assicurazione dell'auto, l'assenza di documenti come patente, libretto o carta di circolazione durante il controllo delle forze dell'ordine, oppure alterazioni o manomissioni al contachilometri per ridurre i km reali dell'auto sono infrazioni punibili con multe di vario importo.

Andiamo a illustrare nel dettaglio alcune delle violazioni più comuni alle quali seguono le notifiche di multe e sanzioni e vediamo quali sono gli importi da pagare.

Multe ZTL: costi e come funziona

Le ZTL, ovvero le Zone a Traffico Limitato, sono aree di molte città italiane in cui l'accesso e la circolazione veicolare sono regolamentati. Chi accede a queste zone in modo improprio, ad esempio se non autorizzato o negli orari sbagliati, rischia di ricevere multe anche molto salate.

Le ZTL hanno lo scopo di limitare il traffico nelle aree centrali e storiche delle città, consentendo la circolazione solo a certe categorie di veicoli (ad esempio i residenti, o auto a zero emissioni) o in determinate fasce orarie. L'accesso è controllato tramite telecamere, varchi elettronici o tornelli. Chi trasgredisce le regole di accesso riceve una multa che prevede il pagamento di una sanzione amministrativa pecuniaria.

L'importo delle multe ZTL varia da città a città ma si aggira generalmente tra 80 e 350 euro. È possibile in alcune circostanze fare ricorso contro le multe ZTL, ad esempio nel caso di un accesso involontario dovuto ad un malfunzionamento della segnaletica. 

Per evitare multe ZTL, è consigliabile informarsi sempre prima di accedere in una Zona a Traffico Limitato, verificando orari e categorie di veicoli autorizzati, e richiedendo eventuali permessi di accesso se necessari (ad esempio, per i residenti).

Nei casi di accesso occasionale, molte amministrazioni comunali permettono di acquistare biglietti giornalieri o abbonamenti di breve durata per entrare nelle ZTL. Ovviamente, si può anche usufruire dei parcheggi collocati ai margini delle Zone a Traffico Limitato (non ovunque presenti, però), da cui poi spostarsi a piedi.

Passaggio al semaforo rosso

Passare con il semaforo rosso è una delle infrazioni stradali più gravi oltre che più pericolose. Chi oltrepassa la linea di stop con il semaforo rosso rischia di prendere una multa salata e di provocare incidenti anche molto seri.

La multa per il passaggio con semaforo rosso viene generalmente comminata tramite telecamere installate sopra o in prossimità degli incroci semaforici (o dalle autorità preposte, se fisicamente presenti), le quali rilevano le targhe dei veicoli che passano oltre la linea di stop con luce rossa. La sanzione viene registrata e notificata successivamente al proprietario del veicolo.

L’importo della multa per passaggio con semaforo rosso è piuttosto elevato e prevede:

  • Il pagamento di una sanzione amministrativa pecuniaria da 167 a 655 euro;
  • La decurtazione di 6 punti dalla patente (12 per i neopatentati). In caso di recidiva entro 2 anni, la patente può essere sospesa da 1 a 3 mesi.


Per evitare di prendere la multa con semaforo rosso, la regola numero uno è sempre fermarsi al giallo o al rosso. Infatti, si ricorda che solo in caso di necessità è permesso il transito con il semaforo rosso solo alle autoambulanze, mezzi di polizia e vigili del fuoco in emergenza. In tutti gli altri casi si tratta di un’infrazione per la quale è prevista una sanzione pecuniaria pesante e il rischio di gravi conseguenze in caso di incidenti.

Aria condizionata accesa in auto in sosta

L’aria condizionata in auto è indubbiamente molto comoda durante i mesi estivi, tuttavia lasciarla accesa quando il veicolo è fermo e in sosta comporta delle sanzioni amministrative. Secondo l'articolo 157 del Codice della Strada è vietato lasciare il motore acceso soltanto per far funzionare il climatizzatore, ad esempio mentre si attende qualcuno. In questi casi bisogna spegnere l'auto e l'aria condizionata, anche con il caldo torrido. La norma, infatti, recita come segue: “È fatto divieto di tenere il motore acceso, durante la sosta del veicolo, allo scopo di mantenere in funzione l’impianto di condizionamento d’aria nel veicolo stesso”. 

Questa norma esiste dal 2007 e le multe sono state inasprite nel corso degli anni, e oggi si paga da un minimo di 223 euro fino a un massimo di 444 euro. L'aumento era stato richiesto da tempo per combattere l'inquinamento e gli sprechi energetici. 

La multa si applica solo alla sosta del veicolo con aria condizionata accesa, non alla fermata o all'arresto breve. La sosta implica l'allontanamento del conducente, mentre negli altri casi può rimanere accesa. Anche la fermata veloce per salire o scendere passeggeri esime dalla sanzione.

Altre città europee hanno norme simili, come Madrid in cui la multa è di 100 euro, mentre a Londra gli importi sono più bassi, aggirandosi attorno ai 22 euro.

Le auto elettriche possono mantenere accesa l'aria condizionata in sosta senza problemi, visto che non emettono emissioni. Bisogna comunque evitare sprechi, dato che riduce l'autonomia e l'efficienza, e che l'elettricità non è a emissioni zero. 

Multa in divieto di sosta

Il Codice della Strada disciplina con chiarezza il divieto di sosta e fermata delle auto, stabilendo anche i casi e le modalità in cui valgono. La sosta indica l'interruzione della marcia per un medio-lungo periodo, con allontanamento del conducente. La fermata è più breve e il guidatore rimane a bordo. 

L'articolo 158 del CdS elenca i divieti di sosta e fermata, anche senza segnaletica:

  • Ai passaggi a livello (non vicino), gallerie, sottopassi, cavalcavia, portici (se non diversamente indicato).
  • Curve, dossi e fuori centri abitati (anche vicino).
  • Vicino segnali, semafori (da non impedirne la vista). Fuori centri abitati. Incroci.
  • Nei centri abitati, vicino ad aree d'incrocio a più di 5 mt (se non diversamente indicato).
  • Passaggi pedonali, ciclabili, marciapiedi (se non diversamente indicato).


Sono vietate solo le soste, con fermata consentita:

  • Allo sbocco dei passi carrabili (bloccando accesso veicolo in sosta);
  • In seconda fila;
  • Alle fermate di autobus, filobus, mezzi su rotaia (a meno di 15 mt dal segnale o delimitati). 
  • Presso aree carico/scarico (la segnaletica presente dovrebbe indicare gli orari in cui vige il divieto);
  • Sulle banchine (se non diversamente indicato);
  • Presso fermate/soste invalidi, scivoli, raccordi tra marciapiede e strada;
  • Presso corsie/carreggiate mezzi pubblici, aree pedonali urbane, ZTL non autorizzati;
  • Davanti ai cassonetti dei rifiuti e ai distributori carburante (durante le ore di esercizio);
  • Nelle aree di ricarica auto elettriche.


Gli importi delle multe sono:

  • Da 87 a 344 euro: divieti sosta e fermata, spazi mezzi pubblici/invalidi.
  • Da 41 a 173 euro: altri divieti.


Multe per eccesso di velocità

Le multe per eccesso di velocità in auto sono severe e, oltre alle sanzioni pecuniarie, possono comportare la decurtazione di punti patente. 

Nella seguente tabella elenchiamo gli importi da pagare in base al superamento del limite di velocità:

Superamento limiti di velocità

Importo sanzione

Fino a 10 km/h

Da 41 a 168 euro

Da 10 a 40 km/h

Da 168 a 674 euro

Da 40 a 60 km/h

Da 527 a 2.108 euro

Oltre 60 km/h

Da 821 a 3.287 euro


Sono previsti importi più alti, aumentati di un terzo, se l’infrazione è commessa nelle ore notturne, dalle 22 alle 7.

Come anticipato, alla multa si aggiunge anche la decurtazione dei punti patente, così come segue: 

  • Da 10 a 40 km/h: -3 punti; 
  • Da 40 a 60 km/h: -6 punti;
  • Oltre 60 km/h: -10 punti. 


Multa parcheggio per disabili

Parcheggiare nei posti riservati a persone con disabilità senza titolo è severamente punito dal Codice della Strada e dalla legge penale.

L'articolo 188 del CdS prevede multe da 168 a 672 euro e la decurtazione di 6 punti dalla patente di guida per chi sosta irregolarmente negli spazi riservati ai disabili.

Sottrarre uno spazio di parcheggio a chi ne ha diritto costituisce una condotta penalmente rilevante e lesiva della libertà morale dell'avente titolo, come indicato nell'articolo 610 del codice penale. Infatti, la sentenza 17794/2017 della Corte di Cassazione ha stabilito che parcheggiare in tale spazio integra anche gli estremi del reato di violenza privata, punito con la reclusione fino a 4 anni.

Multa per parcheggio non pagato

Ritrovarsi una multa sul parabrezza dell'auto in sosta perché l'orario consentito dal ticket è scaduto non è mai piacevole. Ma tali sanzioni sono legittime? Una nota del Ministero dei Trasporti 2015 ha stabilito che le multe per ticket scaduto sono legittime solo se previste dal regolamento comunale. In assenza, non si può multare chi ha parcheggiato oltre il ticket: al massimo si può chiedere l'integrazione del pagamento.

Solitamente la multa è di 41 euro, ovvero lo stesso importo se non si è pagato il ticket, ma i regolamenti comunali possono prevedere misure diverse.

Alcuni Comuni hanno un termine di tolleranza, entro il quale non vi sono sanzioni. In questo caso si parla di “ravvedimento operoso”, ovvero si può regolarizzare pagando l'importo dovuto per il parcheggio effettivo, evitando la multa. Questo termine è solitamente di 24 ore, scadute le quali arriva la multa.

In realtà, molti Comuni che prima adottavano questa opzione, hanno deciso di rinunciarvi dopo una sentenza della Cassazione datata agosto 2016, nella quale si afferma che la sosta del veicolo con ticket scaduto ha natura di illecito amministrativo, non trasformandosi in inadempimento contrattuale, ma comparandosi alla sosta senza ticket, e traducendosi quindi in evasione tariffaria in merito alla disciplina della sosta a pagamento su suolo pubblico. 

Circola con revisione scaduta: quali sanzioni?

La revisione auto va eseguita 4 anni dopo la prima immatricolazione e poi ogni 2. La prima revisione va fatta entro il mese di rilascio della carta di circolazione. Le altre vanno eseguite entro il mese dell'ultima revisione.

Circolare oltre i termini di revisione, ovvero a revisione scaduta, comporta una multa di 173-694 euro, raddoppiabile in caso di molteplici revisioni omesse.

In questi casi la circolazione è consentita solo per andare a fare la revisione. Circolando durante il divieto con l’auto sospesa dalla circolazione (quindi già controllata) si rischia di pagare fino a 1.998 euro, mentre in caso della medesima violazione reiterata, l’importo della sanzione può arrivare fino a 7.993 euro. 

Infine, in caso di revisione falsificata si dovrà pagare una multa da 430 a 1.731 euro, con il ritiro della carta di circolazione.  Non esistono periodi di tolleranza dopo la scadenza della revisione.

AVVISO DI GIACENZA MULTA

L’ente accertatore manda le multe auto via raccomandata al proprietario. Questi deve decidere se pagare, fare ricorso o indicare chi guidava.

Non serve capire se la raccomandata è una multa: il contenuto è nell’avviso di giacenza. Se il postino non trova nessuno, lascia l’avviso con il giorno/ora del passaggio, la provenienza e l’ufficio postale, il codice raccomandata (12 numeri) e la natura del contenuto.

Per capire se la raccomandata contiene una multa, è necessario conoscere i codici raccomandata. Quelli relativi alle multe sono i seguenti:

  • 75-79: multe, atti giudiziari o entrate.
  • 781-789: atti giudiziari da tribunale o avvocato.
  • 608, 609: comunicazioni Pa.
  • 386: lettera con multa.


Dopo 30 giorni di giacenza, la raccomandata con la multa torna al mittente: la notifica è fatta. Se non si paga si dovranno corrispondere anche gli interessi e subire le eventuali conseguenze, come ad esempio il fermo amministrativo del veicolo.

COSA SUCCEDE SE NON PAGO UNA MULTA

Non pagare le multe comporta interessi di mora, cartelle esattoriali, interessi e sanzioni, fermo amministrativo dell’auto, confisca del veicolo, nonché il reato di omissione versamento imposte e il ritiro della patente per gravi/ripetute violazioni CdS.

Ovviamente, se non si paga una multa, l’importo da corrispondere aumenterà nel tempo. Nessun provvedimento sarà invece eseguito nel caso in cui dovesse intervenire la prescrizione, che ricordiamo cadere dopo 5 anni dalla notifica del verbale. 

Dopo 60 giorni dalla notifica delle multe, se nessun pagamento viene effettuato o nessun ricorso viene inoltrato, l’ente invia le cartelle di pagamento, affidando la riscossione all’ente apposito. All’importo della multa, ovviamente, saranno aggiunti anche gli interessi legali. 

COME PAGARE LA MULTA ONLINE, ANCHE TRAMITE PAGOPA

Quando si riceve una multa per una violazione al Codice della strada, esistono diverse opzioni per effettuare il pagamento. È possibile recarsi di persona presso gli uffici postali, le banche, le tabaccherie/ricevitorie LIS/Sisal convenzionate o presso la Polizia municipale/stradale. In alternativa, si può optare per il pagamento online tramite vari canali.

Per pagare online, è possibile utilizzare il sito web del Comune nel caso di multe ricevute dalla Polizia municipale, oppure Poste Italiane per le multe ricevute dalle PS/CC. Inoltre, è possibile utilizzare l'home banking della propria banca, anche se la modalità di pagamento dipende dall'istituto bancario. Di solito, viene richiesto un bonifico con un tempo di accredito di 1-2 giorni.

Per effettuare il pagamento tramite il sito web del Comune, è necessario accedere ai servizi online del portale e seguire la procedura indicata inserendo i dati del veicolo (targa) e del verbale (numero, data, ora dell'infrazione). Il pagamento può essere effettuato con carta di debito, credito o prepagata.

Per quanto riguarda il pagamento tramite Poste Italiane, è necessario registrarsi e accedere al portale inserendo i dati del contravventore (nome, cognome, indirizzo, CAP, città e provincia) e del verbale (numero, data, targa del veicolo multato e codice obbligazione a 16 cifre). Il pagamento può essere effettuato con carta Visa/Mastercard o con il conto BancoPosta.

Se la multa è gestita tramite il bollettino RAV, è possibile effettuare il pagamento online tramite home banking, app banca/Poste o Equitalia. Nel caso di PagoPA, il pagamento può essere effettuato presso gli ATM, l'home banking della propria banca o tramite l'app.

È importante ricordare che il modo in cui si effettua il pagamento dipende dal metodo scelto. Inoltre, pagando entro i primi 5 giorni si può beneficiare di uno sconto del 30%, mentre entro 60 giorni l'importo ridotto. Dopo 60 giorni, invece, l'importo si raddoppia e aumenta con le relative maggiorazioni. 

COME PAGARE LA MULTA A RATE

Se si desidera richiedere la rateizzazione delle multe, è importante sapere che la richiesta deve essere presentata entro 30 giorni dalla data di contestazione o di notificazione della violazione. Tuttavia, è importante tenere presente che la richiesta di rateizzazione non è compatibile con lo sconto del 30% che si può ottenere pagando la sanzione entro i primi 5 giorni dalla notifica.

Per inoltrare la richiesta di rateizzazione, è necessario inviare un modulo standard debitamente compilato e sottoscritto, su cui va applicata una marca da bollo da 16 euro. Inoltre, è necessario allegare una copia dell'ultima dichiarazione dei redditi o una dichiarazione sostitutiva attestante la situazione reddituale o economica, oltre alla copia del verbale.

Il destinatario della richiesta di rateizzazione varia a seconda dell'ente che ha comminato la multa:

Chi ha accertato la violazione

Destinatario della richiesta di rateizzazione

Funzionari, ufficiali, agenti di Regioni, Province, Comuni o agenti della Polizia Locale

Presidente della Giunta Regionale, della Giunta Provinciale, Sindaco

Polizia di Stato o Carabinieri

Prefetto


La richiesta può essere inviata tramite PEC, raccomandata A/R o posta ordinaria in base alle modalità previste da ciascun ente.

Una volta ricevuta la richiesta di rateizzazione, l'Autorità competente ha 90 giorni di tempo per rispondere. In caso di accoglimento, sarà possibile effettuare il pagamento della sanzione in rate. Tuttavia, se trascorsi i 90 giorni non viene adottata alcuna decisione, l'istanza si intende respinta. Se la richiesta viene respinta, è possibile presentare opposizione dinanzi al Giudice di Pace.

MULTE ALLE AUTO ALL’ESTERO: COSA SAPERE PRIMA DI PARTIRE

Quando si viaggia all'estero in macchina, è importante conoscere le leggi e le normative in vigore per evitare multe e sanzioni. Infatti, ogni Paese ha regole diverse per la circolazione stradale e per la documentazione da portare con sé.

In molti paesi europei, tra cui Italia, Francia e Spagna, le multe sono molto elevate e possono essere emesse per diverse infrazioni, come il mancato rispetto dei limiti di velocità, la guida in stato di ebbrezza o l'uso del cellulare mentre si guida. Inoltre, alcune città hanno zone a traffico limitato (ZTL) dove l'accesso è consentito solo ai residenti o ai veicoli autorizzati.

Inoltre, l’Unione Europea ha adottato il sistema Cross Border, che porta tutti i Paesi che hanno aderito a scambiarsi tutte le informazioni e i dati necessari per individuare e multare gli autori delle trasgressioni stradali. Quindi, una multa ricevuta all’estero potrà essere recapitata senza grossi problemi al proprietario dell’auto segnalata. Inoltre, le multe vengono tradotte nella lingua parlata dal proprietario dell’auto che ha commesso la violazione, onde evitare eventuali dubbi. 

Tuttavia, è importante notare che questo sistema non è in vigore per qualunque tipologia di trasgressione del CdS. Si parla di multe per eccesso di velocità, sanzioni per l’utilizzo del cellulare alla guida, mancato uso della cintura di sicurezza (o del casco), passaggio con il semaforo rosso, circolazione su corsia vietata. Rientrano nelle violazioni gestite dal sistema Cross Border anche la guida in stato di ebbrezza o sotto effetto di stupefacenti. 

Per quanto riguarda i punti della patente in caso di multe all’estero, invece, ogni Stato si muove autonomamente, pertanto le multe prese all’estero non possono incidere sul conteggio dei punti della patente in Italia. 

Infine, si raccomanda di informarsi sui requisiti per la documentazione dell'auto. Nella maggior parte dei Paesi, ad esempio, è obbligatorio avere il Certificato di Assicurazione, che attesta la copertura assicurativa dell'auto. In altri paesi, invece, è necessario avere alcune dotazioni di sicurezza, come il kit di pronto soccorso o il triangolo di emergenza. Infine, è importante prestare attenzione alle regole di parcheggio, che possono essere diverse da paese a paese. Ad esempio, in alcune città europee è vietato parcheggiare sulle strisce gialle o blu, mentre in altri Paesi è obbligatorio pagare il parcheggio in una macchina apposita.

COME EVITARE MULTE INUTILI 

Evitare multe inutili è l'obiettivo di ogni automobilista consapevole che vuole risparmiare denaro e malumori. Ecco alcuni consigli utili: 

  • Rispettare le regole del Codice della Strada (rispettare i limiti di velocità, le indicazioni della segnaletica stradale, le norme generali di circolazione, etc.); 
  • Tenere a portata di mano la documentazione dell’auto (patente di guida, certificato di assicurazione, carta di circolazione); 
  • Prestare attenzione alle zone a traffico limitato (meglio informarsi in via preliminare sugli accessi necessari alle ZTL); 
  • Fare attenzione ai parcheggi (divieti di soste, aree vietate, il colore delle strisce non significa la stessa cosa ovunque);
  • Controllare quali sono le dotazioni obbligatorie in auto per il Paese in cui ci si reca (kit pronto soccorso, etilometro, kit di emergenza, etc.). 


MULTE AUTO: AUMENTI DAL 2025

La Legge di Bilancio 2023 ha stabilito che gli importi delle multe stradali rimarranno invariati fino al 31 dicembre 2024. Ciò significa che non verrà effettuato l'aggiornamento biennale correlato all'indice dei prezzi al consumo che solitamente porta ad un aumento delle sanzioni. In sostanza, le multe per violazioni al Codice della strada rimarranno inalterate fino alla fine del 2024. Questa disposizione entrerà in vigore il 1 gennaio 2023 e sarà valida per l'intero periodo di due anni.



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Ritratto di Gordo88
12 aprile 2023 - 21:02
1
Occhio ad indicare chi guidava quando c' è la sottrazione di punti, una dimenticanza porta a farne arrivare un' altra molto salata
Ritratto di NEWZEALAND
13 aprile 2023 - 10:52
1
Ringrazio anticipatamente chi mi può dare un consiglio: mio padre ha imboccato due volte di fila, ad 1 minuto di distanza, la corsia riservata ad autobus/taxi. Due corsie riservate in due vie diverse. Gli sono arrivate due multe, perchè rilevato naturalmente da due telecamere diverse. Ora la domanda è: le deve pagare tutte e due?
Ritratto di Gordo88
13 aprile 2023 - 13:33
1
Eh si
Ritratto di astrolabio
2 giugno 2023 - 17:55
Buongiorno. Sono un disabile e guido con il cambio automatico e un pomello con centralina comandi. Se la centralina di selezione (frecce e luci e tergicristalli) non funziona perché le batterie del pomello si sono scaricate, cosa rischio se vengo fermato dalla Stradale? Tenete conto che frecce e luci e tergicristalli funzionano alla perfezione. Grazie… in rete non ho trovato risposte.
Ritratto di roxann
6 ottobre 2023 - 14:07
Faccio menzione alla possibilità di fare ricorso al Prefetto e che la decorrenza dei termini è sommando i vari passaggi dal Prefetto o direttamente o tramite l'organo di polizia Locale pari a 210 giorni alla notifica del contribuente, decorsi tali termini la multa risulta tardiva. Peccato che ci siano GdP incompetenti per cui preferiscono dare ascolto alle parole dei Comuni e non al privato cittadino, rigettando il ricorso con motivazioni campate in aria. Mi piacerebbe che si facesse chiarezza su tali termini e che non occorra rivolgersi per forza di cosa al GdP del luogo preposto, spesso superficiale o di parte.
Ritratto di Stefano_fi
10 ottobre 2023 - 16:26
Buonasera, se potete aiutarmi. Giorni fa ho ricevuto una multa (148 euro) che diceva che ero passato con il rosso, con la visione delle foto sul sito PM. Chiedo se posso vedere il video e alla sede della Municipale della mia città mi fanno vedere un video di pochi secondi in cui la mia auto passa con il rosso in maniera tranquilla dove addirittura sulla destra c'era un altra strada con semaforo e quindi grosso rischio di incidente. Chiedo se posso vedere il momento che da semaforo giallo poi diventa rosso e poi passa la mia auto. Loro mi dicono che non si può vedere e che si vede che io passo con il rosso. Faccio notare che addirittura avevo ben 50 mt di distanza prima di arrivare al semaforo rosso, quindi proprio una cosa da vero rischio. Il video è in bianco nero solo il semaforo è di colore rosso. Quindi chiedo, loro sono obbligati a farmi vedere che da giallo diventa rosso e poi passa la mia auto? La persona ha detto che nel video non si vede il semaforo giallo e che non possono andare indietro per cercarlo. Secondo voi hanno ragione o sono obbligati a farmi vedere un video dove dal giallo diventa rosso e poi passa la mia auto, in modo legale? Grazie mille. saluti.

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