Chiunque abbia parcheggiato anche solo una volta in città conosce bene la sagoma riconoscibile di una persona con una pettorina sgargiante che si aggira tra le auto in sosta, alla ricerca di quelle che hanno sforato l’orario indicato dal ticket. Sono gli ausiliari del traffico, figure ormai familiari nelle aree urbane, ma su cui spesso c’è ancora confusione. Non sono vigili urbani, ma nemmeno semplici dipendenti comunali. Il loro ruolo è specifico e definito dalla legge, con compiti chiari e limiti ben precisi. Conoscerli può aiutare a capire meglio quando e dove possono intervenire e soprattutto su quali tipi di infrazioni hanno il potere di agire.
Gli ausiliari del traffico possono elevare sanzioni amministrative quando riscontrano violazioni delle norme sulla sosta nei luoghi dove svolgono la loro attività. Per esempio, possono multare i veicoli in sosta senza il pagamento del ticket nelle aree dove questo è previsto (nelle cosiddette strisce blu), quelli parcheggiati oltre il tempo consentito oppure in modo irregolare all’interno delle aree di loro competenza. La loro autorità si estende anche alle immediate vicinanze di tali aree, ma solo qualora un veicolo in sosta irregolare impedisca di fatto l’accesso o la manovra agli stalli a pagamento. La loro autorizzazione deriva da un’apposita nomina da parte dell’amministrazione comunale, che deve essere formalizzata e delimitata a precisi ambiti territoriali e funzionali.
Tuttavia, queste figure non possono intervenire su tutte le infrazioni del Codice della Strada. Non hanno, per esempio, la competenza per contestare violazioni relative alla circolazione, come l’eccesso di velocità o il mancato rispetto di un semaforo rosso. Inoltre, non possono intervenire fuori dalle aree specificamente assegnate loro: se un veicolo è in divieto di sosta in una zona non coperta dal loro incarico, la multa da loro eventualmente emessa sarebbe priva di validità. Per questo motivo, la loro attività si concentra in modo esclusivo sulle aree per cui sono autorizzati e su tipologie di violazioni ben definite.
Diversi sono gli ausiliari formati dal personale ispettivo delle aziende di trasporto pubblico locale. Questi operatori possono sanzionare i veicoli privati che circolano o sostano indebitamente sulle corsie riservate a bus e tram, ostacolando il servizio. La loro competenza, però, si limita esclusivamente a queste situazioni e non si estende ad altre infrazioni del Codice della Strada. Vi sono infine ausiliari dipendenti del Comune, che possono intervenire anche su divieti di sosta al di fuori delle aree a pagamento, per esempio durante la pulizia stradale. Tuttavia, anche per loro il potere sanzionatorio resta circoscritto alla sosta e alla fermata, come definito dall’atto di nomina del sindaco, senza possibilità di accertare altre violazioni alla guida.









