Come funziona il sistema Start&Stop dell'auto: è dannoso per il motore?

Elettronica e software
Pubblicato 24 gennaio 2025

Ormai la totalità delle auto in commercio monta un sistema che spegne il motore durante le soste: vediamo se queste molteplici riaccensioni sono dannose o meno per i motori.

ford focus eco 093

START&STOP, CHE FATICA!

Accendi e spegni, accendi e spegni: quante volte i sistemi Start&Stop compiono questo ciclo nel convulso traffico cittadino? Una risposta precisa ovviamente non c’è ma possiamo parlare di varie decine di sequenze in qualche ora di coda. È facile pensare che un’attività così intensa sia stressante per il motorino di avviamento e la batteria ma la ‘fatica’ si estende anche al motore con particolare riferimento all'albero a gomiti

Per capire il perché di questo stress occorre capire bene il funzionamento dei ‘cuscinetti a guscio sottile’, ossia le care, vecchie bronzine. Questi cuscinetti radenti (chiamati anche a strisciamento e usati anche nel collegamento fra le bielle e l’albero motore) sono attualmente fatti con leghe di metalli teneri ma in passato erano fatte di bronzo, donde il nome. 

Oggi si usano varie leghe - per esempio a base di stagno, stagno e piombo o stagno e zinco - accomunate dall’avere basso coefficiente d’attrito, alta resistenza meccanica e durezza superficiale (quest’ultima dev’essere comunque minore di quella dell’albero motore affinché la bronzina si usuri prima dell’albero stesso), buona conducibilità termica e alta resistenza alla corrosione. 

bronzine dellalbero motore e della biella

QUESTIONE DI GALLEGGIAMENTO

Quando l’albero motore gira a regimi normali si instaura la cosiddetta lubrificazione idrodinamica: l’albero a gomiti e le superfici dei cuscinetti di banco non si toccano dato che sono separati da un sottilissimo strato d'olio messo in pressione dalla pompa del lubrificante. 

In queste condizioni i due metalli - quello dell’albero a gomiti e quello delle bronzine - non vengono a contatto e quindi l’usura è praticamente nulla e l’attrito è molto ridotto. Questa sorta di ‘galleggiamento’ avviene soltanto a partire da una certa velocità di rotazione. 

Nel grafico qui sotto si vede la variazione del coefficiente di attrito al variare della velocità di rotazione dell’albero motore: da quando parte fino a un certo regime di rotazione si ha strisciamento (Boundary lubrication) poi l’albero inizia a galleggiare (Mixed lubrication) fino a quando non si instaura l’Hidrodinamic lubrication, una condizione segnalata da un drastico calo dell’attrito (Coefficient of friction). 

Se il regime aumenta ancora l’attrito ricomincia a salire (anche l’olio ha il suo) ma molto lentamente e, in ogni caso, le superfici metalliche sono separate e quindi l’usura è minima. Il profilo accidentato delle 2 parti metalliche - albero e cuscinetto - rappresenta in realtà rugosità di pochi micron che però sono completamente separate da un sottile strato di olio in pressione.

lubrificazione idrodinamica

ISTANTI CRITICI 

Avendo in mente questo schema di funzionamento è facile capire come l’avviamento sia un momento critico per i cuscinetti, dato che fino a che il regime non è sufficientemente alto per instaurare la lubrificazione idrodinamica c’è un contatto metallo-metallo. In questo frangente c’è l’usura maggiore e il sistema Start&Stop potrebbe moltiplicare per 10 gli avviamenti del motore nel corso della sua vita, che passerebbero da circa 50.000 a mezzo milione. 

Ricordiamo che i sistemi Start&Stop usano una centralina che rilevare quando l'auto è ferma con il cambio in folle: a questo punto viene interrotta l'erogazione del carburante e la scintilla d’accensione (per i benzina) e il motore si spegne. Se l’auto è ibrida il motorino di avviamento può erogare una certa coppia per il ‘veleggiamento’. Il motore si riavvia quando il guidatore toglie il piede dal freno o preme la frizione ma, per non scaricare troppo la batteria, esso riparte automaticamente dopo circa 1 minuto. 

Lo Start&Stop, che è comunque disinseribile da guidatore, viene inoltre escluso, per esempio, se la tensione della batteria è al di sotto di un certo valore o se il motore non è ancora in temperatura.

start stopo con starter alternatore bsg

SOPPORTARE LA FATICA 

Per diminuire l’usura dei cuscinetti i componentisti hanno studiato componenti particolari. Federal Mogul, per esempio, ha sviluppato un nuovo materiale chiamato Irox che prevede un rivestimento polimerico caricato con particelle di ossido di ferro (ossia la comune ruggine) che in questa forma microscopica hanno, alquanto sorprendentemente, un’altissima ‘scivolosità’. Infatti il coefficiente di attrito di un componente Irox è inferiore del 50% rispetto a un cuscinetto convenzionale e la sua durata è paragonabile alla vita utile di un motore dotato di stop-start. 

Anche i motorini di avviamento si sono ovviamente evoluti: la loro coppia è aumentata in modo che possano girare più lentamente, il loro asse gira su cuscinetti più evoluti e resistenti e anche il meccanismo di innesto con il volano è perfezionato. I motorini convenzionali avevano una sola elettrocalamita che innestava gli ingranaggi e dava corrente al motorino mentre i componenti ottimizzati per lo Start&Stop hanno due elettrocalamite, una che innesta il pignone e uno che dà corrente, in modo che l’innesto sia il più dolce possibile. 

È chiaro che i moderni starter/alternatori BSG collegati con una cinghia di gomma e, più ancora, i motori elettrici usati nei powertrain ibridi (direttamente collegati ai motori termici) possono agire in maniera molto più fluida, intervenendo anche in fase di spegnimento per limitare al massimo eventuali vibrazioni . Anche le batterie al piombo si sono molto evolute così come gli oli lubrificanti, che riescono nello stesso tempo ad essere scorrevoli e ‘adesivi’ in modo da mantenere uno strato d’olio anche a motore fermo.



Aggiungi un commento
Ritratto di steverm
26 gennaio 2025 - 12:24
Sulla mia Qasqahi la batteria durava 3 anni nonostante abbia sempre disattivato lo sta&stop ogni volta che accendevo l'auto come prassi automatica, il problema quindi non credo sia la batteria, semmai come scritto nell'articolo i motori compreso l'olio che lubrifica la turbina. Nella mia attuale e-power il tastino non c'è proprio più: giustamente, non avrebbe molto senso in una full hybrid disattivare lo s&s
Ritratto di Ste1492
26 gennaio 2025 - 18:15
Tecnologia forzata e complicata per una parvenza green del termico e perfettamente inutile.
Ritratto di pipposofia
27 gennaio 2025 - 10:41
Posso utilizzare una batteria normale se l'auto ha lo start e stop??
Ritratto di Miti
28 gennaio 2025 - 23:59
1
Non credo...@pipposofia. Mio elettrauto mi ha detto che hanno altri parametri. Parlo di una termica pura.
Ritratto di Alfa1300
27 gennaio 2025 - 22:44
Audi A1 tdi del 2016, Km 150000, batteria originale e start&stop raramente funzionato perché normalmente, subito, disinserito.No comment ?
Ritratto di Alfa1300
27 gennaio 2025 - 22:51
Dimenticavo : auto sempre all'aperto e almeno 5 mesi a 1650 M con spesso neve e gelo .
Ritratto di lucaprit
29 gennaio 2025 - 20:51
Io ho un Opel Crossland x diesel e lo start and stop non va mai , solo qualche volta d'estate , mia moglie ha una Sandero Stepway diesel e lo start and stop non sbaglia un colpo, neanche d'inverno alla mattina presto dopo essere rimasta fuori tutta notte. E' impressionante la Sandero per quanto va bene pur essendo economica. Detto ciò secondo me ha ragione Al Volante, meglio disinserirlo e quando serve spegnere manualmente la macchina
Ritratto di lucaprit
29 gennaio 2025 - 20:52
Io ho un Opel Crossland x diesel e lo start and stop non va mai , solo qualche volta d'estate , mia moglie ha una Sandero Stepway diesel e lo start and stop non sbaglia un colpo, neanche d'inverno alla mattina presto dopo essere rimasta fuori tutta notte. E' impressionante la Sandero per quanto va bene pur essendo economica. Detto ciò secondo me ha ragione Al Volante, meglio disinserirlo e quando serve spegnere manualmente la macchina
Ritratto di steverm
3 marzo 2025 - 09:34
Nissan Qasqhai 1.5 dci, sempre escuso lo S&S, usata tutti i giorni e spesso tutto il giorno per lavoro: batteria morta ogni 3 anni
Ritratto di Cliente Dacia
3 aprile 2025 - 21:20
1
Il sistema start e stop è tecnologia nota fin dagli anni 1970, nulla di nuovo. Oggi è diventato un accessorio montato di serie che da illusione di comportamento ecologico e risparmioso. La realtà è ben diversa. Nel secolo scorso i motori erano molto più inquinanti di quelli di oggi e lo spegnimento per brevi periodi del propulsore in caso semaforo rosso era un reale vantaggio per l’ambiente e il portafoglio, tanto è vero che in alcune nazioni era obbligatorio già in quegli anni. Oggi fermare il motore per brevi momenti è molto sconveniente sia per il portafoglio, sia per l’ambiente, ma ovviamente in caso di sosta è doveroso e sensato farlo, questione di buon senso. Veniamo ai fantomatici (s)vantaggi prospettati dal dispositivo start e stop: - Costo dell’accessorio in fase di produzione del mezzo e alla vendita - Costo della manutenzione della batteria e degrado del sistema di riavvio - Consumo di carburante più elevato in fase di riavvio - Degrado anticipato del catalizzatore - Impossibilità di disattivare il sistema in modalità stabile - Rischio di spegnimento del motore in caso di necessita Insomma una tecnologia di scarsa utilità, ma che genera enormi profitti ai produttori e tutta la catena delle manutenzioni e ve ne accorgerete quando la macchina non ne vuole sapere di ripartire, o quando la spia del catalizzatore non darà tregua. La pubblicità di questo accessorio fa illudere l’utente di fare qualcosa di buono per l’ambiente, ma la realtà è ben diversa! Fabbricare batterie start e stop, in termini ambientali consuma molte più risorse ambientali rispetto alla produzione di batterie tradizionali, naturalmente il costo delle batterie start e stop è notoriamente più elevato. La manutenzione degli organi meccanici di avviamento ha un costo mediamente del 60/70 % in più rispetto a un sistema tradizionale. La sostituzione del catalizzatore (componente altamente inquinante) ha un notevole impatto ambientale e un costo elevato per l’utente. Quindi, è facile da capire che chi ci guadagna con questo accessorio sono solamente i produttori che a titolo di moneta sonante si fanno paladini di fornire prodotti ecologici, ma in realtà, per loro è un grande guadagno economico vendendo illusioni, sfruttando la credenza popolare, ricambi e assistenza e il cliente paga!!

VIDEO IN EVIDENZA

listino
Le ultime entrate
  • Citroën C4 X
    Citroën C4 X
    da € 29.700 a € 32.900
  • Citroën C4
    Citroën C4
    da € 26.400 a € 31.400
  • Citroën Berlingo
    Citroën Berlingo
    da € 26.230 a € 38.430
  • Citroën Ami
    Citroën Ami
    da € 8.490 a € 9.990
  • Audi Q5
    Audi Q5
    da € 63.250 a € 103.300

PROVATE PER VOI

I PRIMI CONTATTI

  • Ferrari Amalfi 3.9 V8
    € 240.000
    Gran turismo o “belva”? Scegli tu - Vai al primo contatto
    Profonda evoluzione della Ferrari Roma, la Amalfi ha un design rinnovato (ma sempre molto elegante) e 20 CV in più. Relativamente leggera e con un V8 che è un gioiello, sa entusiasmare, senza rinunciare a buone doti di comfort. Le sviste? Poche…
  • Dacia Duster 1.2 Mild Hybrid Eco-G Extreme 4x4 Auto
    € 30.050
    Fuori strada con poca spesa - Vai al primo contatto
    La suv romena abbina per la prima volta il 1.2 ibrido leggero a benzina con l’impianto a gas, la trazione integrale e il cambio automatico: pratica nel traffico ed efficace sui fondi difficili, promette una bassa spesa per il carburante.
  • BMW iX3 50 xDrive MSport Pro
    € 76.400
    Potente e innovativa. Quei comandi, però… - Vai al primo contatto
    La BMW iX3 è una suv elettrica che inaugura il nuovo stile della casa. Ricca di sofisticati aiuti alla guida e molto scattante, è ben rifinita. Complicati da usare, però, i numerosi menù nello schermo centrale.