Citroën
Ami

da 7.990

Lungh./Largh./Alt.(cm)

241/139/153

Posti

2

Bagagliaio (litri)

ant. 63post. -

Garanzia (anni/km)

2/illimitati

In sintesi

La Citroën Ami è una essenziale minicar elettrica dallo stile simpatico e innovativo. Per il codice della Strada è un quadriciclo leggero assimilato ai ciclomotori: può essere guidato anche dai quattordicenni muniti di patente AM, ma non può circolare su tangenziali, autostrade e, in generale, sulle strade extraurbane "principaIi". Il motore da 8 CV, che la spinge fino al limite dei 45 km/h imposto dalla legge per questo tipo di veicoli, è alimentato da una batteria agli ioni di litio da 5,5 kWh. Secondo la casa, la "pila" garantisce 75 km di autonomia e si ricarica dallo 0 al 100% in quattro ore, sfruttando il cavo alloggiato nel vano accanto alla porta destra per collegarsi a una comune presa Schuko a 220 V, come quelle presenti in molti garage. Molto compatta e squadrata per massimizzare lo spazio in rapporto agli ingombri, la Citroën Ami ha le parti anteriore e posteriore della carrozzeria identiche, così come le porte: questo permette di dimezzare gli stampi necessari per produrle, limitando i costi; tutti gli elementi esterni sono in materiale plastico e rivestono la struttura in tubi metallici che fa da telaio. L’abitacolo ospita senza problemi anche due adulti, grazie anche ai sedili sfalsati in senso longitudinale (solo quello del guidatore scorre) per garantire più agio in larghezza. Un bagagliaio vero e proprio non c'è, ma ci sono ampi vani dietro i passeggeri e sotto la plancia, sulla destra; delle reti nelle porte (presenti nella versione Pack) fanno da tasca e per i piccoli oggetti si può sfruttare anche la parte superiore della plancia, che è un’enorme mensola (raggiungibile, però, solo allungandosi parecchio). Accanto al piccolo cruscotto digitale, che informa sulla velocità e sulla carica della batteria, nella versione Pack un supporto con attacco Usb può ospitare uno smartphone, che integra la strumentazione. Alla guida, in città, la Citroën Ami si fa apprezzare per l'ottima visibilità, le minuscole dimensioni, la capacità di girare quasi su se stessa (il diametro di sterzata è di soli 7,2 metri) e la prontezza in ripresa. Per contro, il pedale del freno va premuto con energia (ma non troppa, soprattutto sul bagnato, dato che manca il sistema elettronico di antibloccaggio) e Il comfort è relativo: il rumore è sempre ben presente e i sedili, costituiti da un guscio di plastica con una sottile imbottitura, hanno lo schienale fisso e non aiutano ad assorbire pavé, buche e dossi, già messi in evidenza dalle sospensioni rigide. Rudimentale la climatizzazione: ci sono solo una rumorosa ventola a una velocità per disappannare il parabrezza e i finestrini con la parte inferiore apribile ruotandola verso l'alto. Mancano del tutto, invece, le alette parasole e lo specchietto centrale (ci si deve affidare a quelli laterali, che sono minuscoli). 

Versione consigliata

La "base" consente di spendere il meno possibile, ma vale la pena scegliere la versione Pack. Con un sovrapprezzo ridotto, si ottiene una Ami più curata nell'estetica (ha i copricerchi e una serie di piccoli adesivi che vivacizzano la carrozzeria) e anche più pratica (con più portaoggetti nell'abitacolo). 

Perché sì

Praticità Tante soluzioni interne facilitano l'uso quotidiano.
Prezzo Difficile trovare un veicolo elettrico con quattro ruote e due veri posti che costi meno.
Spazio L'abitacolo stupisce per i centimetri a disposizione di passeggeri e piccoli oggetti.

Perché no

Comfort Questa minicar è rumorosa e saltella sullo sconnesso; duri i sedili.   
Freni Il pedale richiede un certo sforzo per rallentare con decisione.
Sistemi di sicurezza Siamo lontani dalle auto "normalI": niente Abs ed Esp. Manca persino il retrovisore centrale. 

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