Auto usate online: sette mosse anti-fregatura

Vivere con l'auto
28 marzo 2017

Il web ha reso molto più semplice l’acquisto di un’auto d'occasione, ma le truffe sono sempre in agguato: ecco come evitarle.

SE NON LA VEDI, NON CREDERCI - Non c’è dubbio: il più grande “supermercato dell’usato” al mondo oggi è internet. A chi è in cerca di un’auto d’occasione il web può dare una grossa mano a scovare rapidamente la proposta giusta, ma, nello stesso tempo, è anche lo strumento preferito dai truffatori. Il caso più frequente? Una macchina interessante, proposta a un prezzo “irresistibile”, ma non immediatamente disponibile perché temporaneamente fuori dei confini nazionali (di solito con la scusa di “esigenze di lavoro” del proprietario). L’inserzione è sempre accompagnata dalla promessa che l’auto verrà spedita in tempi brevi, e dall’impegno che quanto speso verrà restituito se la vettura non dovesse corrispondere alla descrizione. L’obiettivo? Indurre a versare una caparra (più raramente l’intero prezzo) per poi scomparire… assieme alla vettura. La regola numero uno per evitare i raggiri è di visionare in prima persona la macchina. Per due motivi. Il primo è che, semplicemente, le foto che corredano un annuncio in un sito web possono anche essere di un altro esemplare, o addirittura di un’auto che non è neppure in vendita, ma risulta appetibile per le sue ottime condizioni. Oppure, le immagini possono essere state manipolate per far apparire la vettura molto più bella di quanto sia in realtà. Mai anticipare denaro “al buio”, insomma. E occhi aperti anche se la trattativa è con un commerciante. Sulla carta, infatti, l’acquisto online è tutelato dal diritto di recesso (che permette di restituire il prodotto entro 14 giorni dall’acquisto): ma se si è incappati in una “azienda fantasma”, o se l’auto che vi piace neppure esiste, nessuno potrà mai più farvi riavere i vostri soldi.


> SETTE MOSSE PER ACQUISTARE IN SICUREZZA

1) MA IL PREZZO È GIUSTO?

Per attirare l’attenzione di un numero maggiore di potenziali compratori, che cosa c’è di meglio di un annuncio con un prezzo molto allettante? Consente ai truffatori di allargare la ricerca di clienti inesperti (in particolare, i bersagli sono i privati, non certo i commercianti) ai quali smerciare automobili “irregolari”. Verificate che il prezzo richiesto dal venditore sia in linea con le quotazioni del listino dell’usato di alVolante (consultatelo, da pagina 300): differenze nell’ordine del 10 o del 20% sono accettabili, se motivate; oltre, gatta ci cova.

2) SENZA LA TARGA L'AFFARE SALTA

Il secondo passaggio? Contattare telefonicamente il venditore, per accertare l’effettiva disponibilità dell’automobile: talvolta, specie quando si ha a che fare con un privato, l’annuncio non viene rimosso anche se, nel frattempo, la macchina è passata di mano. Qualora il veicolo sia ancora disponibile, chiedetene subito i numeri di targa e di telaio, meglio se accompagnati da una fotocopia del libretto di circolazione e del certificato di proprietà: se il venditore nicchia, deve scattare il campanello d’allarme e la trattativa bloccarsi. Già con questi elementi (come spieghiamo nel dettaglio nei passaggi successivi), è possibile smascherare le truffe.

3) PASSA IN... CAMERA

Il venditore è un commerciante di auto? Verificate che la sua azienda sia iscritta al registro delle imprese, rivolgendovi a un’agenzia o alla Camera di commercio della zona in cui opera: se risulta inesistente, fermate la trattativa. Ma anche se il venditore è un privato, si può indagare sulla sua affidabilità, digitando sui motori di ricerca il numero di telefono indicato nell’inserzione: se vi risultano collegate anche altre automobili, è probabile che si tratti di un “annuncio-esca”.

4) SE FOSSE RUBATA

Inserendo i numeri di targa e di telaio del veicolo nel sito internet www.poliziadistato.it, sezione “Banche dati”, potete scoprire (gratis) se la vettura è nell’elenco dei veicoli rubati. A maggior tutela, una volta visionata l’auto, verificate che chi vi sta proponendo la vettura ne sia davvero il titolare: i dati della carta d’identità (nel caso si tratti di un privato) o quelli forniti della Camera di commercio (se è un professionista) devono coincidere con quelli riportati nel certificato di proprietà.

5) È STATA FERMATA? ALLORA SONO GUAI

Evitate di acquistare auto su cui risultano iscritti fermi amministrativi (dovuti al mancato pagamento di multe o tasse, come il bollo): l'automobile potrebbe essere pignorata e messa all'asta. La situazione amministrativa della vettura può essere controllata rapidamente, visionando il sito www.aci.it (sezione “visure PRA”) che consente la consultazione dei dati del Pubblico Registro Automobilistico. Il servizio costa 5,62 euro e può essere pagato con carta di credito o prepagata.

6) CONTROLLATELA BENE PRIMA DI PAGARLA

Se, a livello burocratico, i controlli non hanno riservato sorprese, è il momento di prendere appuntamento con il venditore, per esaminare l’auto con calma. State effettuando l’acquisto da una concessionaria? Se avete già versato un acconto e notate qualche difformità rispetto a quanto riportato nel contratto, non ritirate la vettura: contestate subito per iscritto ciò che non va, mandando una raccomandata R.R. alla società. Se, invece, non avete ancora versato la caparra, il consiglio è semplice: rimettetevi in caccia…

7) PER PAGARE, INCARICATE LA VOSTRA BANCA

Tra le accortezze che ridimensionano il rischio-bidone ce ne sono alcune che hanno a che fare, più che con l’oggetto… del desiderio, con le procedure da seguire per il suo pagamento. Ribadito che è imprudente anticipare denaro a privati, se proprio ci si è innamorati “a distanza” di una vettura posta in vendita da un commerciante di automobili (meglio ancora se da una concessionaria riconosciuta) i rischi si riducono, ma attenzione: mai pagare in contanti, o tramite servizi di trasferimento di denaro. L’unica modalità affidabile è il bonifico bancario, più sicuro perché tracciabile, intestato sempre a una società. La causale del bonifico dovrà riportare la frase “saldo veicolo” seguita dai numeri di targa e di telaio, e la dicitura “salvo diritto di recesso”; così, la banca verserà al venditore il denaro solo una volta trascorsi i 14 giorni nei quali è ammesso il ripensamento da parte del compratore.



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Ritratto di money82
28 marzo 2017 - 18:25
1
Articolo molto interessante, anche se purtroppo è molto difficile fare un buon affare con un usato. Per curiosità è da qualche tempo che controllo delle mini cooper e cooper s usate, la differenza con il listino eurotax è abissale, chiaramente soltanto dalla parte del venditore. Perchè quando cedi l' auto al concessionario l'unico riferimento è l' eurotax ma quando di tratta di acquistarla dal concessionario le cose cambiano, li conta la domanda. Ci sono mini cooper del 2007 in vendita a 8.000-9.000 euro...per un' auto che ha 10 anni e che come valore di vendita si dovrebbe attestare sui 5.000 massimo 6.000 euro se è full e con al meno di 70/80.000 km. Pazzesco. Ma vale per qualsiasi auto, una 500 abarth del 2008-2009 venduta a 11/12.000 euro...poi ci sono i concessionari che hanno le km 0 o con pochissimi km a 16/17.000 euro...
Ritratto di fastidio
29 marzo 2017 - 13:39
7
Forse hai preso in considerazione due auto che comunque sono abbastanza richieste come usato quindi si tenta a venderle a un prezzo piu alto, io per esempio ho venduto una mini cooper D del 2007 a un prezzo decisamente alto anche se l'auto aveva piu di 160.000 km, non avevo fretta ed è andata senza troppi problemi..
Ritratto di money82
29 marzo 2017 - 15:35
1
Non ho avuto il coraggio di guardare i prezzi di una golf 1.6 tdi da 105 cv oppure una punto 1.3 multijet...ma auto con praticamente due posti, che consumano come una porsche (entrambe stai sui 10-11 km/L), non le vedo così appetibili nel mercato dell' usato secondo me, potrei sbagliarmi però di abarth ne vedo pochissime circolare...ammazza 160.000 km? Ne fai di strada...la schiena come sta? :)
Ritratto di Vincenzo1973
30 marzo 2017 - 14:12
la Punto 10 km/l? e' una battuta? quella del collega con cui viaggio (la mia Cmax a metano) va di media, su statale e raccordo, con traffico sui 26 km/l...e non andiamo certo a 70 km/h
Ritratto di fastidio
7 aprile 2017 - 13:26
7
Schiena a posto, la mini è rigida ma non così da dar fastidio. I benzina consumeranno anche, la mia era diesel e di media (con cambio automatico sequenziale) era intorno ai 17. Cooper S se usato normalmente passa i 12 al litro. Comunque confermo, mini e 500 sono piu ambite di altre anche se a benzina..
Ritratto di ogiad
28 marzo 2017 - 22:28
Non si è parlato del problema più grave è più diffuso nel mercato dell'usato lo schilometraggio: di recente ho comprato una ds5 prima però sono incappato in 2 BMW e 3 Mercedes palesemente schilometrate ( e non di poco )... Sia da privati che da rivenditori ( dati letti dall'odb2 non congrui coi km sul cruscotto )
Ritratto di Blueyes
29 marzo 2017 - 14:18
1
Ho il terrore dei km scalati, ma a parte controllare l'usura di peadli, volante ecc.non c'è molto da fare. Per il controllo della centralina come hai fatto?
Ritratto di ogiad
29 marzo 2017 - 14:27
Numero di rigenerazioni FAP effettuate moltiplicate per km medi fra una rigenerazione ( ottieni una stima dei km ) e l'altra devi sapere però il codice delle variabili da leggere se hai un odb2 generico oppure se hai qualcosa di specifico per l'auto dovresti vederli direttamente da menu
Ritratto di money82
29 marzo 2017 - 15:37
1
Il problema è che dopo l'acquisto anche se scopri i km taroccati è un calvario, almeno da quanto ho letto, devi fare causa ma con la burocrazia italiani i tempi sono biblici e non si sa si arriva ad un esito.
Ritratto di ogiad
29 marzo 2017 - 16:00
La diagnostica va fatta prima di comprare ed i concessionari non sempre te lo fanno fare

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