Preventivo scorretto?

Vivere con l'auto
26 giugno 2009

Prima di firmare, è bene controllare tutto: c’è chi addebita servizi che non dovrebbero essere a pagamento e altri che“appesantiscono” i prezzi. Non bisogna mai fidarsi delle promesse, se non sono scritte nero su bianco. Non è poco comune trovare che cerca di fare leva sulla "buona fede" di chi compra un'auto.

Spesso l'euforia ci può far dimenticare i giusti controlli da fare
Sopra due esempi di preventivi fatti attraverso i siti delle rispettive Case: in alto quello di una Mercedes Classe E e sotto quello della Clio Storia.

CON QUALCHE CONTROLLO IN PIÙ SI RISPARMIA - La corsa dei prezzi, che svuota i portafogli al 20 del mese, ci porta a controllare bene ogni spesa. Eppure, quando si acquista un’auto nuova, spesso si firma dimenticando quei controlli che magari facciamo sullo scontrino del supermercato o sul conto del ristorante. Non fatevi mai incantare dalla parlantina del venditore; anzi, tenete la guardia sempre alta, ricordando che lui ha esperienza, voi no; lui vende macchine tutti i giorni, voi ne comprate una ogni cinque o sei anni.

NON FIDATEVI DELLE PROMESSE - Ovviamente, non tutti i venditori sono scorretti, anzi. Ma i preventivi possono nascondere dei tranelli: se non controllate (voce per voce, cominciando dal prezzo) rischiate di accorgervene tardi, quando magari avrete sborsato un centinaio di euro (se non di più) che dovevano restare nelle vostre tasche. E non fidatevi di preventivi scarabocchiati su un foglietto: al momento del contratto, la realtà potrebbe rivelarsi un’altra. Se all’ultimo momento volete qualche accessorio in più, fate ristampare il modulo corretto: di promesse mancate sono piene le concessionarie.

L’IVA SEPARATA CREA CONFUSIONE - I prezzi pubblicizzati dalle Case, su giornali, Internet e tv, comprendono sempre l’IVA. Invece, in molte offerte l’imposta viene scorporata e aggiunta al totale. Conoscere i costi senza imposte è comodo per un’azienda, mentre per un privato è complicato (ricontrollare gli importi richiede tempo, specie se il preventivo comprende diversi accessori).

L’IPT NON PUÒ AUMENTARE - Scorporando l’IVA ci si può confondere e le eventuali scorrettezze sono meno visibili: c’è chi la applica all’IPT (una tassa sulla tassa), quando l’Imposta Provinciale di Trascrizione non è dovuta; e altri non la mettono nella giusta evidenza.

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Si rischia di pagare quello che non si deve
Sopra due preventivi fatti via internet: in alto quello dell'Alfa Romeo MiTo e in basso quello della Citroën C4 Picasso.

LA ROTTAMAZIONE NON SI PAGA - Avete cambiato macchina sfruttando gli ecoincentivi per la rottamazione? Controllate se vi hanno addebitato le spese per demolire la vostra vecchia vettura: il 25 per cento dei preventivi da noi presi in esame le riportano nella fattura senza motivo; su altrettanti viene addebitata (senza giustificazione) la “minivoltura”, dovuta solo se si lascia un usato in permuta.

FATEVI RESTITUIRE I SOLDI - Per legge, le spese di rottamazione di una vecchia auto non si pagano fino a 150 euro. Potete chiedere la restituzione della somma sborsata indebitamente. Altrettanto vale per la minivoltura.

LA "MESSA IN STRADA" DEVE ESSERE COMPRESA - Il prezzo delle auto è “chiavi in mano”: comprende cioè tutte le spese di “messa in strada” (trasporto, deceratura, pulizia eispezione della macchina prima della consegna) a esclusione dell’IPT. Alcune concessionarie inseriscono questa voce nel preventivo, scorporandola dal costo dell’auto: se il prezzo finale coincide non c’è problema, ma spesso non è così.

ALTRI FANNO PAGARE I CONTROLLI PER LA CONSEGNA - In alcuni casi abbiamo trovato addebiti extra di un centinaio di euro definiti “preparazione”, “approntamento” o “pre consegna”. I venditori, interpellati per chiarimenti, ci hanno dato le risposte più disparate, mentre si tratta solo di spese di routine, a carico della società venditrice e già comprese nel prezzo finale della vettura.

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Orientarsi tra le offerte anche all'ipermercato
In alto due preventivi fatti via internet: sopra quello della Renault Mégane e sotto quello dell'ultima VW Golf.

ATTENZIONE AL “PREZZO CIVETTA” - Vi propongono uno sconto di qualche centinaio di euro a patto di stipulare un finanziamento? Fatevi dare il prospetto dei costi e confrontate la spesa totale con quella di altre offerte. Dov’è il trucco? Le finanziarie riconoscono alle società venditrici delle percentuali sugli interessi (se non sono molto bassi) e altri piccoli bonus. Per esempio, le “spese di apertura pratica” (che arrivano a 250 euro) in genere vengono intascate proprio dalla concessionaria; e alcuni contratti prevedono talvolta altri 100 euro di “spese di chiusura”. Fate attenzione, soprattutto quando la finanziaria non è quella della Casa.

IL TASSO NON È MAI ZERO - La pubblicità propone finanziamenti senza interessi; in realtà il “tasso zero” dichiarato si riferisce quasi sempre al Tan (Tasso annuo nominale), l’interesse “puro”, senza spese. I costi veri, invece, sono indicati dal Taeg (Tasso annuo effettivo globale) che considera tutte le spese: per le pratiche, i versamentie le assicurazioni. Entrambi vanno indicati nel contratto, che deve specificare se il Tan può aumentare e dopo quanto tempo.

PER TUTELARVI DAI RISCHI - Quando acquistate a rate, fate inserire nel contratto la clausola che rende valida la compravendita solo se vi concederanno il finanziamento.Trovare in tempi brevi un’altra finanziaria che via dia fiducia non è facile: potrebbero chiedervi interessi elevati. Diversamente, rinunciando all’acquisto, si rischia di perdere la caparra.

PUNTUALITÀ NELLE RATE - Se avete ottenuto un finanziamento e, per qualsiasi motivo, non siete soddisfatti dell’auto (ve la consegnano con delle imperfezioni o dei guasti) non fate l’errore di sospendere i pagamenti. Il venditore ha già incassato e non lo mettete in difficoltà; voi, invece, finireste nei guai e, in futuro, vi sarà più difficile ottenere prestiti. Ritardando il pagamento di due rate, infatti, si viene segnalati nelle banche dati che consultano le finanziarie prima di concedervi “fiducia”: la “macchia” resta 12 mesi, 24 per un numero maggiore di ritardi, 36 mesi interrompendo del tutto i versamenti delle rate.

ASSICURATEVI PER IL FURTO - Molte finanziarie, per tutelarsi, impongono una polizza per il furto e incendio: se vi dovessero rubare la vettura, c’è chi pagherà per voi. In caso di furto, talvolta bisogna trattare con la finanziaria: non sempre la polizza copre anche “gli interessi mancati”: potrebbero addebitarvi alcune spese per il minore guadagno. Infine, verificatele clausole della polizza: quelle con furto e incendio “totali” spesso rimborsano solo se l’auto non viene ritrovata (entro 30 giorni) o se finisce completamente distrutta; mentre per i danni parziali, lespese sono a vostro carico.

SE NON VI DANNO CREDITO - Non tutti possono ottenere un prestito: le finanziarie cercano di ridurre al massimo i possibili rischi. Quindi non sono disposte a concedere prestiti a chi è stato assunto da poco o ha un lavoro precario, oppure attende il rinnovo del permesso di soggiorno o è molto anziano. Il problema si aggira trovando un garante: la apersona che si assuma la responsabilità di pagare il debito, se voi non foste più in grado di farlo.

LO SCONTO C’È SEMPRE - Anche se pagate a rate, chiedete sempre lo sconto: solo quando la Casa propone l’auto con Taeg vicino a zero potrebbe essere difficile spuntare una riduzione; diversamente, i venditori hanno sempre un “margine di manovra”.

ASSICURARSI CONVIENE - Quando il finanziamento non prevede anche un’assicurazione sulla vita, conviene stipularla: con pochi euro in più al mese penserà a saldare il debito in caso di morte o di invalidità permanente. Ci sono anche delle polizze che mettono al riparo da imprevisti nella vita lavorativa:intervengono (continuando a pagare le rate) in caso di licenziamento, cassa integrazione straordinaria o mobilità. Verificate le clausole del contratto: si tratta di una polizza assicurativa, pertanto ciascuna Compagnia può applicare regole diverse, stabilendo un tetto massimo alle somme da rimborsare.

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Tanti i modi per ritoccare i listini
Sopra due preventivi compilati attraverso il sito delle rispettive Case: più in alto, quello della Fiat Grande Punto, qui sopra quello della Ford Focus.

QUAL È IL PREZZO GIUSTO? -  Talvolta i venditori chiedono un prezzo più alto di quello di listino: possono farlo, la Casa glielo concede e le norme europee sulla concorrenza lo consentono. Se però maggiorano i prezzi, dovrebbero giustificare le spese più elevate.

Ma, in genere, nessuno controlla il preventivo e non esiste una regola precisa su come aumentare i prezzi: una strada che viene praticata da alcune concessionarie è quella di “caricare” nella messa in strada altre spese, che sfuggono a qualsiasi controllo.

Un altro piccolo guadagno, alcuni cercano di ottenerlo “vendendovi” piccoli accessori che, in genere, non fanno parte della dotazione dell’auto.

A LORO COSTA DA 30 A 40 EURO - Potreste avere già il giubbino catarifrangente o decidere di scegliere i tappetini di vostro gusto: un kit completo (tappetini, giubbino, triangolo e lampadine) alla concessionaria può costare da 30 a 40 euro (secondo la vettura) per prodotti di buona qualità. Tutto quello che chiedono in più è guadagno per chi vi vende l’auto.

PRIMA DI MARCHIARE I CRISTALLI... - Un’altra spesa “gonfiata”, e che potrebbe rivelarsi inutile, è quella per la marchiatura dei cristalli: molte società venditrici la evedono sempre, facendola pagare fino a 200 euro, anche se richiede meno di mezz’ora di lavoro. Giustificano la spesa col fatto che si otterrà uno sconto sull’Assicurazione: non è sempre vero, ogni Compagnia segue criteri diversi per calcolare il premio, e non è detto che la marchiatura dei cristalli sia contemplata.



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Ritratto di Falco
15 febbraio 2010 - 16:04
2
Ultimamente sto girando per l'acquisto di una seconda auto e ovviamente sto accumulando pile di preventivi,tra quelli fatti alla Fiat per Punto Evo,Nuova Bravo Gpl e alla Ford per la Focus non ci sono stranezze,mentre quello fatto alla Opel per un'ASTRA GPL è abbastanza strano,vi riporto le voci di costo che sono in piu... Spese e servizi: MESSA IN STRADA 637 IPT 275 (Per la provincia di Bo dovrebbe essere 196) 3° ANNO DI GARANZIA 195 (Non è stato richiesto) IPT + KIT CONSEGNA 275 (è stato inserito 2 volte) Il preventivo finale è di 13200€ per via dell'iva al 4%,ma senza queste voci sarebbe di 11808€. Che ne pensate di queste voci di costo inutili?
Ritratto di Paolo-pg
17 maggio 2010 - 15:37
Mio padre ha appena firmato un contratto per una Volkswagen Tiguan, leggendo però lo stesso mi sono accorto che la concessionaria ha gonfiato il preventivo con la voce IPT: 320 euro e spese di trasporto deceratura e preconsegna: 600 euro. E' una fregatura, lo so, ma navigando in internet ho appreso che tale marchio, nonostante sui listini pubblica la dicitura " CHIAVI IN MANO", in realtà lascia discrezionalità ai concessionari poiché il prezzo di listino è solo quello consigliato!!! Adesso mando una mail a Volkswagen per chiedere spiegazioni. Certo che viste le premesse sicuramente comprare tale marchio oggi non è un'affare, poiché ti ingannano già prima di comprare (di solito ciò accade ai primi guasti del veicolo!!!!)
Ritratto di Silverice
22 settembre 2018 - 01:51
"L’IPT NON PUÒ AUMENTARE - Scorporando l’IVA ci si può confondere e le eventuali scorrettezze sono meno visibili: c’è chi la applica all’IPT (una tassa sulla tassa), quando l’Imposta Provinciale di Trascrizione non è dovuta; e altri non la mettono nella giusta evidenza." Scusate non mi è chiaro questo passaggio, di solito viene indicata una cifra X come IPT (premesso: i titolari di p.iva hanno agevolazioni o pagano uguale?) e se non dimentico nulla ad esempio per la lombardia (che applica il 30% in più) dovrebbe essere € 151 base fino a 53kw + € 3,51 per ogni ulteriore kw dell'auto, il tutto per 30% ??? grazie
Ritratto di BILLI
23 novembre 2019 - 15:00
TUTTE BELLE PAROLE PERO PROPRIO STAMATTINA SONO STATO IN DUE CONCESSIONARI E TRA IPT +KIT VARI SONO ARRIVATI A PIU DI 800 EURO E SE GLIELO FAI NOTARE SI RISENTONO ANCHE POSSIBILE CHE NON SI POSSA METTERE FINE A QUESTE LADRETE???????????

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