La Responsabilità civile (Rc) è la sola assicurazione obbligatoria per legge per un’auto: copre i danni causati in modo involontario agli altri. Si possono aggiungere svariate garanzie, che tutelino, per esempio, dal danneggiamento o furto del la vettura, o offrano l’assistenza stradale o sanitaria. Queste ulteriori voci fanno lievitare il conto, ma ci sono coperture che costano poco e dunque può valere la pena attivare. È il caso di quelle per l’invio del carro attrezzi se si rimane in panne o che rimborsano le spese mediche legate a un incidente. Vediamo quali sono e cosa offrono le principali coperture aggiuntive offerte dalle assicurazioni.

Include l’uscita di un carro attrezzi, 24 ore su 24, nel caso che l’auto non possa più muoversi da sola per un guasto, un incidente, la mancanza di carburante o la foratura di un pneumatico. Fra le clausole, può esserci un limite di interventi nel periodo coperto dalla polizza (in genere un paio) e sulla distanza massima dove traspor tare l’auto. Molte assicurazioni propongono assistenze estese: possono aggiungere il rientro al proprio domicilio e l’auto sostitutiva.

La Rc si basa sul sistema bonus malus. Si è inseriti in una graduatoria di classi di merito, da 1 a 18: chi non ha fatto incidenti per sua colpa, al successivo rinnovo scende a un livello più basso, pagando meno, e viceversa. Attivando questa copertura, si evita l’aumento se si causa un sinistro (ma la classe di merito cambia comunque). Fra le possibili clausole per poterla attivare, il non aver causato sinistri negli ultimi tre anni o l’essere almeno in 12a classe.

In caso di furto del veicolo, questa assicurazione rimborsa l’importo pattuito. Se il furto si limita a parti dell’auto (come i fari) o il tentativo di rapina ha generato un danno (come la rottura di una serratura), viene rimborsata la riparazione. Sono coperti anche i danneggiamenti da incendi, come quelli causati dall’impianto di alimentazione dell’auto. L’importo assicurabile non può superare il valore della vettura (che cala con la sua età).

Assicura chi guida dagli infortuni che lo riguardano, causati da incidenti con colpa e, ma non sempre, senza colpa. In genere il contributo è per le spese mediche e risarcisce anche in caso di invalidità o morte. La polizza è fiscalmente detraibile. Valutate il massimale della copertura e l’eventuale franchigia (una parte di spesa che non viene ripagata): spesso le compagnie offrono più tipi di polizza e a variare sono proprio questi parametri.

Costa anche quattro volte meno di una Kasko vera e propria, ma offre anche una minore copertura. In genere risarcisce la riparazione dell’auto a seguito di collisioni con un altro veicolo causate dall’intestatario della polizza e, a volte, per quelle in cui è vittima. Attenzione, però, alle limitazioni, ai massimali di spesa e alla percentuale del le franchigie di queste polizze: leggete attentamente la proposta di contratto.

Prevede un risarcimento per la riparazione o la sostituzione di parabrezza, lunotto o vetri laterali dell’auto (non i fari, i fanali e i retrovisori) per danni dovuti a cause accidentali o per colpa di terzi. Un esempio è il parabrezza danneggiato dal sassolino proiettato dai veicoli che precedono. Spesso presenti il massimale di spesa (limita anche il numero di riparazioni coperte) e la franchigia: quest’ultima può azzerarsi rivolgendosi a centri di assistenza convenzionati con l’assicurazione.

Questa polizza aggiuntiva serve a evitare che l’assicurazione vi chieda un rimborso se avete causato un incidente mentre stavate guidando senza rispettare il Codice della strada. Il caso più classico riguarda la guida in stato di ebbrezza. Talvolta, le compagnie specificano che la copertura riguarda soltanto questo caso specifico e, per cautelarsi, alcune pongono anche un limite al tasso alcolemico entro cui la polizza si può considerare valida; per esempio, che non sia superiore a 0,8 o un grammo per litro di sangue.

L’assicurazione mette a disposizione un avvocato quando il cliente deve difendersi in sede giudiziale o extragiudiziale in seguito a un sinistro. Spesso la tutela si estende anche per opporsi a sanzioni amministrative per la violazione del Codice della strada oppure in caso di ricorso contro la sospensione o la revoca della patente di guida. Prima di acquistare la polizza, verificate tutte le casistiche incluse.

Come dice il nome questa garanzia aggiuntiva compre i danni all'auto provocati dal meteo avverso. Si tratta di una voce normalmente piuttosto costosa (in certi casi anche quanto la Rc) e include numerosi vincoli a seconda della compagnia. Di solito copre danni da grandine, bufere, tempeste, vento, trombe d’aria (vale anche per gli oggetti trascinati dal turbine), uragani, tifoni, mareggiate, allagamenti, maremoti, frane, semplici smottamenti del terreno. Esondazione di corsi d’acqua, laghi e bacini idrici; inondazioni, valanghe e slavine. Pressione della neve sul veicolo, purché non caduta da tetti, cornicioni, davanzali, balconi o altre pertinenze di abitazioni. Caduta di pietre o di alberi, purché dovuta a un evento naturale già ben specificato nelle clausole del contratto. Eruzioni vulcaniche o terremoti. Questa clausola, poco frequente, potrebbe non essere offerta a chi risiede in zone nelle quali eventi del genere sono più probabili.

Utile soprattutto a chi vive in zone di campagna, questa polizza rimborsa i danni causati da incidenti con animali selvatici, come può essere l’investimento di un cinghiale o di un daino. Frequentemente rimborsa anche la rottura di accessori dell’auto o il deterioramento delle parti elettriche dovuto al morso dell’animale (si pensi ai roditori). L’assicurazione non è valida per animali di proprietà dell’automobilista o trasportati nella vettura.









