Che lo si faccia per piacere o per necessità, quando ci si mette al volante è necessario fare attenzione a ciò che accade al di fuori della nostra auto. Per scegliere il percorso giusto e per regolare la propria andatura in base al traffico circostante, ovviamente, ma anche per evitare di cadere vittima di una delle tante truffe che ogni giorno colpiscono centinaia di automobilisti. Infatti è sempre più frequente sentire di guidatori truffati per strada, spinti a risarcire danni che non avevano provocato o coinvolti in qualche tipo di furto in cui l’auto era solo un pretesto da cui partire. L’ingegno dei truffatori è sempre più prolifico e allora ecco alcune delle truffe più diffuse e come difendersi da esse.
Si tratta di una truffa che avviene generalmente in città, in vie strette e con diverse auto parcheggiate. Il truffatore lancia di nascosto contro l’auto della vittima qualcosa (generalmente un sasso o una lattina), in modo che l’automobilista senta un rumore, dopodiché si lancia all’inseguimento obbligandolo a fermarsi. A questo punto mostra un danno alla sua automobile, potrebbe essere uno specchietto rotto o una botta sulla carrozzeria, in ogni caso già presente, invitando la vittima a non rivolgersi alle assicurazioni e risolverla amichevolmente con il pagamento di una cifra in contanti. In questo caso la truffa si sventa chiedendo di fare intervenire le forze dell’ordine o anche semplicemente mantenendo ferma la volontà di compilare il modulo della constatazione amichevole.
In un parcheggio molto affollato, spesso di un centro commerciale negli orari festivi, i truffatori possono prendere di mira un automobilista impegnato in una manovra, simulando di essere stati investiti. In questo caso il malvivente provoca un forte rumore e si fa trovare a terra, lamentando dolori appena volta che la vittima scende dall’auto per controllare l’accaduto. Truffatori più smaliziati simulano di essere stati investiti anche in strada, magari in prossimità delle strisce pedonali. Non cambia lo sostanza: il finto investito chiederà un pagamento immediato per “chiuderla lì” e non sporgere denuncia. Far intervenire le autorità è invece esattamente ciò che il truffatore non vuole: quindi anche in questo caso è opportuno dire di voler chiamare i soccorsi. Davanti a questa eventualità, il truffatore si allontanerà dalla scena del finto incidente.
I ladri in questo caso prendono di mira gli automobilisti che indossano orologi o bracciali preziosi, agendo in due momenti diversi e generalmente a bordo di scooter. Il primo scooter sposta o rompe lo specchietto retrovisore: d’istinto il guidatore cercherà di riportare lo specchietto in posizione o controllare il danno abbassando il finestrino e sporgendo il braccio al di fuori dell’auto. A questo punto interviene il secondo ladro per sfilare dal polso l’oggetto prezioso e fuggire nel traffico sulle due ruote. In questo caso bisogna controllare l’istinto, non controllare immediatamente il danno ma fermarsi in seguito con calma e in un luogo sicuro.
Le vittime predilette di questa truffa sono le donne, soprattutto anziane, all’uscita del supermercato: con la scusa di aiutare la signora, un malvivente si propone di sistemare nell’auto le borse della spesa. Mentre uno distrae la vittima e pensa alle borse, il complice pensa… alla borsa, magari lasciata distrattamente sul sedile dell’auto, e ad altri oggetti di valore lasciati nell’abitacolo. Diffidate quindi da chi si propone per un aiuto e nel caso lo accettiate stiate certi di non aver oggetti preziosi a portata di mano.
Simile al furto precedente, in questo caso i malviventi si approfittano di un momento di difficoltà della vittima, rimasta ferma a bordo strada con un guasto come potrebbe essere un pneumatico a terra. Proponendosi di aiutare a cambiare la ruota, mentre uno è al lavoro sulla gomma, l’altro prende di mira l’abitacolo alla ricerca di preziosi. Una volta recuperato ciò che interessa, i ladri si avvicineranno alla propria auto con una scusa (per esempio fingendo di dover prendere una chiave) per poi fuggire lasciando la vittima impossibilitata a inseguirli. In questi casi, se non si è in grado di risolvere il problema da soli, conviene chiamare i soccorsi stradali, o quantomeno assicurarsi di non avere nulla di valore all’interno dell’auto.
Si tratta di una truffa molto subdola, perché perpetrata in un ambiente dove si pensa che l’auto sia al sicuro. Il garagista potrebbe chiedere all’automobilista per quanto tempo ha intenzione di fermarsi: è sempre bene non dare informazioni troppo precise e rimanere piuttosto vaghi per scoraggiare la possibilità di rubare o scambiare qualche componente del veicolo, per esempio la batteria o le gomme nuove, sostituendole con pezzi più vecchi. Non conoscere il momento preciso del ritorno del proprietario lascia i malviventi con l’incertezza, senza sapere quindi se hanno abbastanza tempo oppure no.
Se fate il pieno al self service, in particolare nelle ore notturne o nei fine settimana, attenzione a dove infilate la carta di credito o bancomat. Alcuni ladri utilizzano infatti un apposito strumento chiamato skimmer, applicato sulla feritoia dove si inserisce la carta: questi dispositivi sono in grado di copiare i dati delle carte e quindi clonarle. In alcuni casi si truffatori sfruttano anche telecamere nascoste e tastierini falsi per ottenere i PIN delle vittime. Per difendersi da questa truffa bene utilizzare sistemi di pagamento contactless o i contanti per fare rifornimento: se ciò non è possibile controllate sempre con attenzione il terminale in cui inserite la carta, verificando che non ci siano manomissioni, e coprite il tastierino con una mano mentre digitate il PIN. Se avete dubbi, cambiate distributore.
Immaginate di trovarvi a bordo strada con una ruota squarciata e un carro attrezzi compare magicamente dopo pochi secondi. O è un miracolo o una possibile truffa, perché questa assistenza stradale apparsa per caso al momento del bisogno potrebbe nascondere un conto finale estremamente gonfiato. Tra l’altro alcuni truffatori bucano volontariamente le gomme delle loro vittime, per poter offrire assistenza proprio al momento del bisogno. Prima di accettare aiuto informatevi sui costi e se il preventivo non vi soddisfa chiamate qualcun altro.
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