Immaginiamo la scena: stiamo viaggiando in autostrada a 130 km/h quando un piccolo oggetto colpisce il parabrezza, causando una bella crepa su di esso. E se individuare la provenienza di quell’oggetto - sasso o altro che sia - non è sempre semplice, chi paga la riparazione del danno? Con un’ordinanza del 2024, la numero 33128, la Corte di Cassazione ha stabilito con chiarezza che il gestore è da considerare responsabile per i danni subiti dai veicoli in autostrada: la società di gestione ha infatti l’obbligo di garantire la sicurezza e di mantenere l’autostrada in buono stato di manutenzione. Ciò vale nel caso del parabrezza che analizziamo in questo articolo, ma anche per altri tipi di danni.
Il pronunciamento degli Ermellini si riferisce al caso del 2015 in cui un automobilista che viaggiava sull’A4 nel tratto tra Brescia e Padova ha avuto danni al parabrezza causati da un oggetto non identificato presente sulla carreggiata. La Corte ha sottolineato che tra gestore e utente si instaura un rapporto di tipo contrattuale: il pagamento del pedaggio, infatti, determina che il gestore abbia l’obbligo di garantire condizioni di sicurezza sulla strada. Il proprietario del veicolo danneggiato non è tenuto a dimostrare la colpa del gestore autostradale, che risponde nei termini della responsabilità oggettiva e quindi deve risarcire i danni anche se non ha colpe effettive. Eventualmente spetta al custode dimostrare di non avere responsabilità perché il danno è stato provocato da un caso fortuito, cioè qualcosa di non prevedibile e inevitabile, come potrebbe essere un oggetto caduto da un altro veicolo.
Nel caso in cui il gestore dell’autostrada non riesca a dimostrare l’evento fortuito, dovrà comunque risarcire il danno all’automobilista. Chi si rende conto di aver subito un danno alla propria auto su un tratto autostradale deve dimostrare che l’evento è avvenuto in quel tratto di strada, anche attraverso le testimonianze di altri passeggeri. Con in mano le prove di quanto accaduto, per esempio un preventivo di un’officina per la sostituzione del vetro, può chiedere quindi il risarcimento del danno. È fondamentale anche un ulteriore passaggio: deve fornire la prova di aver pagato il pedaggio (con l’estratto conto del Telepass o tramite ricevuta cartacea), perché è proprio in quel momento che l’utente stipula il contratto con la società che gestisce l’autostrada.