Sarà capitato a tutti: con il motore acceso ma l’auto ferma al semaforo o in una colonna interminabile sembra l’occasione perfetta per dare un’occhiata rapida allo smartphone. Un messaggio, una rapida “scrollata” ai social, la verifica di una mappa: un gesto comune, quasi automatico. Ma si può fare? Per saperlo bisogna necessariamente controllare ciò che dice la legge.
L’articolo di riferimento è il 173 del Codice della Strada, che vieta espressamente l’uso di smartphone, tablet e qualsiasi dispositivo elettronico che comporti anche solo temporaneamente l’allontanamento delle mani dal volante. La norma non fa distinzione tra auto in movimento e auto ferma ma con motore acceso: per la legge, il veicolo è considerato “in marcia” finché il motore è acceso e il conducente si trova al posto di guida.
Lo confermano anche diverse sentenze della Corte di Cassazione, che ha stabilito che il divieto persiste anche durante le interruzioni momentanee della circolazione, come una sosta al semaforo o un rallentamento in coda. Il veicolo, anche se momentaneamente immobile, è considerato “in circolazione” e deve restare sotto il pieno controllo del conducente. Il principio è che l'atto di prendere in mano, sbloccare o interagire con lo smartphone (per messaggiare, navigare o guardare video) comporta una distrazione incompatibile con il dovere di vigilanza richiesto al guidatore in ogni momento in cui il veicolo è acceso e in carreggiata. Non appena scatta il verde o la coda riparte bisogna essere pronti a muoversi immediatamente e in sicurezza.
Con le modifiche al Codice della Strada entrate in vigore alla fine del 2024, la “sbirciatina” al semaforo può costare molto cara, non solo in termini economici. La sanzione pecuniaria va infatti da un minimo di 250 euro fino a un massimo di 1.000 euro. A ciò si aggiunge la perdita di 5 punti e la sospensione della patente da 15 giorni a 2 mesi. Se la violazione viene ripetuta nel corso di un biennio, la multa da pagare va da 350 a 1.400 euro, vengono decurtati 10 punti e la patente viene sospesa da uno a 3 mesi.
L’unico caso in cui è consentito toccare lo smartphone è quando l’auto è completamente ferma e spenta: per esempio, in sosta regolare con motore spento e freno a mano inserito. In quel momento non si è più alla guida e si può quindi consultare liberamente il dispositivo. Durante la marcia (comprese quindi le fermate nel traffico), si possono usare sistemi vivavoce o comandi vocali integrati nel veicolo, purché non implichino distrazioni o manipolazioni del telefono.









