I fari anabbaglianti servono a garantire visibilità durante la guida senza abbagliare gli altri utenti della strada. Il Codice della Strada italiano stabilisce regole precise sul loro utilizzo, rendendoli obbligatori di notte e durante il giorno in condizioni di scarsa visibilità, come nebbia, pioggia intensa, neve o in gallerie. I fari anabbaglianti devono essere accesi anche fuori dai centri abitati o durante il trasporto di malati e feriti. Tuttavia, non sono richiesti durante la sosta o in pieno giorno nei centri abitati, salvo condizioni di visibilità ridotta. L'inosservanza di queste regole comporta sanzioni amministrative che variano in base all'infrazione.
I fari anabbaglianti sono dispositivi di illuminazione dell'auto che proiettano un fascio di luce verso il basso. Questo tipo di illuminazione permette di vedere la strada senza accecare i veicoli provenienti dalla direzione opposta. I fari anabbaglianti sono progettati per essere utilizzati in condizioni di scarsa visibilità, come durante la notte, in presenza di nebbia, pioggia intensa o neve. Sono disponibili in varie tecnologie, come lampadine alogene, fari Xenon, LED e, nei veicoli più recenti, fari laser.
Il Codice della Strada italiano stabilisce specifici obblighi per l'uso dei fari anabbaglianti, dettagliando le situazioni in cui è necessario accenderli.
I fari anabbaglianti devono essere accesi da mezz'ora dopo il tramonto fino a mezz'ora prima dell'alba. Questa regola vale sia nei centri abitati che sulle strade extraurbane, indipendentemente dal tipo di veicolo. L’obbligo si estende a tutti i veicoli a motore, compresi ciclomotori, motocicli, tricicli e quadricicli.
Durante il giorno, è obbligatorio accendere i fari anabbaglianti nelle seguenti situazioni:
Durante il giorno, quando si viaggia fuori dai centri abitati (come su strade extraurbane, autostrade, tangenziali, strade provinciali e statali), è obbligatorio accendere i fari anabbaglianti per migliorare la visibilità. In alternativa, è possibile utilizzare le luci di marcia diurna per i veicoli omologati a partire dal 2011.
L’uso dei fari anabbaglianti è obbligatorio quando si trasportano feriti o malati gravi, indipendentemente dal tipo di strada e dalle condizioni di visibilità.
Se l’illuminazione pubblica è insufficiente o assente, i fari anabbaglianti devono essere accesi per garantire la visibilità del veicolo e la sicurezza di chi guida e degli altri utenti della strada.
Non è necessario accendere i fari anabbaglianti quando il veicolo è in sosta. Inoltre, di giorno, nei centri abitati, non è obbligatorio utilizzarli a meno che non ci siano condizioni di scarsa visibilità, come nebbia o foschia, o si attraversino gallerie. In caso di scarsa illuminazione nelle aree urbane, è possibile utilizzare i fari abbaglianti, purché non si incrocino altri veicoli e non si segua un altro veicolo a breve distanza.
Andiamo ora a vedere quali sono le differenze con le luci di posizione e le luci diurne:
Per accendere i fari anabbaglianti, occorre ruotare la ghiera posta dietro al volante, la stessa che consente l'attivazione delle frecce di direzione. In alcuni modelli, l'attivazione avviene tramite un selettore posizionato sul cruscotto, solitamente a lato del volante. Dopo l'accensione, è possibile regolare l'inclinazione del fascio luminoso utilizzando un selettore o una rotellina sulla plancia, in modo da adattarlo alle condizioni della strada e garantire una corretta visibilità senza abbagliare gli altri conducenti.
Il simbolo dei fari anabbaglianti è standardizzato e si trova sui comandi del veicolo, generalmente sulla leva dei devioluci o vicino al volante. Quando i fari anabbaglianti sono accesi, una spia verde appare sul cruscotto. Riconoscere il simbolo e sapere come accendere i fari è essenziale per garantire una guida sicura e rispettare le norme del Codice della Strada.
Il mancato uso dei fari anabbaglianti nei casi previsti dal Codice della Strada può comportare sanzioni amministrative. In caso di controllo da parte delle forze dell'ordine, la multa può variare da 42 a 173 euro. Inoltre, l'articolo 79 del Codice della Strada prevede una sanzione che varia da 87 a 344 euro per i veicoli che circolano con fari anabbaglianti non funzionanti o in cattivo stato.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|