Kit sicurezza dell’auto: cosa è obbligatorio avere

Sicurezza
Pubblicato 23 maggio 2023

Si può chiamare kit sicurezza auto o kit di emergenza, poco importa: questo è composto da accessori che è obbligatorio tenere in auto. Ecco quali sono. 

Alcuni lo chiamano kit di sicurezza dell’auto, altri lo definiscono kit di emergenza: poco importa del nome, ma questo “pacchetto” include accessori che dobbiamo obbligatoriamente tenere in auto. Quando viaggiamo in auto, infatti, dobbiamo farci trovare preparati a tutte le evenienze e per fare ciò è necessario avere sempre con sé oggetti e accessori che ci aiutano a gestire un’emergenza imprevista. Oltre alle dotazioni obbligatorie, che andremo a definire nei prossimi paragrafi, ci sono anche altri accessori che la legge non obbliga di tenere in auto, ma che al tempo stesso possono esserci molto di aiuto in alcuni casi e che forse, se già non li abbiamo, dovremmo iniziare a pensare di tenere a bordo della nostra auto, soprattutto quando facciamo viaggi lunghi. 

In questo articolo, andremo a vedere cosa contiene il kit di sicurezza (o emergenza) auto, quali sono le dotazioni obbligatorie e gli accessori di emergenza facoltativi e cosa è obbligatorio portare con noi quando viaggiamo in alcuni Paesi europei. 

KIT SICUREZZA DELL’AUTO: QUALI SONO LE DOTAZIONI OBBLIGATORIE

In Italia è obbligatorio tenere in auto un kit di sicurezza composto da alcuni dispositivi che dobbiamo usare in caso di incidente o di veicolo in panne. Questo kit è composto da: 

  • Gilet catarifrangente: si tratta di un giubbotto di segnalazione che va indossato obbligatoriamente quando si esce dall’auto ferma. Com’è facilmente intuibile dal nome, questo gilet serve a segnalare la propria presenza agli altri automobilisti. In verità, non c’è un obbligo per legge di tenere a bordo questo gilet, ma vige però l’obbligo di indossarlo se usciamo dalla nostra auto ferma per strada, fuori dai centri abitati, in sosta su una piazzola o sulla corsia di emergenza. Questa equazione rende quindi obbligatoria la presenza del gilet in auto, nel senso che non siamo passibili di multa se le autorità verificano che non abbiamo il gilet nell’auto, ma saremo sanzionati (da 42 euro fino a 173 euro, più la decurtazione di 2 punti dalla patente) se non indossiamo il gilet in situazioni di emergenza. Il giubbotto va indossato anche quando posizioniamo il secondo dispositivo che fa parte del kit di sicurezza, ovvero…
     
  • Triangolo di sicurezza: questo triangolo retroriflettente è un segnale mobile di pericolo da posizionare in verticale dietro la vettura ad alcuni metri di distanza (almeno a 100 metri se ci si trova in autostrada o su strade extraurbane, mentre sulle strade extraurbane secondarie e nei centri abitati è raccomandato posizionarlo almeno a 50 metri) e serve per garantire visibilità all’auto ferma e segnalare la sua presenza agli altri automobilisti. Esporre il triangolo retroriflettente in caso di incidente o di auto ferma sulla carreggiata è obbligatorio sia di giorno sia di notte. In caso di assenza del triangolo, si può essere sanzionati con il pagamento di una multa fino a 173 euro e con la decurtazione di due punti dalla patente



COSA DICE LA LEGGE

I due dispositivi obbligatori che abbiamo citato sopra sono citati anche nel Codice della Strada. Più precisamente, il gilet catarifrangente trova spazio nell’articolo 162 del CdS, avente come oggetto la “segnalazione di veicolo fermo”. Qui troviamo scritto quanto segue: “A decorrere dal 1° aprile 2004, nei casi indicati al comma 1 (veicoli fermi sulla carreggiata, ndr) è fatto divieto al conducente di scendere dal veicolo e circolare senza avere indossato giubbotto o bretelle retroriflettenti ad alta visibilità. Tale obbligo sussiste anche se il veicolo si trova sulle corsie di emergenza o sulle piazzole di sosta”. Inoltre, “chiunque viola le disposizioni del presente articolo è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 42 € a 173 €”. 

Anche il triangolo retroriflettente trova spazio nel suddetto articolo 162 del Codice della Strada. Quest’ultimo deve essere collocato dietro la vettura per segnalare il veicolo fermo sulla carreggiata. L’articolo definisce questo triangolo come un segnale mobile di pericolo di forma triangolare, “rivestito di materiale retroriflettente e munito di un apposito sostegno che ne consenta l’appoggio sul piano stradale in posizione pressoché verticale in modo da garantirne la visibilità”. Nell’articolo si precisa anche che, qualora il veicolo non sia dotato dell’apposito segnale mobile di pericolo, il conducente dovrà provvedere in altro modo a presegnalare efficacemente l’ostacolo. Anche in questo caso, se non si pone il triangolo nei casi in cui è dovuto, si va incontro a una sanzione che prevede il pagamento di una multa da 42 € a 73 € e la decurtazione di 2 punti dalla patente di guida. 

QUALI SONO LE ALTRE DOTAZIONI OBBLIGATORIE

Oltre ai dispositivi che abbiamo elencato, ci sono altri accessori che devono essere obbligatoriamente presenti in auto, al verificarsi di determinate condizioni e che trovano riferimento normativo proprio nel Codice della Strada. 

Iniziamo dalle catene da neve, dispositivo che è obbligatorio avere a bordo dell’auto per la stagione invernale, ovvero dal 15 novembre al 15 aprile (salvo modifiche apportate dalle comunità locali), in caso non si abbiano montato gli pneumatici invernali. Secondo quanto stabilito dall’articolo 6 del CdS, infatti, l’ente proprietario della strada può tramite ordinanza “prescrivere che i veicoli siano muniti ovvero abbiano a bordo mezzi antisdrucciolevoli o pneumatici invernali idonei alla marcia su neve o su ghiaccio”. Chi non rispetta questo adempimento può andare incontro al pagamento di una multa da 87 a 344 € (da 41 € a 168 € nei centri abitati). 

Proseguiamo con il disco orario, ovvero quella tessera che, posizionato sul cruscotto, serve a segnalare all’autorità l’ora in cui abbiamo parcheggiato il veicolo in una zona con sosta gratuita a tempo determinato. Il riferimento normativo lo si può trovare all’articolo 157 del CdS, al comma 6, dove troviamo scritto: “Nei luoghi ove la sosta è permessa per un tempo limitato, è fatto obbligo ai conducenti di segnalare, in modo chiaramente visibile, l’orario in cui la sosta ha avuto inizio. Ove esiste il dispositivo di controllo della durata della sosta, è fatto obbligo di porlo in funzione”. Il Codice prevede anche delle sanzioni per chi viola le disposizioni presenti nell’articolo, ovvero il pagamento di una multa di importo da 42 e 173 €

Infine, un altro dispositivo obbligatorio se abbiamo dei figli piccoli è il seggiolino auto, il cui riferimento normativo troviamo all’articolo 172 del CdS: “I bambini di statura inferiore a 1,50 m devono essere assicurati al sedile con un sistema di ritenuta per bambini, adeguato al loro peso, di tipo omologato secondo le normative stabilite dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, conformemente ai regolamenti della Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite o alle equivalenti direttive comunitarie”. Inoltre, il conducente dell’auto, quando trasporta un bambini di età sotto i 4 anni assicurato al sedile con l’apposito sistema di ritenuta, “ha l’obbligo di utilizzare apposito dispositivo di allarme volto a prevenire l’abbandono del bambino, rispondente alle specifiche tecnico-costruttive e funzionali stabilite con decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti”. Chi non rispetta tale adempimento è tenuto al pagamento di una multa da 83 a 332 €

Per quanto riguarda eventuali altri accessori, come può essere un estintore, o un kit di pronto soccorso, la legge non stabilisce l’obbligatorietà di avere questi ulteriori accessori a bordo, tuttavia si tratta di oggetti che possono tornare molto utili e nel prossimo paragrafo andremo a vedere da cosa può essere composto un ulteriore kit di emergenza e quali sono le dotazioni facoltative che forse faremmo meglio a pensare di avere a bordo. 

KIT DI EMERGENZA FACOLTATIVO: COSA AVERE IN AUTO PER GESTIRE LE CRITICITÀ

Ribadiamo il fatto che la legge non prevede l’obbligo di portare in auto i seguenti accessori, in particolar modo se si è privati. Diverso il discorso per i veicoli aziendali, sui quali deve essere obbligatoriamente presente un kit di pronto soccorso, come stabilito dal Decreto del Ministero della Salute n. 388 del 15 luglio 2003 e dal Decreto Legislativo n. 81 del 9 aprile 2008. 

In ogni caso, può essere utile organizzare un kit di emergenza razionale, contenente accessori che possono tornarci utili nei casi più critici. Questo pacchetto facoltativo può contenere: 

  • Torcia: se l’auto si guasta di notte in una zona dove non c’è luce, una torcia diventerà la nostra migliore amica. 
  • Estintore: in diversi Paesi è praticamente obbligatorio avere un estintore a bordo. Un supporto fondamentale in caso di incendio alla propria auto o a quella di un altro. Non serve un estintore di grosse dimensioni: gli estintori a polvere per auto sono generalmente piccoli e facilmente maneggevoli. 
  • Kit pronto soccorso: obbligatorio sui veicoli aziendali, facoltativo per i privati. Si tratta di un kit di primo soccorso che dovrebbe contenere, tra le altre cose, un contenitore con del ghiaccio secco, delle bende elastiche, dei cerotti, delle salviette antisettiche, acqua ossigenata, termometro, cotone idrofilo, crema anti-ustioni, forbici mediche. Anche la presenza a bordo di questo kit è obbligatoria in diversi Paesi europei. 
  • Martelletto frangivetro: indispensabile strumento che ci sarà di grande aiuto se mai un giorno, non sia mai, dovessimo finire in acqua con l’auto e abbiamo bisogno di rompere il vetro per uscire. 
  • Guanti da lavoro: i guanti da protezione sono un accessorio utile se dobbiamo sostituire una gomma, oppure effettuare una piccola riparazione durante il viaggio. 
  • Kit di riparazione pneumatico o ruota di scorta: molte case moderne preferiscono alleggerire il peso delle vetture rimuovendo la ruota di scorta e fornendo in dotazione un kit di riparazione dello pneumatico. È necessario avere almeno uno dei due accessori, se non entrambi, per evitare di dover chiamare il carro attrezzi solamente per una ruota forata. 
  • Cavi batteria: ecco un altro accessorio che non dovrebbe mai mancare nella nostra auto, un kit di ricarica della batteria auto, utilissimo nel caso quest’ultima dovesse improvvisamente scaricarsi;
  • Tanica di emergenza: potrebbe essere utile nel caso rimaniamo a secco; 
  • Stradario: con la tecnologia abbiamo dimenticato il piacere di perderci nelle pagine di uno stradario cartaceo, ma siamo in Italia, la rete non prende ovunque e quindi forse è meglio riscoprire questo piacere se dovessimo perderci in mezzo al nulla. 
  • Coperte: se l’auto si guasta d’inverno, di notte, con la temperatura sotto zero, la coperta ci aiuterà a sopravvivere al gelo e alle eventuali intemperie. 


KIT DI SICUREZZA DELL’AUTO: COSA È OBBLIGATORIO NEGLI ALTRI PAESI?

Le leggi sono diverse da Paese a Paese. Quindi, se ci troviamo a dover affrontare un viaggio in un Paese straniero con la nostra auto, è fondamentale informarsi prima su cosa risulta obbligatorio avere in auto per questioni di sicurezza e perché, se si viene beccati senza, si andrebbe incontro a una multa salata. 

Il gilet e il triangolo di emergenza sono due dispositivi che sono obbligatori in Italia, ma altrove l’obbligo è esteso a più accessori. Ad esempio, per guidare in Francia è obbligatorio avere un etilometro a bordo e dei guanti omologati a norma UE, mentre in Austria vige l’obbligo di avere un kit di pronto soccorso (così come in Croazia). Sempre in Croazia e anche in Slovenia è obbligatorio l’estintore a bordo di autocarri, pullman e veicoli commerciali, e altrettanto obbligatoria è la dotazione di lampadine di scorta (lo stesso in Bosnia Erzegovina). 

Come potete vedere, gli obblighi sono diversi in ogni Paese, pertanto, prima di mettersi in viaggio è bene informarsi sui siti istituzionali di riferimento sulle dotazioni obbligatorie da portare in auto. Ovviamente, se noleggiamo un’auto in loco, non dovremo fare nulla perché ci sarà tutto quello che ci serve (o almeno dovrebbe, controllare non fa mai male). 

DOCUMENTI OBBLIGATORI DA AVERE IN AUTO

Chiudiamo questo articolo elencando i documenti che dobbiamo tenere obbligatoriamente in auto. Non fanno parte del kit di sicurezza, ma possono comunque rientrare tra le dotazioni obbligatorie di un’auto. 

Nella nostra auto non possono mancare: 

  • Carta di circolazione (o Documento Unico di circolazione);
  • Patente di guida;
  • Documento d’identità valido;
  • Certificato di assicurazione. 


A tal proposito, si precisa che è fortemente raccomandato tenere in auto il certificato di assicurazione dell'auto, anche se dal 2015 non c’è più l’obbligo di esporre il tagliando. Durante un controllo può capitare che le autorità lo richiedano. Ripetiamo, non è obbligatorio, perché le autorità possono accedervi digitalmente tramite le banche dati, ma averlo con sé può aiutare a velocizzare e semplificare anche le procedure da sbrigare in caso di incidente stradale. 

Inoltre, se le forze dell’ordine non riescono ad accedere alle banche dati, potrebbero richiedere una copia dell’assicurazione e il certificato che dimostri l’avvenuto pagamento del premio, che può essere anche in formato digitale. Se l’automobilista non dimostra di essere in regola con l’assicurazione (qualora le banche dati non funzionassero), allora potrebbe essere soggetto al pagamento di una multa. Per questo motivo, abbiamo inserito il certificato di polizza auto tra i documenti obbligatori da avere in auto. 

Infine, tra i documenti che è fortemente consigliato tenere in auto vi è il CAI, ovvero il modulo di Constatazione Amichevole d’Incidente, documento che ci aiuterà a velocizzare la procedura in caso di sinistro.  



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Ritratto di Superfast
24 maggio 2023 - 15:05
Utile un coltello x tagliare le cinture di sicurezza se rimanessero bloccate. E poi le cinghiette di plastica autostringenti per bloccare qualcosa che si muove tra cavi e manicotto. Infine un portabagagli suppletivo per metterci dentro tutti questi accessori....

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